- Docente: Daniela Rigato
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-ANT/03
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente conosce le fonti per la storia sociale del mondo greco e romano e si sa orientare nelle linee fondamentali del dibattito storiografico in corso. È in grado di leggere, commentare e contestualizzare le fonti specifiche con conoscenza diretta anche degli originali in lingua greca e latina. Comprende le articolazioni della società greca e romana, sa riconoscere la rilevanza nel dibattito sociale e culturale delle definizioni di genere e di identità, nelle loro componenti strutturali ed evoluzione storica. È capace di avvicinare testi e dati anche secondo prospettive originali e sa organizzare e classificare problemi e informazioni complesse in modo coerente con capacità di sintesi. Possiede spirito di autocritica e capacità di imparare dal confronto con altri ed è in grado di scegliere gli strumenti di apprendimento più adeguati rispetto alle proprie capacità ed inclinazioni.
Contenuti
Lavoro e lavoratori nella società romana.
- Lezione introduttiva: Sarà dedicata all'analisi delle fonti e alla metodologia di ricerca nella storia sociale del mondo antico.
- Argomento specifico: Lavoro e lavoratori nella società romana.
2.1 Gli aspetti generali relativi al rapporto tra lavoro e società (tre lezioni)
Nella mentalità del mondo greco-romano la considerazione del lavoro pare mutare a seconda dell’ideologia che caratterizza le diverse classi sociali. Il confronto tra fonti letterarie e documentazione epigrafica restituisce, dal canto suo, un quadro apparentemente discordante e non omogeneo. La sua analisi suscita, inoltre, molteplici riflessioni che inducono a interrogarsi su vari aspetti:
- l’esistenza di una “compatibilità” a priori tra professioni e gruppi sociali;
- la rintracciabilità di una concezione positiva del lavoro, uniformemente interpretato come motivo di orgoglio e fonte di prestigio e di distinzione sociale per i membri delle classi inferiori;
- l’eventuale ruolo di appartenenza a una categoria professionale o a un collegium come tramite per la costruzione di un’identità sociale positiva;
- l’esistenza di una gerarchia delle attività lavorative;
- l’acquisizione e la pratica di una professione come mezzo di alfabetizzazione.
2.2 Casi di studio:
- Le professioni pertinenti all’ambito della medicina, oggetto di considerazioni sociali tra loro agli antipodi, che emergono dal confronto fra società greca e romana. Nel contempo, si tratta di categorie professionali documentate da un numero di documenti epigrafici rimarchevole rispetto a quelli pertinenti ad altre attività (tre lezioni).
- Altre professionalità (cinque lezioni):
attività agricole e dell’allevamento
attività commerciali
attività artigianali
professioni femminili con un confronto fra società greca e romana
lavoro infantile
2.3 L'ultimo aspetto su cui si soffermerà l'attenzione sarà la significativa presenza nella società romana dei collegia:
- il loro ruolo nel mondo del lavoro e le motivazioni che ne hanno favorito sviluppo e diffusione (due lezioni).
- Particolare attenzione sarà data ai casi dei collegia dei centonari, dei fabri, dei dendrophori, dei libitinari (due lezioni).
Testi/Bibliografia
Saranno considerati frequentanti gli studenti che seguiranno almeno il 75% delle lezioni.
1) Appunti dalle lezioni.
2) Lettura di:
- Gabriella Poma, Riflessioni sulla storia antica, in La storia antica
Metodi e fonti per lo studio, a cura di G. Poma, Il Mulino, Bologna 2016, pp. 7-25.
- Alessandro Cristofori, La documentazione, in A. Marcone (ed.) Storia del lavoro in Italia. L’età romana. Liberi, semiliberi e schiavi in una società premoderna, Roma 2016, pp. 35-76.
- Ellen Meiksins Wood, Schiavitù e lavoro, in I Greci. Storia Cultura Arte Società, I, Noi e i Greci, a cura di S. Settis, Torino 1996, pp. 611-636.
- Nadine Bernard, Il lavoro al femminile, in Donne e società nella Grecia antica, Roma, Carocci, 2011, pp. 117-140.
