B8907 - Knowledge, Infrastructures and Climate (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Claudio Coletta
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Inglese
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Semiotica (cod. 6824)

Conoscenze e abilità da conseguire

At the end of the course students will learn the main concepts and approaches related to the material and social aspects of knowledge and the role of knowledge infrastructures in society. Students will be able to understand how knowledge is organized and maintained in practice and how actors are enabled or not, exploring various settings where specific regimes of truth or ignorance are constituted and shaped. In particular, students will develop a basic understanding of climate knowledge and its historical origins, learning how it is connected with climate politics and economy, as well as how climate disinformation is produced.

Contenuti

Il corso segue un approccio transdisciplinare ed è centrato sullo studio della dimensione materiale e sociale della conoscenza. E' questo il senso del concetto di "infrastrutture di conoscenza", intese come reti consolidate di persone, artefatti e istituzioni per la generazione, condivisione, e manutenzione di conoscenze specifiche sul mondo umano e naturale.

  • Cosa sono le infrastrutture di conoscenza?
  • Che tipo di conosenze si producono e materializzano a partire dalle infrastrutture?
  • Che tipo di attori mobilitano?
  • Quali ordini tecnopolitici rendono durevoli?
  • Come si ripara o mantiene una infrastruttura di conscenza?
  • Che succede quando una infrastruttura di conoscenza giunge a un punto di rottura?
  • Qual è il rapporto tra infrastrutture, conoscenza, non-conoscenza, e digitalizzazione?

Nel corso delle lezioni osserveremo le infrastrutture di conoscenza all'opera in diversi ambiti legati al clima, inclusi saperi scientifici, saperi locali, salute, lavoro, migrazioni, energia.

Focus: infrastrutture di conoscenza del ghiaccio e del fuoco

In questa edizione, parte del corso sarà dedicata alle nature, politiche e culture della criosfera e della pirosfera e alle infrastrutture di conoscenza costruite per governarle e comprenderle.

Perché il ghiaccio? In primo luogo perché ne vedremo sempre meno. In secondo luogo perché il ghiaccio rappresenta un "veicolo interscalare": il ghiaccio ci permette di seguire il groviglio di pratiche, saperi, e relazioni a cavallo tra politica, economia, società, scienza, tecnologia, tra l'umano e il non umano, la vita e la morte, mettendoci in contatto con il passato e il futuro profondo del pianeta.

Perché il fuoco? Perché è ovunque. Dal progressivo innalzamento delle temperature medie del pianeta agli incendi che devastano territori sempre più estesi, fino alle politiche energetiche basate sui combustibili fossili, agli investimenti sulla fusione nucleare e ai conflitti armati, il fuoco - nelle sue forme tecnoscientifiche, sociali, economiche e politiche - è un elemento caratterizzante dell'Antropocene. Come il ghiaccio, il fuoco attraversa i confini tra locale e globale, tra materia e potere, passato e futuro, interrogandoci sulle contraddizioni delle "democrazie del carbonio" e sulle questioni di giustizia energetica e climatica.

Testi/Bibliografia

Qui di seguito potete trovare alcuni tra i riferimenti bibliografici su cui lavoreremo durante il corso, che saranno integrati da materiali condivisi sullo spazio virtuale del corso.

LETTURE OBBLIGATORIE:

È obbligatorio lo studio dei seguenti articoli e capitoli indicati nei seguenti testi:

  • Aykut, Stefan and Maertens, Lucile (Eds.) (2023) The Climatization of Global Politics, Cham, Springer International Publishing.
  • Bowker, Geoffrey C. and Star, Susan Leigh (1999) Sorting things out: classification and its consequences, Cambridge, Mass., MIT Press. (CAPITOLO 1)
  • Edwards, Paul N. (2013) A vast machine: computer models, climate data, and the politics of global warming, Cambridge, Massachusetts London, England, The MIT Press. (CAPITOLO 1, 8, 9 , 10)
  • Hecht, Gabrielle (2018) Interscalar Vehicles for an African Anthropocene: On Waste, Temporality, and Violence, in "Cultural Anthropology", 33 (1), pp. 109–141.
  • Klein, Naomi (2019) On fire: the (burning) case for a green new deal, London, Allen Lane. (CAPITOLO 1)
  • Lemke, Thomas (2024) Anticipating and suspending: the chronopolitics of cryopreservation, in "BioSocieties", 19 (4), pp. 556–573.
  • Mitchell, Timothy (2011) Carbon democracy: political power in the age of oil, London, New York, Verso. (CAPITOLI 1, 7)

È obbligatorio lo studio di un testo a scelta tra i seguenti:

  • Conway, Erik M. and Oreskes, Naomi (2014) Merchants of doubt, London, Bloomsbury Publishing.
  • Cruikshank, Julie (2005) Do glaciers listen? Local knowledge, colonial encounters, and social imagination, University of British Columbia Press.
  • Denis, Jérôme and Pontille, David (2025) The care of things ethics and politics of maintenance, Cambridge, polity.
  • Hecht, Gabrielle (2023) Residual Governance: How South Africa Foretells Planetary Futures, Duke University Press

Metodi didattici

Il corso si svolgerà mediante lezioni frontali, facilitando la discussione e l'interazione durante la lezione, attraverso l'utilizzo di materiali audiovisivi e testi condivisi sulla pagina virtuale del corso. Le interazioni potranno avvenire per alzata di mano durante la lezione o alla fine, oppure con esercitazioni in gruppo. Dopo la lezione, sarà possibile interagire anche mediante il forum che sarà attivo su virtuale.unibo.it e mediante altre piattaforme.

