Cinque cose da sapere se siete alla ricerca

Quando ci si candida per un lavoro bisognerebbe essere il più possibile preparati e informati. Ecco 5 cose che ogni HR si augura che i propri candidati sappiano.

Per cosa vi state candidando

Se si sta conducendo una ricerca di lavoro da lungo tempo o in diversi ambiti può essere complicato ricordarsi di tutti i curriculum inviati. Per gestire le cose nel modo migliore fate un elenco delle posizioni per cui vi siete candidati insieme ad una breve descrizione del lavoro, in modo che nel momento in cui un potenziale datore dovesse richiamarvi, saprete di cosa state parlando.

 

"Molte volte ci capita di selezionare telefonicamente dei candidati che si sono completamente dimenticati di essersi proposti per una certa azienda", afferma Marc DeBoer, presidente di A Better Interview.

 

Qualche informazione sull’azienda

Si tratta di un consiglio basilare che molti dovrebbero già aver sentito ma che di fatto tanti candidati ancora non seguono. "Facciamo colloqui tutto il giorno e quasi tutti i giorni e  ci piacerebbe che gli intervistati cercassero informazioni sulle aziende prima di telefonare o presentarsi per il colloquio", dice Leanne King di SeeKing HR.

 

“È sbagliato che una persona che cerca lavoro non sappia nulla sull’azienda per cui si sta candidando. Dimostrare di conoscere un po’ di storia della società, l’esistenza di una nuova linea di prodotti, di una notizia positiva che la riguarda è un modo per fare una buona prima impressione".

 

Il colloquio non è davvero su di voi

Mentre l'intervistatore sta facendo domande su di voi, sta in realtà cercando di capire come risolvere i problemi della società. Dice Dethra Giles di ExecuPrep: "Vorrei che chi si candida per una posizione capisse che il colloquio riguarda il lavoro per cui stanno facendo domanda e non specificamente loro. Tutto quello che dicono, ogni domanda a cui rispondono dovrebbe essere pensata in relazione al motivo per il quale l'azienda sta cercando qualcuno. “Raccontami di te” significa: “parlami di cose che ti riguardano a di come queste possano dare un valore aggiunto all’azienda”.

 

Stanno facendo delle verifiche su di voi

Se avete una presenza online, il vostro potenziale datore di lavoro sarà interessato a quelle informazioni. "I candidati devono essere coscienti che i responsabili HR e i datori di lavoro effettuano ricerche in rete", dice Annette Richmond, executive editor di Carreer-Intelligence.com. Queste ricerche sono estese e indagano tanto i social network quanto i curriculum o i profili presenti in diversi siti, blog, community.

 

“Assicuratevi dunque che le informazioni fornite al potenziale datore di lavoro siano coerenti con ciò che c’è sul web”, dice Richmond.

“I candidati devono pensare che se sono eccessivamente critici e si trovano ad esternare online considerazioni negative, queste potrebbero metterli fuori gioco. I datori di lavoro sono alla ricerca di persone fidate che abbiano voglia di essere parte della loro squadra".

 

Ricordate le basi

I candidati ignorano i classici consigli base per la ricerca di lavoro, dice Dana Manciagli, autore di "Cut the Crap, Get a Job!". Tra gli errori più comuni ci sono ad esempio gli errori di battitura sul proprio curriculum, essere in ritardo per un colloquio piuttosto che fornire informazioni irrilevanti ai selezionatori.

 

"Vogliamo candidati che sappiano che tutto quello che fanno è un esempio pratico di quello che sarebbero in qualità di dipendenti" dice la Manciagli. Inoltre, "troppi sono vestiti in modo trascurato, non hanno carta e penna per prendere appunti, non hanno con sé copie del proprio curriculum".

Ripassate ognuno di questi consigli per essere certi di procedere al meglio nella vostra ricerca.

 

 

Fonti: