96447 - LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DELLE CULTURE MUSICALI URBANE (1)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Marco Solaroli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: conosce diversi casi di “scene” musicali, generi musicali e (sub)culture musicali (giovanili) sviluppatesi in contesti urbani; sa analizzare ruoli e significati di spazi urbani e reti creative di produzione musicale; sa riconoscere politiche culturali e strategie istituzionali di valorizzazione e promozione delle culture musicali urbane; sa applicare le nozioni apprese all’analisi di casi italiani e internazionali.

Contenuti

Il programma del corso laboratoriale si articola in due sezioni consequenziali e complementari, al termine delle quali i partecipanti saranno invitati a presentare e discutere un proprio lavoro di analisi (individuale o in team), anticipatamente concordato con il docente.

La prima sezione si focalizza sullo stato dell’arte teorico, definendo e integrando tra loro concetti provenienti dalla sociologia della cultura e della musica; dagli studi culturali sulle sottoculture giovanili, i media e la musica; e dal settore interdisciplinare dei popular music studies. A partire da alcuni autori oggi considerati classici, scopo di questa prima sezione è ricostruire i dibattiti e i temi centrali del campo di studi e offrire una cassetta degli attrezzi concettuale di orientamento.

La seconda sezione ricostruisce diverse ricerche empiriche, svolte nel corso degli ultimi due decenni, che hanno indagato processi di produzione, circolazione, consumo, classificazione e innovazione nel campo della popular music, con particolare attenzione alla dimensione mediale e urbana (ad es. le scene musicali locali, le pratiche d’uso di spazi urbani da parte di subculture musicali giovanili, l’organizzazione e il ruolo istituzionale dei festival musicali urbani, le rappresentazioni mediali di eventi musicali, il ruolo dell’identità musicale urbana nelle politiche di promozione territoriale) e alla definizione del valore simbolico (ad es. le relazioni tra underground e mainstream, la costruzione sociale di criteri estetici e gerarchie simboliche).

Questa seconda sezione spazierà tra diversi campi musicali (canzone d’autore, indie, jazz, pop) con un approfondimento specifico su hip hop, rap e trap in Italia.

Testi/Bibliografia

La bibliografia è costituita da una dispensa di 15 saggi (disponibili online su Virtuale), per un totale complessivo di pagine equivalente a due monografie.

 

1. Savonardo, L. (2017) La sociologia della musica, in Id., Pop Music, media e culture giovanili. Dalla Beat Revolution alla Bit Generation, Milano, Egea, pp. 13-52.

2. Spaziante, L. (2008) La musica popular e gli studi culturali, in C. Demaria e S. Nergaard (a cura di) Studi culturali. Temi e prospettive a confronto, Milano, McGraw-Hill, pp. 255-291.

3. Magaudda, P. e Spaziante, L. (2022) Lo studio delle sottoculture musicali: sguardi disciplinari, trasformazioni sociali, mutamenti estetici, “Studi Culturali”, 19(1), 73-90.

4. Tosoni, S. (2021) Italowave. I nuovi studi accademici delle subculture spettacolari in Italia, “Studi Culturali”, 18(3), 520-530.

5. Bratus, A. e Vultaggio, G. (2016) A place for us? Building the sense of place in the “Genoese School” of cantautori, in I. Marc e S. Green (a cura di) The Singersongwriter in Europe. Paradigms, Politics and Place, Farnham, Ashgate, pp. 191-204.

6. Haworth, R. (2019) City branding and the popular music star: the case of Mina, Cremona, and ‘Cremona canta Mina’, “Italian Studies”, 74(4), 413-426.

7. Santoro, M. e Solaroli, M. (2007) Authors and rappers: Italian Hip Hop and the shifting boundaries of canzone d’autore, “Popular Music”, 26(3), 463-488.

8. Barra, L., Manzoli, G., Santoro, M., Solaroli, M. (2019) Un marziano all’Ariston. Mahmood tra televisione, musica, politica e identità, “Studi Culturali”, 16(2), 329-343.

9. Dell’Agnese, E. (2019) Musica (popolare) e spazi urbani: una introduzione, “Rivista geografica italiana”, 126(4), 7-19.

10. Giubilaro, C. e Pecorelli, V. (2019) El nost Milan: il rap dei ‘nuovi italiani’, tra riappropriazioni urbane e rivendicazioni identitarie, “Rivista geografica italiana”, 126(4), 21-42.

11. Magaudda, P. (2009) Il rischio di dilapidare un capitale (sottoculturale). Processi di istituzionalizzazione e conflitti culturali nel «campo» della musica indipendente in Italia, in M. Santoro (a cura di) La cultura come capitale. Consumi, produzioni, politiche, identità, Bologna, il Mulino, pp. 117-140.

12. Santoro, M. e Solaroli, M. (2013) Ecologia istituzionale di un festival: il caso Umbria Jazz, "Polis", 27(1), 81-124.

13. Magaudda, P. (2013) I festival di musica elettronica e le culture giovanili. Successi e fallimenti, dal Sònar ai festival italiani, “Polis”, 27(1), 55-80.

14. Scalfaro, A. e Solaroli, M. (2021) Spazi di cittadinanza culturale e pratiche musicali giovanili a Bologna, in G. Manzoli e R. Paltrinieri (a cura di) Welfare Culturale. La dimensione della cultura nei processi di welfare di comunità, Milano, Franco Angeli, pp. 115-133.

15. Coletta, C. e Gabbi, F. (2013) Lo spazio del suono: sinestesie organizzative nelle politiche urbane sul rumore, "Studi Culturali", 10(1), 89-106.

 

Monografie consigliate (per possibili approfondimenti):

  • Hebdige, D. (1979) Sottocultura. Il significato dello stile, trad. it. Milano, Meltemi, 2017.
  • Chambers, I. (1985) Ritmi urbani. Pop music e cultura di massa, trad. it. Milano, Meltemi, 2018.
  •  Thornton, S. (1995) Dai club ai rave. Musica, media e capitale sottoculturale, trad. it Milano, Feltrinelli, 1998.

Metodi didattici

Lezioni frontali e discussioni seminariali.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti e le studentesse frequentanti presenteranno e discuteranno in classe (individualmente o in team) un caso studio a propria scelta sulla base di alcune delle teorie ricostruite nel corso delle prime lezioni e/o presenti in uno o più saggi della bibliografia del corso. La scelta del caso studio deve essere preliminarmente approvata dal docente via mail. La presentazione in classe sarà propedeutica alla successiva stesura di un breve elaborato individuale (massimo 15.000 caratteri spazi inclusi) da inviare al docente via mail entro 7 giorni prima di una data di appello d'esame, ed entro 6 mesi dal termine del corso. Ulteriori informazioni saranno fornite durante la prima lezione.

Gli studenti e le studentesse non frequentanti potranno sostenere un appello di esame scritto della durata di 100 minuti con domande chiuse e aperte sui contenuti dei testi presenti nella bibliografia del corso.

Strumenti a supporto della didattica

PC, slides, audio musicali, video musicali.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Solaroli

SDGs

Salute e benessere Istruzione di qualità Parità di genere Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.