15317 - DIDATTICA DELLA LINGUA ITALIANA

Anno Accademico 2012/2013

  • Docente: Rosa Pugliese
  • Crediti formativi: 9
  • SSD: L-LIN/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Moduli: Rosa Pugliese (Modulo 1) Rosa Pugliese (Modulo 2)
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Lingue e letterature straniere (cod. 0979)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine dle corso lo studente conosce i principali sviluppi teorici descritti nell’area di studio della linguistica acquisizionale, in riferimento all’acquisizione dell’italiano come lingua seconda; mostra, inoltre, una padronanza degli aspetti tecnico-metodologici della didattica delle lingue ed è in grado di rapportare tali conoscenze teoriche e teorico-pratiche a situazioni concrete di apprendimento e insegnamento dell’italiano L2 che coinvolgono adulti e/o minori, nei contesti legati all’immigrazione, o giovani e adulti, nelle situazioni connesse all’internazionalizzazione degli studi superiori

Contenuti

Contenuti

Come si impara una “lingua seconda” (L2)? In che modo una persona elabora la conoscenza di una L2 e impara a comunicare in una L2? Quanto influiscono la lingua materna o altre lingue conosciute sull'apprendimento? Perché si fanno alcuni errori? Perché alcuni errori invece si “fossilizzano”? Come si progredisce? Quali strategie di apprendimento si mettono in atto? Quali strategie didattiche possono facilitare l'apprendimento? In generale, che cosa significa ‘sapere' una lingua?

Queste ed altre domande saranno riferite, nelle lezioni, in modo specifico all'italiano come L2.

L'obiettivo generale del corso è di acquisire le principali conoscenze scientifichesull'apprendere l'italiano e l'interagire in italiano come L2. Queste conoscenze – che provengono da campi di studio diversi – costituiscono una base di saperi necessari per chi in prospettiva intende insegnare l'italiano come L2 (in Italia o all'estero) e/o per chi, orientandosi professionalmente verso settori connessi con l'immigrazione o l'internazionalizzazione degli studi, vuole comprendere meglio alcuni meccanismi che caratterizzano le interazioni interetniche nella vita quotidiana.

Le abilità specifiche da conseguire riguardano, in particolare, la capacità di “leggere e interpretare” le competenze linguistiche, comunicative e interazionali degli apprendenti di italiano L2 e di considerarne le specifiche implicazioni per l'insegnamento.

Il corso è suddiviso in due parti. La prima parte verterà sui recenti sviluppi teorici e applicativi riguardanti l'apprendimento dell'italiano come lingua seconda. Ci occuperemo del ‘soggetto' che apprende la L2, delle operazioni cognitive ipotizzabili attraverso l'analisi delle sue produzioni interlinguistiche e dei fattori extra-linguistici che intervengono maggiormente nell'acquisizione. A partire dal concetto-chiave diinterlingua, esamineremo i principi generali che governano il processo di apprendimento di una L2, descritti nel campo di studio della ‘linguistica acquisizionale'. Le nozioni saranno rapportate a situazioni concrete di apprendimento spontaneo e guidato, che coinvolgono, distintamente, bambini, adolescenti e adulti. Considereremo esempi di produzioniinterlinguistiche in italiano, sia monologiche sia dialogiche, tratte da contesti autentici.

La seconda parte del corso propone di approfondire l'interazione tra parlanti nativi e non nativi di italiano, dal punto di vista degli aspetti sociali e interculturali. Per trattare questo tema è necessario conoscere alcune prospettive e metodologie di studio dell'interazione (cfr. testi (a)). Su questa base discuteremo vari esempi di interazione tra nativi e non nativi (tra adulti; tra adulti e bambini; tra adulti e adolescenti), registrati in contesti sociali diversi (scuola e ambienti di lavoro correlati alla realtà dell'immigrazione); (cfr. testi (b)). Ci soffermeremo sulla dimensione interazionale, pragmatica, oltre che linguistica, per valutarne le implicazioni didattiche legate alla formazione linguistica in italiano L2.

