69521 - FORME DELLA SCENA MULTIMEDIALE (1) (LM)

Anno Accademico 2014/2015

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 8837)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - possiede un quadro completo delle teorie estetiche e delle strategie d'integrazione tecnologica in atto sulla scena performativa, oltre alle relazioni con la sperimentazione in ambito sonoro. Partendo dall'analisi di opere rappresentative e dalla discussione delle principali posizioni teorico-critiche nazionali e internazionali, lo studente: - acquisisce gli strumenti metodologici per inscrivere le pratiche contemporanee in una prospettiva di continuità e rotture con il quadro storico della disciplina in oggetto. Sul piano delle competenze, tali conoscenze forniscono allo studente: - strumenti analitici da applicare in ambito formativo, saggistico, critico-giornalistico; - strumenti analitici da applicare in ambito di programmazione, progettazione e cura di specifici eventi spettacolari - teatrali e coreografici - legati all'utilizzo delle tecnologie e dei nuovi media.

Contenuti

Titolo:

Teatri del suono: corpo, cromie, presenze acustiche

Date corso:

dal 10 novembre al 17 dicembre 2014

Orario:

Lunedì / Martedì / Mercoledì ore 13-15

Aula Cruciani, via Barberia 4


A partire da una prospettiva interdisciplinare che mette in gioco il corpo, la percezione e le tecnologie sulla scena performativa, il corso intende definire la cornice estetica dei Teatri del suono. Attraverso l'analisi di alcune pratiche della scena teatrale e coreografica contemporanea come Romeo Castellucci, Dumb Type, Teatro Valdoca, Cindy Van Acker, Ginette Laurin, Teatro delle Albe e altri, andremo ad analizzare la relazione che essi instaurano con alcune delle figure più importanti in ambito della ricerca audiovisiva così come sviluppata da sound artists come Scanner, Ryoji Ikeda, Scott Gibbons, Luigi Ceccarelli o Mika Vainio. Queste pratiche mettono l'accento sulla dimensione drammaturgica del materiale acustico, portando l'attenzione su quello che chiameremo corpo sonoro della scena. Ciò implica due diverse declinazioni: la prima riguarda il suono concepito come un corpo, in questa prospettiva il suono è materia acustica. Dall'altro, invece, il corpo è suono: in questo caso il corpo produce il soundscape della scena. È qui che le tecnologie (motion capture e altri dispositivi), intervengono nel ridefinire tanto l'assetto percettivo del performer quanto quello dello spettatore. Questa prospettiva analitica permette di elaborare una nuova metodologia attraverso la quale guardare la scena contemporanea ridefinendo, in modo radicale, il concetto e le pratiche di ascolto.

Testi/Bibliografia

1)- E. Fischer-Lichte, Estetica del performativo, Roma, Carocci, 2014

2)-  Si avvisa che il volume E. Pitozzi, Cindy Van Acker: la percezione del movimento / Cindy Van Acker : la perception du mouvement  / Cindy Van Acker : percpetion and movement, Macerata, Quodlibet, uscirà in ottobre 2015, è sostituito con il seguente: V. Valentini (a cura di), Drammaturgie sonore, Roma, Bulzoni, 2012.

3)- R. Castellucci, P. Di Matteo (a cura di), In Wagner, Mantova, Corraini, 2014

4)- R. Castellucci, P. Di Matteo (a cura di), Unheard, Mantova, Corraini, 2014

5)- Appunti delle lezioni.

N.B. I non-frequentanti, in sostituzione degli appunti, dovranno portare:

L. Amara, P. Di Matteo (a cura di), Teatri di voce, numero monografico della rivista “Culture Teatrali”, n. 20, 2010. Il volume si può ordinare direttamente all'editore a questo indirizzo: iqdelbattelloebbro@libero.it

Metodi didattici

Lezioni frontali con momenti seminariali. Altre indicazioni bibliografiche, in lingua straniera, verranno fornite e discusse durante lo svolgimento del corso, così da inquadrare le problematiche sollevate in una più ampia cornice analitica.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione del corso avverrà secondo i modi, i tempi e le direttive stabilite dal corso di studi. Si baserà su un colloquio orale; lo studente potrà, inoltre, concordare con il docente una tesina scritta riguardante argomenti legati allo svolgimento del corso. L'elaborato dovrà essere di circa 10 cartelle, da consegnare una settimana prima dell'appello nel quale si intende sostenere l'esame.

Strumenti a supporto della didattica

Il corso mette in gioco il contributo teorico, analitico e critico-operativo del docente e degli studenti e si svilupperà secondo due modi interrelati: una parte teorica sotto forma di lezioni; e una parte pratica – con l'intervento diretto degli studenti – sotto forma di momenti seminariali dedicati all'analisi di materiali audiovisivi della scena contemporanea tecnologicamente mediata. Determinanti, per lo svolgimento del corso, saranno gli incontri con artisti che lavorano in quest'ambito di ricerca e creazione.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi