30921 - DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA L2 (LM) (M-Z)

Anno Accademico 2018/2019

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Lingua e cultura italiane per stranieri (cod. 0983)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente sviluppa e/o consolida alcune abilità chiave tramite il percorso di studi specialistici: la capacità di analisi linguistica dei meccanismi di funzionamento della lingua italiana, nei suoi aspetti non solo di 'sistema' (fonetico, morfologico, sintattico, semantico) ma anche di 'uso' (dimensione testuale e pragmatica); la consapevolezza e la capacità riflessiva critica dei meccanismi della comunicazione considerata sia in rapporto al comportamento sociale, individuale e collettivo, sia nel senso specifico di comunicazione linguistica, con riferimento specifico alla lingua italiana; la capacità di elaborare proposte didattiche coerenti e consapevoli nel campo dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda

Contenuti

Il corso introduce all’acquisizione della lingua italiana L2 e mira a fornire le basi teoriche e operative per promuoverne l’apprendimento in una pluralità di contesti d’insegnamento.

Nella prima parte vengono presentati i principi e le variabili che caratterizzano i processi comunicativi e acquisizionali di chi usa e impara l’italiano L2 (tra cui, l’interlingua e le varietà di apprendimento, le strategie comunicative, le dinamiche interazionali). Facendo riferimento ai principali modelli che descrivono e spiegano l’acquisizione linguistica, osserveremo e analizzeremo le particolarità dell’uso e dell’apprendimento dell’italiano a livello fonologico, morfosintattico, semantico, pragmatico e testuale.

Le conoscenze teoriche acquisite e le capacità di analisi sviluppate nel corso della prima parte costituiranno le basi per riflettere sulle scelte operativo-didattiche dell’insegnante di italiano L2 a livello di pianificazione curricolare, impianto metodologico e gestione della classe. Data la molteplicità di contesti in cui si insegna l’italiano L2 (in Italia, all’estero; a bambini, ad adulti; in contesti di mobilità studentesca, di migrazione; in classi monolingui o plurilingui, ecc.), questa seconda parte invita gli studenti a osservare e a valutare in maniera critica e consapevole gli atti di insegnamento richiesti all’insegnante di italiano L2 (ad es., identificazione delle eventuali mete educative interculturali, definizione del sillabo, predisposizione dei materiali e degli ausili, gestione/promozione del plurilinguismo in classe).

Testi/Bibliografia

L’acquisizione linguistica

  • Van Patten, B. & Benati, A. G. (2015), Key terms in second language acquisition, London: Bloomsbury. [“Introduction”; “Key terms in Second Language Acquisition”] [9 pp. + 117 pp.].

Uso, apprendimento e insegnamento dell’italiano L2

  • Pallotti, G. (2005), “Le ricadute didattiche delle ricerche sull’interlingua”. In Jafrancesco, E. (a cura di), L’acquisizione dell’italiano L2 da parte di immigrati adulti, Roma: Edilingua, pp. 43-59 [16 pp.];
  • Andorno, C. M. (2006), “Varietà di apprendimento tra ricerca e didattica”. In Bosc, F. & Marello, C. (a cura di), Saperi per insegnare. Formare insegnanti di italiano per stranieri, Torino: Loescher, pp. 86-111 [25 pp.];
  • Grassi, R., Bozzone Costa, R. & Ghezzi, C. (a cura di) (2008), Dagli studi sulle sequenze di acquisizione alla classe di italiano L2, Perugia: Guerra. [Integrale] [175 pp.];
  • Nuzzo, E. & Gauci, P. (2012), Insegnare la pragmatica in italiano L2, Perugia: Carocci. [Capitoli 1, 2, 3 e 4] [90 pp.].
  • Bettoni, C. & Di Biase, B. (2008), “Lessico verbale e questioni di processabilità in Italiano L2”. In Barni, M., Troncarelli, D. & Bagna, C. (a cura di), Lessico e apprendimenti: il ruolo del lessico nella linguistica educativa, Milano : FrancoAngeli, pp. 260-267. [8 pp.].

