- Docente: Roberto Braga
- Crediti formativi: 6
- SSD: GEO/07
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Roberto Braga (Modulo 1) Gian Carlo Grillini (Modulo 2) Francesco Dellisanti (Modulo 3)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 3)
- Campus: Ravenna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d. lgs n. 42/2004) (cod. 8616)
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Orario delle lezioni (Modulo 1)
dal 30/01/2023 al 07/02/2023
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Orario delle lezioni (Modulo 2)
dal 13/02/2023 al 27/03/2023
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Orario delle lezioni (Modulo 3)
dal 20/02/2023 al 20/03/2023
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso, lo studente ha competenze relative alla genesi, alle strutture ed alla composizione delle principali rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche e conoscenza dei principali marmi, graniti, porfidi e pietre che hanno avuto impiego in tempi storici. In particolare, lo studente è in grado di: - classificare, in base agli schemi classificativi internazionali, i principali litotipi impiegati nei beni culturali; - comprendere, su base mineralogico-petrografica e strutturale, lo stato di freschezza/alterazione di materiali di possibile impiego; - risalire, mediante osservazione diretta di monumenti, alla natura dei materiali e alla loro provenienza.
Contenuti
Che cosa è la petrografia: scopi e metodi di studio.
Che cosa è una roccia: il ciclo delle rocce e i principali processi petrogenetici. Breve richiamo dei principali minerali che formano le rocce.
Rocce magmatiche: caratteristiche dei magmi silicatici, loro cristallizzazione ed evoluzione all'interno (rocce magmatiche intrusive) o sulla superficie (rocce magmatiche effusive) della Terra. Riconoscimento di minerali e strutture su campioni a mano. Classificazione IUGS (diagramma QAPF).
Rocce sedimentarie: suddivisione generale: rocce clastiche, chimiche e biogeniche. Schemi classificativi e riconoscimento di componenti e strutture su campioni a mano.
Rocce metamorfiche: fattori di controllo del processo metamorfico, tipi e gradi di metamorfismo. Schemi classificativi e riconoscimento di minerali e strutture su campioni a mano.
Studio petrografico in laboratorio: richiami sull'utilizzo del microscopio ottico polarizzatore, che cosa è una sezione sottile, riconoscimento dei principali minerali e degli effetti dell'alterazione.
Le normative essenziali:
- UNI EN 12407: Descrizione petrografica di pietre naturali.
- UNI EN 12440: Pietre naturali. Criteri per la denominazione.
- UNI EN 12670: Pietre naturali - Terminologia
I principali lapidei naturali antichi e moderni usati nell'edilizia storica e monumentale.
Rocce magmatiche: Graniti, Tonaliti, Sieniti, Dioriti, Gabbri, Trachiti, Andesiti, Basalti, Porfidi.
Rocce sedimentarie:
di origine clastica: Conglomerati, Brecce, Arenarie, Argille.
di origine chimica: Gessi, Travertini, Alabastri, Calcari.
organogene: Calciruditi, Calcareniti, Calcilutiti.
Rocce metamorfiche: Ardesie, Filladi, Serpentiniti, Marmi, Micascisti, Gneiss, Anfiboliti.
Studio petrografico dei materiali lapidei naturali impiegati per scopo architettonico ed ornamentale nel Mondo egizio, greco, romano e bizantino.
Testi/Bibliografia
Klein C., Philpotts A. (2018) Mineralogia e Petrografia (1a ed. italiana), Bologna, Zanichelli.
Lazzarini L. (2004) Pietre e marmi antichi, Padova, CEDAM.
Metodi didattici
- Lezioni frontali.
- Lavoro individuale e di gruppo su lapidei di interesse storico-artistico
- Eventuali visite guidate a siti di interesse storico-artistico ed architettonico in cui sono messi in opera materiali lapidei naturali.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
L'esame alla fine dell'insegnamento vuole verificare
(1) l’acquisizione delle conoscenze di base della petrografia dei materiali lapidei naturali e
(2) la capacità di applicare queste conoscenze alla caratterizzazione di graniti, marmi e pietre impiegati nel patrimonio lapideo antico e moderno.
La verifica dell'apprendimento avviene attraverso una prova pratica di due ore su campioni di lapidei di origine ignea e/o metamorfiche e/o sedimentaria ed una successiva prova orale.
La prova pratica consiste nella stesura di una relazione che ha l’obiettivo di accertare le abilità acquisite nella classificazione e caratterizzazione del materiale lapideo dal punto di vista scientifico-tecnico. Le osservazioni sono svolte su campioni mesoscopici. Il candidato/la candidata potrà fare osservazioni integrative tramite microscopio polarizzatore e sezioni sottili.
Si terrà in particolare considerazione la capacità degli studenti a riconoscere:
- I principali minerali che formano il lapideo in esame;
- Le principali strutture e tessiture;
- Le caratteristiche naturali (ad es.: venature, inclusioni, fratture, patine…) ed artificiali (ad es.: patine derivate da pregressi interventi di conservazione; tipo di finitura superficiale) che influiscono sull’aspetto del lapideo;
- Il nome petrografico assegnato secondo criteri tecnico-scientifici;
- La possibile zona di provenienza del materiale lapideo in esame.
La prova pratica, espressa in trentesimi, vale il 50% del voto finale.
Nella prova orale è valutata, oltre alla conoscenza e capacità di comprensione dei concetti base della petrografia, anche la capacità dello studente di spiegare come sono stati conseguiti i risultati della prova pratica.
La prova orale, espressa in trentesimi, vale il 50% del voto finale.
Per la valutazione si terrà anche conto dei seguenti criteri:
- correttezza della classificazione del materiale lapideo
- capacità di usare la terminologia specifica;
- chiarezza nell'esposizione dei contenuti;
L'acquisizione, da parte degli studenti, dell’abilità a riconoscere e a discutere, con spirito critico, i materiali lapidei affrontati a lezione sarà riconosciuta con giudizi fra l’eccellente e l’ottimo.
La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio non sempre appropriato condurranno a giudizi compresi fra il discreto e il sufficiente.
Lacune formative, linguaggio inappropriato, difficoltà nel riconoscimento del materiale lapideo comporteranno una valutazione appena sufficiente in caso di dimostrazione di una minimale base nozionistica, o negativa in caso di carenze importanti.
Strumenti a supporto della didattica
Stazione multimediale di aula
Collezione di lapidei
Stereomicroscopi e Microscopi ottici polarizzatori.
Risorse Web (ad es. Collezione Corsi [http://www.oum.ox.ac.uk/corsi/] )
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Roberto Braga
Consulta il sito web di Gian Carlo Grillini
Consulta il sito web di Francesco Dellisanti