84163 - TEORIA DEI MODELLI (1) (LM)

Anno Accademico 2022/2023

  • Docente: Guido Gherardi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: MAT/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza di base della Teoria dei Modelli, branca della Logica Matematica che si occupa delle interazioni teoriche che connettono linguaggio logico e modelli matematici, con particolare riferimento allo formulazione di sistemi assiomatici formali adatti al trattamento delle strutture matematiche. Al termine del corso lo studente avrà acquisito la dimestichezza con alcuni dei principali ambiti di ricerca della disciplina e la conoscenza dei risultati basilari relativi.

Contenuti

La Teoria dei Modelli è quel ramo della Logica che si occupa delle relazioni che intercorrono tra linguaggio logico e strutture matematiche, o, ancor meglio, che utilizza il linguaggio logico del primordine come vero e proprio strumento di indagine matematica. Il Logico infatti non usa la riga o il compasso “per fare matematica”, bensì il linguaggio stesso, tramite il quale descrive i modelli matematici che intende indagare. Quali relazioni intercorrono dunque tra teorie sintattiche e strutture matematiche descritte? In quale modo le proprietà delle prime si riflettono sulle proprietà delle seconde, e viceversa? Vediamo alcuni esempi. Quelle teorie al primordine la cui validità si preservi nel passaggio da modelli a sottostrutture possono essere assiomatizzate facendo ricorso unicamente a formule universali. Un altro esempio: teorie matematiche che soddisfino certe proprietà algebriche godono dell’eliminazione dei quantificatori (per ogni formula nel linguaggio della teoria esiste quindi una formula senza quantificatori ad essa equivalente all'interno della teoria); qualora esista una procedura meccanica per stabilire la verità delle formule chiuse senza quantificatori, avremo quindi che l'intera teoria è decidibile. La Teoria dei Modelli è pertanto un ramo della Logica i cui risultati possono avere delle ricadute dirette sulla nostra conoscenza delle strutture matematiche (sono ad esempio note sue rilevanti applicazioni nell’ambito della geometria algebrica in relazione alla soluzione di importanti congetture quali la congettura di Mordell-Lang).

Scopo del corso è quello di delineare le nozioni di base della Teoria dei Modelli secondo le seguenti linee: semantica tarskiana per il calcolo dei predicati; strutture algebriche fondamentali: nozioni di monoide, gruppo, anello e campo; Teorema di Compattezza e sue conseguenze; teorie assiomatizzabili universalmente; teorie categoriche: ordini lineari densi stretti senza estremi e gruppi abeliani senza torsione; eliminazione dei quantificatori: ordini lineari densi stretti senza estremi e campi algebrici chiusi; teorie matematiche decidibili: test di Vaught, ordini lineari densi stretti senza estremi, campi algebrici chiusi; ultrafiltri: rapporti col Teorema di Compattezza e basi di Analisi Non Standard.

 

Per i non frequentanti, si rimanda alle indicazioni riportate nella voce Testi/Bibliografia.

Testi/Bibliografia

G. Gherardi: Introduzione alla Teoria dei Modelli, Archetipo Libri, 2023.

Per gli studenti non frequentanti è previsto anche lo studio dei capitoli 1 e 2 del volume di A. Marcja, C. Toffalori: Introduzione alla teoria dei modelli, Pitagora, 1998.

Metodi didattici

Lezioni frontali in presenza con lavagna elettronica. Le lezioni verranno registrate e caricate on line.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consisterà in una prova orale nella quale si dovrà dimostrare la comprensione dei concetti trattati a lezione mediante esposizione orale ma anche mediante la trattazione per iscritto delle definizioni dei concetti di base e delle dimostrazioni dei risultati fondamentali.

L'esame consisterà nell'esposizione di un argomento a piacere e in una domanda posta dal Docente.

Di seguito, l'elenco dei voti che è possibile conseguire e la loro interpretazione:

30 e lode: prova eccellente, sia nelle conoscenze che nell'articolazione critica ed espressiva.

30: prova ottima, conoscenze complete, ben articolate ed espresse in generale correttamente ma con alcune imprecisioni.

27-29: prova buona, conoscenze esaurienti e soddisfacenti, espressione sostanzialmente corretta.

24-26: prova discreta, conoscenze presenti nei punti sostanziali, ma non esaurienti e non sempre articolate con correttezza.

21-23: prova sufficiente, conoscenze presenti in modo talvolta superficiale, ma il filo conduttore generale risulta compreso. Espressione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

18-21: prova appena sufficiente, conoscenze presenti ma superficiali, il filo conduttore non è compreso con continuità. L'espressione e l'articolazione del discorso presentano lacune anche rilevanti.

<18: prova insufficiente, conoscenze assenti o molto lacunose, mancanza di orientamento nella disciplina, espressione carente e gravemente lacunosa. Esame non superato.

Strumenti a supporto della didattica

- Lavagna elettronica.

- Dispense del Docente.

- Registrazioni delle lezioni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Guido Gherardi