Verso l’italiano da lingue vicine e lontane

  • Della Putta, P. (2011), “Ho conosciuto a Jorge l’anno scorso. Proposte glottodidattiche e riflessioni teoriche su un’interferenza sintattica nelle interlingue di ispanofoni”, Italiano LinguaDue 3(2), pp. 79-93. [14 pp.];
  • Costamagna, L. (2010), “L’apprendimento della fonologia dell’italiano da parte di studenti sinofoni: criticità e strategie”. In Bonvino, E. & Rastelli, S. (a cura di), La didattica dell’italiano a studenti cinesi e il progetto Marco Polo. Atti del XV seminario AICLU, Roma, 19 febbraio 2010, Pavia: Pavia University Press, pp. 49-65.

L’italiano L2: i contesti

  • Pallotti, G. (2014), “Studiare i contesti di apprendimento linguistico: modelli teorici e principi metodologici”. In De Meo, A., D’Agostino, M., Iannaccaro, G. & Spreafico, L. (a cura di), Varietà dei contesti di apprendimento linguistico, Milano: Studi AItLA, pp. 121-132 [11 pp.];
  • Andorno, C. (2012), “Varietà di esiti dell'apprendimento dell'italiano nella varietà dei contesti di apprendimento: possibilità e limiti dell'acquisizione naturale”. In Grassi, R. (a cura di), Nuovi contesti d’acquisizione e insegnamento: l’italiano nelle realtà plurilingui, Perugia: Guerra, pp. 157-174 [18 pp.];
  • Pugliese, R. & Minuz, F. (2012), “L'input linguistico nel continuum delle situazioni didattiche rivolte ad immigrati adulti, apprendenti di italiano L2”. In Bernini, G., Lavinio, C., Valentini, A. & Voghera, M. (a cura di), Atti dell’Xi Congresso di Studi dell’Associazione Italiana di Linguistica Applicata (AItLA), Perugia: Guerra, pp. 339-360 [21 pp.];
  • Minuz, F. (2005), “Alfabetizzazione degli adulti e lingua seconda”. In Jafrancesco, E. (a cura di), L’acquisizione dell’italiano L2 da parte di immigrati adulti. Roma: Edilingua, pp. 112-150 [38 pp.];
  • Coleman, J. A. (2013), “Researching whole people and whole lives”. In Kinginger, C. (a cura di), Social and cultural aspects of language learning in study abroad. Amsterdam/Philadelphia: Benjamins, pp. 17-44 [27 pp.];
  • Cummins, J. (2007), “Rethinking monolingual instructional strategies in multilingual classrooms”, Canadian Journal of Applied Linguistics/Revue canadienne de linguistique appliquée, 10(2), pp. 221-240 [19 pp.];
  • Bettoni, C. (2005), “Il bilinguismo dei bambini immigrati”. In Iori, B. (a cura di), L’italiano e le altre lingue, Milano: FrancoAngeli, pp. 65-76 [11 pp.].

L’italiano L2 in classe: principi di educazione linguistica interculturale

  • Borghetti, C. (2018), “Otto criteri per analizzare la dimensione (inter)culturale dei manuali di lingua: il caso dell’italiano L2/LS”. In Tabaku Sörman, E., Torresan, P., & Pauletto, F. (a cura di), Paese che vai, manuale che trovi, Firenze: Cesati, pp. 81-100 [19 pp.];
  • Borghetti, C. (2013), “Unmaskingstereotypes in travel guides. A teaching activity for intercultural foreign language education”. In Houghton, S. A. & Furumura, Y., Lebedko, M. & Li, S. (a cura di), Critical cultural awareness: managing stereotypes through intercultural (language) education, Newcastle upon Tyne: Cambridge Scholars Publishing, pp. 114-134 [20 pp.];
  • Zorzi, D. (1996), “Dalla competenza comunicativa alla competenza comunicativa interculturale”, Babylonia 2, pp. 46-52 [8 pp.].

