- Docente: Saverio Marchignoli
- Crediti formativi: 6
- SSD: L-OR/17
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Antropologia culturale ed etnologia (cod. 0964)
Valido anche per Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)
Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso lo studente acquisisce conoscenze di livello superiore sul pensiero filosofico e religioso delle culture dell'Asia Meridionale. Matura la capacità di formulare giudizi validi in campo storico-filosofico e storico-religioso; riconosce criticamente le implicazioni etico-politiche delle posizioni filosofiche e religiose studiate. Acquisisce inoltre padronanza della relativa bibliografia specialistica e la capacità di progredire autonomamente nella ricerca.
Contenuti
Bhakti e tantra nell'induismo in epoca medievale/premoderna
L'analisi dell'importanza storica delle correnti devozionali ("bhaktiche") e tantriche nella formazione dell'induismo medievale seguirà i seguenti temi:
- Il concetto di “esperienza” nello studio della mistica e nella comparazione filosofica e religiosa.
- Caratteristiche del rapporto personale con il divino nella bhakti.
- Categorie estetiche e descrizione dell'esperienza mistica.
- Dualità / non-dualità.
- Lo yoga nell'India medievale. Pratiche di immortalità nello haṭhayoga.
- Che cos'è l'induismo? I dossografi indiani e il problema della costituzione dell'unità dell'induismo in epoca premoderna.
Testi/Bibliografia
Avvertenza:
A chi non abbia conoscenze indologiche si consiglia di leggere il testo di Giorgio R. Franci, Induismo, Bologna: Il Mulino, 2000.
Testi da portare all'esame per studenti frequentanti:
1. Franci, G.R., La bhakti: l'amore di Dio nell'induismo , Fossano: Esperienze, 1970.
2. Padoux, A., Tantra, tr. it. Torino : Einaudi, 2011.
3. Rigopoulos, A., Hinduismo, Brescia: Queriniana, 2005, capp. 6 (“Le nove caratteristiche della bhakti”), 7 (“Il guru”) e 8 (“Lo yogin”).
Testi da portare all'esame per studenti non frequentanti:
1. Franci, G.R., La bhakti: l'amore di Dio nell'induismo , Fossano: Esperienze, 1970.
2. Padoux, A., Tantra, tr. it. Torino : Einaudi, 2011.
3. Rigopoulos, A., Hinduismo, Brescia: Queriniana, 2005, capp. 6 (“Le nove caratteristiche della bhakti”), 7 (“Il guru”) e 8 (“Lo yogin”).
4. Torella, R., Introduzione a Vasugupta, Gli aforismi di Śiva, con il commento di Kṣemarāja , a cura di R. Torella, Milano: Adelphi, 2013.
Testi consigliati per la redazione dell'elaborato scritto (vedi sotto, Modalità di verifica dell'apprendimento):
Argomento 1. Importanza storica delle correnti tantriche nella formazione dell'induismo medievale.
Pratiche di immortalità nello haṭhayoga e nell'alchimia indiana (e accenni ad altre tradizioni asiatiche).
- Torella, R., Introduzione a Vasugupta, Gli aforismi di Śiva, con il commento di Kṣemarāja , a cura di R. Torella, Milano: Adelphi, 2013.
- White, D.G., Il corpo alchemico : le tradizioni dei Siddha nell'India medievale , Roma : Mediterranee, 2003.
- [Haṭhayoga-pradipikā , tr. it.] , La lucerna dello hatha-yoga , a cura di G. Spera, Torino: Promolibri, 1990.
- [Śiva-saṃhitā , tr. it.] Lo yoga rivelato da Śiva, a cura di M. P. Repetto. - Torino : Promolibri, 1990.
- [Gheraṇḍa-saṃhitā , tr. it.] Insegnamenti sullo yoga : Gheranda-samhita, a cura di S. Fossati, Torino : Promolibri, 1994.
Argomento 2. Il concetto di “esperienza” nello studio della mistica e nella comparazione filosofica e religiosa (possibili esplorazioni nei territori della bhakti induista della mistica indiana medievale, della cultura indo-islamica, e della filosofia giapponese del XX secolo).
- Halbfass, W. The Concept of Experience in the Encounter Between India and the West, in Halbfass, W., India and Europe, pp. 378-402.
- [Majma'Al-baḥrayn di Dārā Sikōh, tr. it.] La congiunzione dei due oceani, a cura di S. D'Onofrio e F. Speziale, Milano: Adelphi, 2011 . Si consiglia di leggere la ricca introduzione di S. D'Onofrio e F. Speziale.
- Caracchi, P., Rāmānanda. Un guru tra storia e leggenda, Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2017.
- Milanetti, G., Il dio senza attributi: yoga, conoscenza e devozione nella pratica spirituale dei "Sant" , Roma: Ubaldini, 1984.
- Milanetti, G., Il divino amante: la pratica spirituale indiana della via dell'amore, Roma: Ubaldini, 1988.
- Haberman, D.L., Acting as a Way of Salvation : a Study of Raganuga Bhakti Sadhana, New York ; Oxford: Oxford University press, 1988.
- Nishida Kitarō, Il corpo e la conoscenza: l'intuizione attiva e l'eredità di Cartesio, a cura di Matteo Cestari, Cafoscarina, Venezia 2002.
- Nishida Kitarō, Uno studio sul bene, a cura di Enrico Fongaro, Bollati Boringhieri, Torino 2007. Il volume contiene un importante saggio introduttivo di G. Pasqualotto.
Argomento 3. I dossografi indiani e il problema della costituzione dell'unità dell'induismo in epoca premoderna.
- Halbfass, W., The Sanskrit Doxographies and the Structure of Hindu Traditionalism, in Halbfass, W., India and Europe, Albany: S.U.N.Y. Press, 1988, pp. 349-368-
- Nicholson, A. J., Unifying Hinduism : Philosophy and Identity in Indian IntellectualHhistory , New York: Columbia Univ. Press, 2010.
- Lorenzen, D.N., Who invented Hinduism?, in «Comparative Studies in Society and History» 41/4 (Oct. 1999), pp. 630-659.
Metodi didattici
Lezioni frontali; lettura commentata di testi.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Esame orale, con contestuale discussione di un breve elaborato
scritto (max. 10 mila caratteri) prodotto dallo studente
su uno a scelta tra gli argomenti elencati nella sezione Testi/Bibliografia
Il colloquio d'esame parte dalla discussione del breve elaborato scritto, alla quale seguono due domande riguardanti i due argomenti principali del corso (bhakti e tantra).
La valutazione tiene conto, oltre che della solidità della preparazione, delle capacità di analisi e di sintesi, della chiarezza espositiva e della capacità di utilizzare una terminologia appropriata, sia nell'elaborato scritto sia durante il colloquio orale.
In particolare:
- il conseguimento di una visione complessiva e sintetica dei temi trattati nel corso, congiunta alla capacità di una loro analisi critica e all'uso di un linguaggio preciso e appropriato saranno valutati con i voti più alti;
- una conoscenza buona/accettabile ma non approfondita della materia, capacità di sintesi e analisi limitate, l'uso di un linguaggio accettabile ma non sempre preciso, varranno allo studente voti dalla mera sufficienza al discreto;
- La scarsa conoscenza degli argomenti del corso, la mancanza di preparazione nell'eleborare analisi e sintesi, l'uso di una terminologia imprecisa e la mancanza di familiarità con la bibliografia del corso, porteranno al mancato superamento dell'esame.
Orario di ricevimento
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