B8686 - METODI DELLA RICERCA TEATROLOGICA E COREUTICA (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Elena Randi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Discipline della musica e del teatro (cod. 6737)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo/la studente/ssa: - possiede un quadro dei metodi di ricerca in ambito teatrale e coreutico; - acquisisce gli strumenti metodologici per analizzare i fenomeni e le teorie che rientrano nel campo delle discipline dello spettacolo. Tali conoscenze forniscono allo studente: - competenze utili ad impostare secondo criteri scientifici una ricerca sui diversi coefficienti scenici e sulla drammaturgia, su spettacoli teatrali e coreutici, su epoche e contesti differenti in ambito teatrologico e coreutico, sulle teorie del teatro e della danza, sulle costanti e le varianti tra due o più fenomeni o tra due o più teorie dell’ambito di riferimento.

Contenuti

In apertura l'insegnamento affronterà sinteticamente alcune teorie relative al problema della conoscenza, di come l'uomo conosce, passando poi all'esame dei metodi di ricerca nell'ambito del teatro e della danza.

Più in profondità, si soffermerà sulla metodologia storico-critica e, in particolare, sul dibattito relativo alla nascita del fenomeno registico. Si approfondirà inoltre un metodo di analisi degli eventi registici otto e novecenteschi al fine di conseguire la capacità di decodificare criticamente una messinscena. 

Si esamineranno anche regie di spettacoli coreici oltre che strettamente teatrali, mostrando costanti e varianti tra i due generi scenici.  

Testi/Bibliografia

Frequentanti:

  • Appunti dalle lezioni.
  • Caterina Piccione, Introduzione, e Marzia Pieri, «Come resta il teatro, quando resta?». Le fonti testuali, in From Fragments to Form, edited by Caterina Piccione and Marco Argentina, Bologna, Alma Diamond, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, 2025, pp. I-II e 1-7.
  • Carlo Ginzburg, Radici di un paradigma indiziario, in Ginzburg, Miti emblemi spie. Morfologia e storia, Torino, Einaudi, 2000, pp. 157-201. 
  • Elena Randi, I primordi della regia. Nei cantieri teatrali di Hugo, Vigny, Dumas, Bari, edizioni di Pagina, 2009 .
  • Elena Randi, Protagonisti della danza del XX secolo. Poetiche ed eventi scenici, Roma, Carocci, 2014 .

Si consiglia inoltre: Karl R. Popper, Breviario, a cura di Massimo Baldini, Milano, Rusconi, 1998.

Per chi difettasse di un’adeguata conoscenza della storia della regia, si consiglia lo studio di almeno uno fra i seguenti volumi:

  • Umberto Artioli (a cura di), Il teatro di regia: genesi ed evoluzione (1870-1950), Roma, Carocci, 2004.
  • Giovanna Zanlonghi, La regia teatrale nel secondo Novecento. Utopie, forme e pratiche, Roma, Carocci, 2023.
  • Roberto Alonge, Il teatro dei registi. Scopritori di enigmi e poeti della scena, Roma-Bari, Laterza, 2006.
  • Lorenzo Mango, Il Novecento del teatro. Una storia, Roma, Carocci, 2019.

Per approfondimenti sull'analisi dello spettacolo, si consiglia: 

  • Anne Ubersfeld, Leggere lo spettacolo, Roma, Carocci, 2008.

Non frequentanti:

Al posto degli appunti dalle lezioni, i non frequentanti sono tenuti a studiare obbligatoriamente:

  • Anne Ubersfeld, Leggere lo spettacolo, Roma, Carocci, 2008

e, inoltre, tutte le pubblicazioni indicate per gli studenti frequentanti.


Metodi didattici

L’insegnamento prevede lezioni frontali e discussioni con gli studenti.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il livello dell'apprendimento delle conoscenze verrà verificato tramite un colloquio orale che verterà sui temi trattati durante il corso e i testi indicati nel programma d'esame.

Il raggiungimento di una visione organica dei temi affrontati, il possesso di una padronanza espressiva e di un linguaggio specifico, nonché la dimestichezza con gli strumenti di metodologia teatrale e coreica e di analisi dello spettacolo registico saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza perlopiù meccanica o mnemonica della materia, una capacità di sintesi e di analisi non articolate o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete. Saltuarie lacune nella padronanza della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi, linguaggio poco appropriato condurranno a voti che si attesteranno sulla soglia della sufficienza. Significative lacune formative, linguaggio inappropriato, incapacità di padroneggiare la metodologia teatrale e coreica e di analizzare lo spettacolo registico non potranno che essere valutati negativamente.

Studenti e studentesse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli studenti e alle studentesse interessati eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Visione di video e di materiale iconografico, lettura di fonti testuali; se possibile, visione di prove di spettacoli e ascolto di testimonianze orali di attori e danzatori, registi e coreografi, drammaturghi e compositori.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elena Randi

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.