È possibile che durante il corso si invitino docenti ospiti a tenere lezioni su specifici argomenti. Inoltre, se nel Dipartimento si terranno seminari e conferenze rilevanti per i nostri argomenti, vi inviterò a partecipare, naturalmente in via facoltativa.

Nel corso delle lezioni, in particolare nella giornata del mercoledì, le lezioni avranno una connotazione laboratoriale con esercitazioni e presentazioni di gruppo e /o individuali, nonché istruzioni sulla scrittura del saggio.

Infine, è possibile che alcune lezioni del corso vengano integrate al di fuori dagli orari di lezione sotto forma di proiezioni cinematografiche organizzate nell'ambito del corso in sale apposite.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Dati gli obiettivi didattici, la verifica si propone di valutare:

  • il grado di conoscenza da parte dello studente dei testi indicati;

  • la comprensione del problema della conosenza nella sua complessità sociale e materiale;

  • la capacità di esporre ordinatamente e con chiarezza i temi del corso, oralmente o per iscritto a seconda della modalità scelta;

  • la capacità critica che lo studente è in grado di esercitare sui temi proposti.

La partecipazione attiva sarà incoraggiata e debitamente presa in considerazione per la valutazione complessiva.

Per superare l'esame vi è un'alternativa fra:

A) la redazione di un saggio finale in lingua inglese, tra le 2500 e le 3000 parole. I saggi si potranno consegnare nel periodo fra 7 maggio e 10 Ottobre 2026. Il saggio dovrà essere discusso oralmente in sede di esame.

Se avete bisogno di una correzione entro determinate scadenze, ad esempio in vista della laurea, dovrete farmelo presente al momento della consegna e darmi comunque almeno 20 giorni di tempo per la correzione.In ogni caso, il saggio va consegnato non più tardi di 10 giorni dall'appello di iscrizione.

Un elenco di temi suggeriti per il saggio sarà fornito durante il corso e riguarderanno soprattutto la parte monografica, ma sarà possibile concordare temi personalizzati. In ogni caso, sarà essenziale esplicitare la rilevanza del saggio in termini di antropologia filosofica in dialogo con i testi indicati nel corso e altri testi inseriti in bibliografia.

Per chi non frequenta, la redazione e discussione del saggio prevede lo studio integrativo del testo di Tim Ingold "Antropologia" indicato nel programma.

Terrò debito conto delle difficoltà linguistiche degli studenti di prima lingua non Inglese.

Il saggio riceverà una valutazione in trentesimi (comunicata individualmente a ciascuno). Studenti e studentesse potranno decidere se confermare il voto dello scritto o cercare di migliorarlo con un esame orale durante uno dei normali appelli.

Scrittura e norme redazionali. Studenti e studentesse che abbiano già frequentato il Laboratorio di scrittura potranno attenersi alle Norme redazionali ivi fornite. Sarà comunque fornito un breve prontuario con le principali indicazioni a cui attenersi riguardo a citazioni, note, struttura del saggio.

I parametri valutati nel saggio e le componenti del voto finale sono i seguenti:
1. Comprensione dei testi considerati (conoscenza del contenuto, capacità di coglierne le informazioni più rilevanti e il senso profondo): fino a 12 trentesimi.
2. Correttezza della scrittura (ortografia, sintassi, punteggiatura, padronanza del lessico filosofico e generale): fino a 6 trentesimi.
3. Chiarezza, pertinenza tematica, ampiezza e organicità dell’espo­si­zione (buona articolazione del saggio, ca­pacità di comunicare le informazioni in modo completo e chiaro, senza divagare): fino a 5 trentesimi.
4. Coerenza logica, qualità e rigore dell’argomentazione: fino a 4 trentesimi.
5. Originalità delle idee e riflessione personale (cogliere i punti critici dei testi, formulare obiezioni, sviluppare gli spunti presenti nei testi): fino a 4 trentesimi;
6. Partecipazione alle discussioni in classe e online: fino a 1 trentesimo.

B) Al posto del saggio, è possibile fare l'esame orale tradizionale. In tal caso la bibliografia d'esame sarà costituita dai testi 1 e 2, più uno a scelta tra i gruppi indicati sopra.

Per chi non frequenta, l'esame orale prevede la discussione di un testo a scelta aggiuntivo tra quelli indicati.

Tutti gli orali cominciano con la presentazione di un argomento a scelta nell'ambito del programma. Preparatevi a parlare circa 15 minuti; potete servirvi di appunti, tenere sott'occhio i testi e qualunque risorsa possa servirvi. L'argomento a scelta vale all'incirca due terzi dell'esame. Seguiranno una o due domande da parte mia, su altri aspetti del programma. È possibile che vi chieda di leggere e commentare un brano.

Anche nell'orale sarà valutata la chiarezza, la corretta espressione grammaticale e l'originalità della riflessione, all'incirca secondo i parametri indicati per lo scritto.

Appelli d'esame

Nel corso dell’a.a. 2025/2026 sono previsti appelli nei seguenti mesi: Maggio, Giugno, Luglio, Settembre, Ottobre

Persone con disabilità e DSA

Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi al/la docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni.

Maggiori informazioni alla pagina http://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti .

Si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo. Gli eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Al corso è associato un modulo sulla piattaforma e-learning di Ateneo (virtuale.unibo.it). Attraverso la piattaforma sarà attivato un forum di discussione; il sito sarà usato inoltre per la distribuzione di materiale aggiuntivo e la segnalazione di eventi, variazioni del calendario, ecc. Chi vuole sostenere questo esame deve iscriversi su Virtuale.

Le slides proiettate durante le lezioni saranno messe a
disposizione attraverso tale sito.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Claudio Coletta

SDGs

Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze Città e comunità sostenibili Lotta contro il cambiamento climatico

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.