Abstract
La presente ricerca si inquadra nell’ambito della problematica relativa al recupero della attrattività (residenziale e turistica) dei borghi storici, al fine di contrastare il fenomeno dello spopolamento e del degrado di luoghi che rappresentano per la Repubblica italiana un importantissimo asset culturale. In questo quadro, la ricerca mira ad incentivare l’utilizzo di strutture al contempo residenziali-ricettive dei borghi, utili a favorire uno stabile ripopolamento ed un turismo sostenibile, nel rispetto delle esigenze della comunità locale e delle tradizioni e valori lì preservati. La matrice privatistica del progetto, tesa ad analizzare la flessibilità della proprietà e del contratto, si coniugherà con le competenze amministrativistiche ed urbanistico-architettoniche, al fine di consentire un inquadramento sistemico del parterre delle misure più adeguate per raggiungere le finalità predette. La ricerca, quindi, collocandosi pienamente nell’ambito dell’Intervento 2.1. “Attrattività dei borghi”, Missione M1C3.2. del Piano nazionale di ripresa e resilienza, intende focalizzarsi sulle potenzialità e sulle criticità degli strumenti privatistici rivolti al recupero del patrimonio immobiliare in stato di abbandono (alberghi diffusi, alberghi di comunità, condhotel e social housing), quale premessa logica per favorire una rinnovata vitalità per i borghi storici. L’impostazione della ricerca, però, non intende trascurare le intime interrelazioni che detti strumenti presentano con il contesto territoriale di riferimento: i borghi storici rappresentano, infatti, un contesto particolare, rispetto al quale occorre definire i contorni pubblicistici ed urbanistico-architettonici in cui dovranno essere calati gli istituti di diritto privato. Gli obiettivi della ricerca non si arrestano pertanto a quelli di natura scientifico-teorica: i membri del gruppo di ricerca mirano a dare un contributo concreto alle dinamiche di rilancio dei borghi storici, intendendo fornire un qualificato supporto alle istituzioni variamente coinvolte nei processi di rigenerazione attualmente in corso. L’odierno contesto ordinamentale è caratterizzato da un crescente interessamento per il tema del rilancio dei borghi storici. L’esigenza di rendere i borghi storici attrattivi è particolarmente sentita nel nostro Paese, in virtù del progressivo e costante spopolamento cui questi centri abitati vanno incontro. A tal proposito, basti considerare che gli studi svolti dall’ISTAT e pubblicati il 15 dicembre 2020 evidenziano come la popolazione residente sia in costante riduzione nei comuni con meno di cinquemila abitanti; di contro, i centri urbani maggiori sono caratterizzati da un crescente aumento dei residenti. Si tratta di una tendenza risalente già alla metà del secolo scorso; infatti, il citato studio dell’ISTAT mostra come ci siano 1.380 comuni di piccole dimensioni «che tra il 1951 e il 2019 sono interessati da uno spopolamento sistematico». Uno dei numerosi effetti negativi dello spopolamento è dato senz’altro dall’abbandono dei luoghi e degli edifici, il che si riverbera sulla qualità dell’offerta culturale e turistica. Di conseguenza, a fronte del deterioramento del patrimonio culturale e della perdita delle tradizioni locali, si è assistito negli ultimi anni ad una costante riduzione dei flussi turistici, a vantaggio di una maggiore confluenza verso le città. Nel contesto sin qui delineato, il legislatore nazionale e le Istituzioni Europee hanno manifestato una crescente attenzione al fenomeno in questione. Siffatta maturata considerazione del problema – oltre ad aver ricevuto recente attestazione, a livello domestico, nella l. n. 158/2017 (c.d. legge “salva borghi”), nonché, a livello sovranazionale, nell’Azione dell’Ue per i piccoli comuni intelligenti (Commissione europea, aprile 2017) e nella dichiarazione di Cork 2.0. del 2016 – trova oggi esplicita menz
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Luigi Balestra
Strutture Unibo coinvolte:
Dipartimento di Scienze Giuridiche
Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 225.001,00
Contributo totale Unibo: Euro (EUR) 135.149,00
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio
28/09/2023
Data di fine:
28/02/2026