00947 - STORIA DEL TEATRO E DELLO SPETTACOLO (M-Z)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Matteo Paoletti
  • Crediti formativi: 12
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce lineamenti generali della storia del teatro e dello spettacolo ed è in grado di individuare i criteri drammaturgici e performativi che accomunano le esperienze storiche a quelle attuali; comprende specifici metodi d'analisi e la loro applicazione diretta su circoscritti campi d'indagine.

Contenuti

Inizio corso: 19 settembre 2022
Fine corso: 14 dicembre 2021
Le lezioni si tengono in via Zamboni 38

Orario I periodo
Lunedì 9-11 (aula Tibiletti)
Martedì 9-11 (aula Tibiletti)
Mercoledì 9-11 (aula Tibiletti)

Orario II periodo
Lunedì 9-11 (aula Tibiletti)
Martedì 9-11 (aula V)
Mercoledì 9-11 (aula Tibiletti)

Articolazione del corso

Il corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo (M-Z) è articolato in due moduli da 6 cfu ciascuno. Il corso inizia il 19 settembre 2022 con il modulo Storia del teatro. Istituzioni (6 cfu), al termine del quale si avvia il modulo Processi e forme della creazione scenica. Laboratorio (6 cfu). Il monte orario è di 30 ore per modulo.

La frequenza in presenza è fortemente consigliata. È possibile sostenere l’esame con il programma da frequentanti soltanto qualora si superi la soglia del 80% di frequenza di ogni modulo, pari a 24 ore per modulo. Qualora non si raggiunga tale soglia o non si abbia la possibilità di frequentare il corso, è necessario sostenere l’esame con il programma da non frequentanti (dettaglio nella sezione dedicata).

Passaggio di lettera (A-L => M-Z; M-Z => A-L)

L’insegnamento di Storia del Teatro e dello Spettacolo è suddiviso in due corsi a seconda della lettera del cognome (A-L; M-Z). Il passaggio da una lettera all’altra è possibile unicamente in presenza di: (i) sovrapposizione con altro corso; (ii) comprovate esigenze lavorative. In entrambi i casi, è necessario prendere contatto con il docente del corso di destinazione e motivare la richiesta di cambiamento producendo adeguata documentazione.

Titolo del corso:

Lo straniero dal teatro greco a Shakespeare

Il corso offre una panoramica della storia del teatro dalla classicità greco-romana al Novecento, utilizzando come filo conduttore un tema classico del teatro occidentale: lo straniero. Il rapporto tra noi e gli altri è infatti tema ricorrente dall’antichità al barocco e nelle sue molteplici declinazioni continua ancora oggi a offrire notevoli spunti per le drammaturgie testuali e d’attore, per l’evoluzione scenotecnica e della direzione di scena, per le scelte produttive e quelle di consumo del pubblico.

Il modulo Istituzioni ripercorre la storia del teatro e dello spettacolo occidentale attraverso le prospettive offerte dal tema dello "straniero" come altro da sé, concentrandosi su alcune tappe particolarmente significative dal teatro greco alle riprese novecentesche delle suggestioni shakespeariane. Lo scopo è quello di presentare la storia del teatro nella sua molteplicità di prospettive, che sostanziano lo spettacolo dal vivo come il prodotto complesso di componenti eterogenee (testuali, attoriali, spaziali, scenotecniche, economiche, etc.) che mutano a seconda delle epoche e dei contesti sociali di riferimento.

Il modulo Laboratorio prevede un approfondimento della tematica sullo "straniero" attraverso una dettagliata analisi di Otello di William Shakespeare e della sua fortuna come testo in grado di generare nei secoli continue trasposizioni, riletture, cambiamenti di codice e di senso, attraversando generi diversi (dal teatro, al melodramma, al cinema) e adattandosi al mutamento dei linguaggi e dei consumi culturali.

Testi/Bibliografia

Modulo Istituzioni (6 cfu)

Il programma d’esame per frequentanti si compone dei testi indicati nella sezione A, ai quali è necessario aggiungere a scelta un testo tra quelli della sezione B oppure due testi tra quelli della sezione C (programma frequentanti = A+B oppure A+2C).

Sezione A

  • Appunti delle lezioni
  • Roberto Alonge e Franco Perrelli, Storia del teatro e dello spettacolo, Torino, UTET (dal 2015 in poi, ogni edizione va bene), esclusi i capitoli dal 22 al 32 (pp. 375-446).

Sezione B (Un testo a scelta tra):

  • Siro Ferrone, Arlecchino. Vita e avventure di Tristano Martinelli attore, Bari-Roma, Laterza, 2006.
  • Mirella Schino, L'età dei maestri: Appia, Craig, Stanislavskij, Mejerchol’d, Copeau, Artaud e gli altri, Roma, Viella, 2017.
  • Marco De Marinis, Ripensare il Novecento teatrale. Paesaggi e spaesamenti, Roma, Bulzoni, 2018.

Sezione C (Due testi a scelta tra):

  • Marco De Marinis, Visioni della scena. Teatro e scrittura, Bari-Roma, Laterza, 2004.
  • Franco Perrelli, I maestri della ricerca teatrale: Il Living, Grotowski, Barba e Brook, Bari-Roma, Laterza, 2007.
  • Livia Cavaglieri, Il sistema teatrale, Roma, Audino, 2021.
  • Matteo Paoletti, «A huge revolution of theatrical commerce». Walter Mocchi and Italian Musical Theatre Business in South America, Cambridge, Cambridge University Press, 2020.

I non frequentanti portano il medesimo programma dei frequentanti, ma aggiungono un libro a scelta dalla Sezione B (programma non frequentanti = A + 2B oppure A+B+2C)

Modulo Laboratorio (6 cfu)

Il programma d’esame per frequentanti si compone della lettura di qualunque edizione di Otello di William Shakespeare, dagli appunti delle lezioni e da:

  • Alessandra Petrina, Shakespeare: guida ad Otello, Roma, Carocci, 2022.

I non frequentanti aggiungono le dispense disponibili su virtuale.

Metodi didattici

Le lezioni (30 ore di "Istituzioni" + 30 ore di "Laboratorio") si svolgono in presenza.

Il corso si articola in lezioni frontali, con analisi e approfondimento dei concetti trattati, analisi guidate delle opere audiovisive della scena teatrale e operistica. Il modulo laboratoriale prevede l’incontro con professionisti e la lettura critica di saggi.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La valutazione del corso avviene secondo i modi, i tempi e le direttive stabilite dal corso di studi. La modalità di verifica e valutazione si basa su un colloquio orale.
Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

  • La padronanza dei contenuti
  • La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti
  • La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, un’ottima padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30 e lode e 30).

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi e una loro lettura critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti buoni (29-27).

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete (26-24).

Lacune formative e/o linguaggio poco preciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti sufficienti (23-21).

Lacune formative e/o linguaggio impreciso – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti appena sufficienti (20-18).

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici saranno valutati negativamente (<18).

Strumenti a supporto della didattica

Materiali audiovisivi, archivi digitali, piattaforme e siti web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Paoletti

SDGs

Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.