Letture ulteriori per studenti frequentanti e non-frequentanti

Innanzitutto, si intende per ‘frequentante’ lo studente che ha seguito almeno il 50% delle lezioni.

  • Per gli studenti frequentanti lo studio delle diapositive proiettate a lezione è parte integrante del programma d’esame (le slide sono scaricabili da Insegnamenti Online).
  • In aggiunta ai testi d’esame precedenti, agli studenti non frequentanti è richiesto lo studio di:
    • Andorno, C., Valentini, A. & Grassi, R. (2017), Verso una nuova lingua: capire l’acquisizione di L2, Torino: UTET [Capitolo 5 “Teorie sull’acquisizione di lingue seconde”] [44 pp.];
    • Diadori, P., Palermo, M., Troncarelli, D. (2015), Insegnare l'italiano come seconda lingua, Roma: Carocci [Capitoli 7, 8 e 9] [40 pp. + 18 pp. + 34 pp.].
    • La lettura delle diapositive del corso è vivamente consigliata.

Letture di consultazione (facoltative)

  • Consiglio d’Europa (2002 [2001]), Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, Firenze: La Nuova Italia.
  • Council of Europe (2017), Common European Framework of Reference for Languages: learning, teaching, assessment. Companion volume with new descriptors, Strasbourg: Council of Europe. https://rm.coe.int/cefr-companion-volume-with-new-descriptors-2018/1680787989 .
  • Spinelli, B. & Parizzi, F. (2010), Profilo della lingua italiana: livelli di riferimento del QCER A1, A2, B1, B2, Milano: La Nuova Italia.

Metodi didattici

Lezioni frontali e attività laboratoriali (es., relazioni in classe su piccoli lavori di ricerca autonoma, analisi di manuali di italiano L2).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consiste nella stesura di una tesina e in un successivo colloquio orale.

  • Per accedere al colloquio orale, gli studenti sono tenuti a presentare una tesina di una decina di pagine che comporti l’approfondimento autonomo di uno dei temi d’esame attraverso letture specialistiche ulteriori. Si consiglia di consultarsi con la docente una volta individuato l’argomento di interesse. Quanto alle norme redazionali, si chiede di attenersi alle indicazioni del Vademecum della Scuola di Lingue e, per quanto riguarda il sistema citazionale, di seguire quello denominato ‘autore-data’; il documento è consultabile QUI. N.B. È necessario inviare gli elaborati via mail alla docente con almeno una settimana di anticipo rispetto all’appello a cui si intende iscriversi; va da sé che il rispetto di questa scadenza è tassativo, pena l’esclusione dall'esame stesso.
  • Il colloquio orale mira a valutare le conoscenze e le competenze maturate dallo studente in relazione agli aspetti teorici e pratico-progettuali che caratterizzano la didattica della lingua italiana L2.

    Criteri di valutazione:

  • La tesina verrà valutata in accordo ai seguenti criteri:
    • coerenza testuale (inclusa la rispondenza tra titolo, obiettivi dell’elaborato e temi trattati);
    • chiarezza dell’argomentazione e leggibilità del testo;
    • grado di approfondimento del tema trattato;
    • appropriatezza terminologica;
    • pertinenza delle fonti consultate rispetto all’oggetto trattato (in rifermento anche al grado di affidabilità e all’aggiornamento);
    • correttezza e cura formale (anche rispetto alle scelte di formattazione).
  • Durante il colloquio orale verranno valutati:
    • completezza dei contenuti acquisiti;
    • capacità di sintesi e di argomentazione;
    • appropriatezza terminologica;
    • grado di autonomia nell’analisi dei fenomeni acquisizionali e glottodidattici.

Strumenti a supporto della didattica

Nel corso di ogni lezione vengono proiettate alcune diapositive; gli studenti potranno scaricarle con cadenza settimanale da Insegnamenti Online. Le attività di tipo laboratoriale prevedono l’impiego di supporti aggiuntivi, tra cui materiali stampati (griglie di analisi, questionari, ecc.), siti web e risorse elettroniche per l’insegnamento dell’italiano L2.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Claudia Borghetti

SDGs

Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.