31664 - MEDIA, CONFLITTI E POLITICA INTERNAZIONALE

Anno Accademico 2015/2016

  • Docente: Augusto Valeriani
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze internazionali e diplomatiche (cod. 8783)

    Valido anche per Laurea Magistrale in Mass media e politica (cod. 8051)

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso analizza l'influenza dei media sulla politica e sulle relazioni internazionali. Al termine del corso lo studente: - padroneggia concetti quali Public Diplomacy, Soft Power e Digital Diplomacy; - conosce le principali strategie a disposizione degli attori politici governativi e non governativi per comunicare nella sfera pubblica internazionale contemporanea; - è pienamente consapevole dell'impatto delle evoluzione degli ecosistemi dell'informazione sulle modalità di gestione reputazionale nello spazio internazionale; - è in grado di illustrare come i media giornalistici abbiano raccontato i maggiori conflitti dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi e come gli attori coinvolti abbiano cercato di influenzare tale rappresentazione.

Contenuti

Il corso analizzerà le strategie e gli strumenti messi in campo da tutti gli attori presenti nell'“arena politica internazionale mediatizzata”. Si farà riferimento anche all'impatto delle nuove tecnologie, in particolare quelle legate al web 2.0, nella trasformazione delle pratiche e dei linguaggi della Public Diplomacy e del giornalismo internazionale, mostrando come alcuni equilibri di forza tra gli attori siano in corso di trasformazione.

Una parte del corso sarà dedicata all'analisi della relazione tra mass media e guerre. In tal senso saranno messi in evidenza gli aspetti di questa mutevole relazione legati alle trasformazioni sociali, tecnologiche e strategiche.

Il corso sarà articolato in tre moduli:

1.        Il primo modulo si concentrerà sulle modalità operative delle organizzazioni giornalistiche, tanto quelli che si rivolgono ad un pubblico nazionale quanto quelli che si rivolgono ad un pubblico transnazionale (CNN, BBC, Al Jazeera). Ci si focalizzerà inoltre sulle dinamiche di relazione tra fonti, giornalisti e pubblico, mettendo in evidenza come soprattutto la “professionalizzazione delle fonti”, diventate oggi addetti stampa, “esperti”, “think tank” e spin doctors abbia indebolito ulteriormente la capacità del giornalismo di esercitare una funzione attiva nel processo di produzione della notizia.

2.      Il secondo modulo si concentrerà prima sui soggetti governativi e sul loro utilizzo dei media per promuovere i propri obiettivi e la propria immagine fuori dal territorio nazionale. Attraverso una ricostruzione in prospettiva storica dei programmi di intenational broadcasting e di public diplomacy creati dai principali attori della politica internazionale si mostrerà come i mutamenti tanto nelle tecnologie a disposizione quanto negli equilibri internazionali abbiano dato vita a progetti differenti, con obiettivi e modalità operative molto diverse tra loro. In seguito si analizzeranno le strategie comunicative degli altri attori non-statuali nello spazio internazionale: in particolare ONG e organizzazioni terroristiche.

3.       Il terzo modulo si occuperà del ruolo dei mass media nei conflitti, analizzandone l'evoluzione dalle prime forme di giornalismo di guerra e di propaganda fino agli ultimi sviluppi che vedono i media divenire sempre più parte integrante della guerra. Dalla guerra di Crimea fino alle "social media war", verranno discussi i singoli eventi bellici individuando di volta in volta come i media abbiano interagito con i diversi contesti politico-culturali e con l'evoluzione del "warfare" e delle strategie belliche.

Testi/Bibliografia

- Programma studenti frequentanti:

TUTTI GLI ARGOMENTI TRATTATI A LEZIONE E I MATERIALI DISCUSSI, inoltre i seguenti testi:

“Twitter Factor”, Valeriani, A., Laterza 2011.

Un testo a scelta tra: “Media e guerra. Visioni Postmoderne”, Hammond, P., Odoya 2008 e "Strategic narratives: communication power and the new world order" Miskimmon, A., O'Loughlin, B., & Roselle, L. Routledge 2014.

“Guerra e Mass Media”, De  Angelis, E., Carocci 2007

“Smart Power” Nye, J. Laterza 2012

 

- Programma studenti non-frequentanti:

“Twitter Factor” , Valeriani A., Laterza 2011

“Global communications, international affairs and the media since 1945” Taylor, P. M., Routledge 1997

“Il giornalismo, che cos'è e come funziona” Sorrentino, C., Carocci.

“Smart Power” Nye, J. Laterza 2012

Un testo a scelta tra: “Media e guerra. Visioni Postmoderne”, Hammond, P. Odoya 2008  e "Strategic narratives: communication power and the new world order" Miskimmon, A., O'Loughlin, B., & Roselle, L. Routledge 2014.

“Guerra e Mass Media”, De  Angelis, E., Carocci 2007

Metodi didattici

Lezione frontali

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Esame orale finale

Strumenti a supporto della didattica

Presentazioni powerpoint, documenti video

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Augusto Valeriani