90616 - ANALISI DI PROGETTI NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Davide Chinigò
  • Crediti formativi: 4
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Sviluppo locale e globale (cod. 5912)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il laboratorio consente allo studente di acquisire conoscenze e competenze di analisi di modelli di progetti della cooperazione internazionale basti su ottiche diversificate: economica, dello sviluppo umano, della cooperazione decentrata, prendendo in considerazione, fra gli altri, i seguenti elementi: ragioni delle metodologie seguite e relative difficoltà valutative, analisi di alcune buone pratiche internazionali, definizione di modelli di valutazione e di misurazione di impatto dei progetti. Al termine del laboratorio, lo studente è in grado di: a) definire i principali modelli di analisi della cooperazione internazionale; b) identificare il ruolo della ricerca per lo sviluppo nell’analisi di progetti della cooperazione internazionale.

Contenuti

Il laboratorio ha l’obiettivo di analizzare diversi modelli di progettazione della cooperazione internazionale. Partendo da come diverse organizzazioni internazionali concettualizzano i loro approcci allo sviluppo, il laboratorio esamina le potenzialità e le criticità di modelli della cooperazione internazionale mettendo in luce il ruolo della ricerca nella formulazione di pratiche e strategie specifiche.

La prima parte del laboratorio si occuperà di analizzare i seguenti approcci alla cooperazione internazionale:

· Dall’approccio umanitario allo sviluppo umano;

· La cooperazione bilaterale;

· Le Organizzazioni Non Governative (ONG) e la cooperazione decentrata;

· Il sistema delle Nazioni Unite;

· Condizionalità e sviluppo: le Istituzioni Finanziarie Internazionali (IFIs);

· I modelli di partnership pubblico-privato.

Nella seconda parte del laboratorio verrà richiesto agli studenti di analizzare e discutere a lezione casi di studio specifici in relazione ad alcuni dei modelli identificati nella prima parte del corso. L’analisi verterà a contestualizzare specifici approcci della cooperazione internazionale mettendo in luce i temi, le metodologie, e le domande di ricerca che emergono in ogni caso specifico. Esempi di organizzazioni che potranno essere utilizzate come casi di studio sono: l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il Department for International Development (DFID), l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), la Banca Mondiale, CARE, Oxfam, Save the Children, Mastercard Foundation, Melinda & Bill Gates Foundation. Le modalità precise saranno definite all’inizio del laboratorio in base al numero di studenti iscritti.

Testi/Bibliografia

de Haan, A. (2009), How the aid industry works an introduction to international development. Sterling, VA: Kumarian Press.

Laws, S. (2013), Research for development: A practical guide. London: SAGE.

Damoah, C.M., K. Asamoah (2020), ‘Public–private partnerships for improved service delivery: the case of Intercity STC Coaches in Ghana’, Development in Practice.

Fejerskov, A.M. (2015), ‘From Unconventional to Ordinary? The Bill and Melinda Gates Foundation and the Homogenizing Effects of International Development Cooperation’, Journal of International Development 27(7): 1098-1112.

Gore, C. (2013), ‘Introduction. The New Development Cooperation Landscape: Actors, Approaches, Architecture’, Journal of International Development 25: 769-786.

Kloster, M.O. (2020), ‘From complexity to simplicity–how chasing success stories affects gendered NGO practices’, Development in Practice 30(4): 437-447.

Lewis, D. (2019), “Individuals, organizations and public action: trajectories of the ‘non-governmental’ in development studies”, in U. Kothari (ed.) A Radical History of Development Studies. London: Zed Books, pp. 200-221.

Mikkelsen, B. (2005) (ed.), Methods for development work and research: a new guide for practitioners. New Delhi: Thousand Oaks; London: Sage.

Scott-Smith, T. (2014), ‘How projects rise and fall: the lifecycle of a dietary modernisation scheme’, Development in Practice, 24 (7): 785-796.

Uvin, P. (2007), ‘From the right to development to the rights-based approach: how ‘human rights’ entered development’, Development in Practice 17(4-5): 597-606.

Zimmermann, F., K. Smith (2011), ‘More Actors, More Money, More Ideas for International Development Co‐operation’, Journal of International Development 23(5): 722-738.

Metodi didattici

Lezioni frontali, lavori di gruppo e presentazione degli studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame orale.

La frequenza del laboratorio è obbligatoria. Si considera soddisfatto il requisito della frequenza partecipando ad almeno all’80% delle lezioni. Pertanto, su un totale di 20 ore di laboratorio, sono consentite al massimo 4 ore di assenza, che equivalgono a 2 lezioni.

Strumenti a supporto della didattica

Slides delle lezioni, letture, documenti e siti web inerenti la cooperazione internazionale allo sviluppo.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Davide Chinigò

SDGs

Sconfiggere la povertà Ridurre le disuguaglianze Partnership per gli obiettivi

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.