NB: Nell'ambito del corso, è previsto unLaboratorio di didattica della lingua italiana L2(15 h) che sarà dedicato ad alcune componenti operative dell'insegnamento linguistico (il sillabo; la pianificazione della lezioni; la struttura di una unità didattica; la definizione del ‘profilo linguistico' dell'apprendente; la comprensione di testi, orali e scritti, in L2. Insegnanti ed esperti del campo dell'italiano L2 saranno invitati a condurre alcuni seminari. I dettagli sui tempi e sull'organizzazione del laboratorio saranno forniti all'inizio del corso (febbraio 2013).

Testi/Bibliografia

Per la 1° parte del programma:

un testo a scelta tra:

- G. Pallotti, La seconda lingua, Roma, Bompiani, 2000 [1998]

- C. Bettoni, Imparare un'altra lingua, Laterza, 2001

e i seguenti saggi:

C. Andorno, «Saper ‘leggere' le varietà di apprendimento: competenze linguistiche per gli insegnanti di italiano» in Elena Pistolesi (a cura di), Lingua, scuola e società. I nuovi bisogni comunicativi nelle classi multiculturali, Trieste, Istituto Gramsci-Friuli Venezia Giulia, 2007, pp.125-35.

M.Piantoni, “L'analisi dell'interlingua” in R.Grassi et al. (a cura di), Dagli studi sulle sequenze di acquisizione alla classe di italiano L2, Edizioni Guerra, Perugia, 2008, pp.143-170

Per la 2° parte del programma

(a) lo studio dell'interazione (nell'ordine):

1. C.Bazzanella, «Quando dire è interagire» in C.Bazzanella, Linguistica e pragmatica del linguaggio. Un'introduzione, Roma-Bari, Laterza, 2005: cap. 5, pp.190-214.

2. A.Fasulo, C.Pontecorvo, Come si dice? Linguaggio e apprendimento in famiglia e a scuola, Roma, Carocci, 2000 [1° ristampa]: capp.1,2,3 e par. 6.3 (pagg.131-42).

3. P.Margutti, “Formulare una domanda per ottenere ‘quella' risposta: aspetti linguistici, organizzazione dell'interazione e costruzione di conoscenze in classe' in C.Baraldi (a cura di), Dialogare in classe. La relazione tra insegnanti e studenti, Donzelli, Roma, pp. 29-48.

-per lo studio dell'interazione tra parlanti nativi e non nativi :

1. A.Ciliberti, R.Pugliese, L.Anderson, «La costruzione del non nativo nella classe multilingue» in A.Ciliberti, R.Pugliese, L.Anderson, Le lingue in classe. Discorso, apprendimento, socializzazione, Roma, Carocci, 2003: pp. 109-120.

2. R.Grassi, Parlare all'allievo straniero. Strategie di adattamento linguistico nella classe plurilingue, Perugia, Guerra Edizioni, 2007: cap.1, pagg. 19-92

4. G.Kasper, J.Wagner, “A conversation-analytic approach to second language acquisition in D.Atkinson (ed.) Alternative approaches to second language acquisition, Routledge, 2011, pp. 117-142

Una bibliografia per ulteriori approfondimenti verrà data durante il corso.





Metodi didattici

Lezioni frontali;parti esercitative per l'analisi dell'interlingua di apprendenti di italiano L2 e per le proposte didattiche focalizzate sulla comprensione scritta e orale; attività di laboratorio.



Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

-prova scritta strutturata su 2 domande a risposta aperta, riguardanti i temi discussi nella prima parte del corso, e su brevi testi di interlingua da analizzare e descrivere in chiave acquisizionale.*

-colloquio orale sui testi in programma, previsti per la seconda parte del corso.

*I risultati dello scritto potranno essere disponibili entro pochi giorni o dopo una settimana dalla prova, a seconda del numero di elaborati da correggere in ogni appello d'esame.





Strumenti a supporto della didattica

power point; dvd; fotocopie

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Rosa Pugliese