-Franco Giorgianni, La funzione tecnica e il mestiere dell’artigiano nella Grecia antica tra merito e responsabilità. Una rassegna critica, ὅρμος - Ricerche di Storia Antica n.s. 9-2017, pp. 420-437.
Due articoli a scelta fra i seguenti:
E. Cantarella, Qualche considerazione sul lavoro femminile a Pompei, Saitabi, 49, 1999, pp. 259-272;
S. Castagnetti, I collegia della Campania, in Forme di aggregazione nel mondo romano, a cura di Elio Lo Cascio e Giovanna D. Merola, Bari, Edipuglia, 2007, pp. 223-241;
A. Cristofori, C. Salvaterra, La ricerca italiana del XX secolo sugli artigiani, i commercianti e le loro organizzazioni professionali nel mondo romano (reperibile in academia.edu)
D. Faoro, I collegia professionali nel bellunese: il caso dei dendrophori. Stato degli studi e proposte di riflessione, Archivio Storico di Belluno, Feltre e Cadore, LXXV, n. 324, pp. 5-18 (reperibile in academia.edu).
Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente al seguente indirizzo mail: daniela.rigato@unibo.it.
In linea di massima, per i non frequentanti, è prevista la lettura di:
- Gabriella Poma, Riflessioni sulla storia antica, in La storia antica
Metodi e fonti per lo studio, a cura di G. Poma, Il Mulino, Bologna 2016, pp. 7-25.
- Alessandro Cristofori, La documentazione, in A. Marcone (ed.) Storia del lavoro in Italia. L’età romana. Liberi, semiliberi e schiavi in una società premoderna, Roma 2016, pp. 35-76.
- Mauro De Nardis, Terminologia e concetto di “lavoro” in età romana, in A. Marcone (ed.) Storia del lavoro in Italia. L’età romana. Liberi, semiliberi e schiavi in una società premoderna, Roma 2016, pp. 79-90.
- A. Cristofori, Lavoro e identità sociale, in A. Marcone (ed.) Storia del lavoro in Italia. L’età romana. Liberi, semiliberi e schiavi in una società premoderna, Roma 2016, pp. 149-174.
- D. Rigato, Medicines, doctors and patients in Greek and Roman Society, in M. Malatesta (ed.), Doctors and Patients. History, Representation, Comunication from Antiquity to the Present, San Francisco (USA) 2015, pp. 23-51.
- Ellen Meiksins Wood, Schiavitù e lavoro, in I Greci. Storia Cultura Arte Società, I, Noi e i Greci, a cura di S. Settis, Torino 1996, pp. 611-636.
- Nadine Bernard, Il lavoro al femminile, in Donne e società nella Grecia antica, Roma, Carocci, 2011, pp. 117-140.
-Franco Giorgianni, La funzione tecnica e il mestiere dell’artigiano nella Grecia antica tra merito e responsabilità. Una rassegna critica, ὅρμος - Ricerche di Storia Antica n.s. 9-2017, pp. 420-437.
- F. Diosono, Collegia. Le associazioni professionali nel mondo romano, Edizioni Quasar, Roma 2007.
I volumi sono reperibili presso la biblioteca della Sezione di Storia Antica, via Zamboni 38, II piano
Metodi didattici
Lezioni a distanza e frontali.
Gli studenti sono sollecitati ad intervenire criticamente.
Nel sito web del corso, sulla piattaforma Insegnamenti on line (https://virtuale.unibo.it/), saranno messi a disposizioni numerosi materiali pertinenti al corso.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame consiste in un colloquio orale.
Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro. Si valuteranno quindi:
- La padronanza dei contenuti
- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti
- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata
-Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica
dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.
Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di
sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.
Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.
Lacune formative,linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.
Lo studente dovrà rispondere a tre domande che riguardano:
-il manuale indicato;
-gli argomenti analizzati durante le lezioni.
Strumenti a supporto della didattica
Durante le lezioni verranno distribuite fotocopie e proiettati power points per illustrare le
varie tematiche esaminate.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Daniela Rigato
SDGs
L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.