B8690 - SEMINARIO INTERNAZIONALE (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Enrico Pitozzi
  • Crediti formativi: 6
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 6737)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo/la studente/ssa: - conosce le diverse prospettive interdisciplinari che – nel panorama internazionale – mettono al centro la relazione tra musica e teatro; - ha la possibilità di incontrare studiosi/e, artisti/e nazionali e internazionali per indagarne i processi di creazione. Sul piano delle competenze, tali conoscenze forniscono allo/a studente/ssa: - strumenti analitici da applicare in ambito storico-critico e di curatela di eventi specifici in ambito musicale, teatrale e coreografico.

Contenuti

Titolo: Forme della ricerca vocale

 

Il seminario è pensato in stretta connessione con i due insegnamenti fondamentali del corso di laurea, quello dedicato alle metodologie e quello rivolto ai processi di creazione nell’ambito musicale e teatrale, in una prospettiva storico-analitica. Nello specifico, il seminario è pensato per individuare e sviluppare i principali elementi di convergenza tra i due ambiti disciplinari e analizzarli alla luce delle prospettive d’indagine adottate da colleghe e da colleghi di università europee che di volta in volta verranno convocati per approfondire uno o più temi specifici. La modalità seminariale che qui adottiamo prevede, inoltre, l’incontro e il confronto con artisti e artiste che hanno dedicato la loro ricerca alle relazioni tra musica e forme sceniche.

L’orizzonte che quest’anno andremo ad affrontare riguarda il tema della voce e della ricerca vocale. Nella ricerca musicale novecentesca, come in quella scenica – da Cathy Berberian a Demetrio Stratos, passando per Antonin Artaud e Carmelo Bene, e poi in Gabriella Bartolomei o Chiara Guidi ed Ermanna Montanari - la presenza della voce, ciò che essa nomina chiamando, è ciò che precede e precorre ogni possibile condizione di linguaggio, ne sonda i limiti, ne abita i margini. In senso proprio, la voce non dice, mostra: nominando qualcosa del mondo, lo annuncia. Ciò significa che la voce non coincide con la paro- la, bensì prende corpo in uno spazio intermedio tra il segno (la parola) e il discorso che l’articola.

Ad accompagnarci in questa ricerca interverranno colleghe e colleghi delle Università di Francoforte, Parigi e Girona (il calendario dettagliato degli interventi sarà disponibile in autunno), altre agli artisti e alle artiste che di volta in volta animeranno i dialoghi pensati per il seminario.

 

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si suggerisce di mettersi subito in contatto con l’ufficio di Ateneo responsabile [https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it] e con il docente, per cercare insieme le strategie più efficaci nel seguire le lezioni e/o nel preparare l’esame.

Testi/Bibliografia

Alcune suggestioni di lettura che accompagneranno le nostre riflessioni

1)- E. Pitozzi, Acusma. Il teatro sonoro di Ermanna Montanari, Macerata, Quodlibet, 2017.

2)- V. Valentini (a cura di), Drammaturgie sonore II, Roma, Bulzoni, (dicembre 2021).

3)- L. Amara, P. Di Matteo, Teatri di voce - numero monografico della rivista «Culture Teatrali», n. 20. Lucca, La casa Usher, 2011.

4)- Michela Garda, La mediazione tecnologica della voce, Roma, Neoclassica, 2023.

5)- Serena Facci, Michela Garda (a cura di), The Female Voice in the Twentieth Century, London, Taylor & Francis, 2021.

6)- L. Cardilli S. Vallauri, L’arte orale. Poesia, musica, performance, Torino, Accademia University Press, 2020.

7)- I. Ferber, P. Schwebel (a cura di), Lament in Jewish Thought: Philosophical, Theological, and Literary Perspectives, Berlino, De Gruyter, 2017.

8)- C. Bologna, Flatus Vocis. Metafisica e antropologia della voce, Bologna, Mulino, 2000.

Altri testi verranno suggeriti durante le lezioni

Metodi didattici

Lezioni frontali con discussioni seminariali.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'attività seminariale non dà luogo a un voto di profitto ma ad una idoneità. Lo studente sarà giudicato idoneo sulla base della partecipazione attiva al percorso se avrà frequentato almeno l’80% delle lezioni.

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile [https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti] : sarà sua cura proporre agli/alle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Materiali audiovisivi, archivi digitali, piattaforme e siti web.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Enrico Pitozzi

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.