B8162 - GASTRONOMIE LETTERARIE E ALTRE NARRAZIONI SUL CIBO

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Stefano Scioli
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: L-FIL-LET/10
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Cesena
  • Corso: Laurea in Scienze e cultura della gastronomia (cod. 6681)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, gli studenti avranno maggiore consapevolezza delle relazioni esistenti tra storia della alimentazione, stili di vita, tradizioni letterarie e perfino ideologie. Saranno proposti loro gli strumenti per comprendere come la comunicazione sociale (pubblicitaria) abbia usato, a partire dall'inizio del secolo scorso, le risorse persuasive provenienti dalla conoscenza dell'immaginario collettivo trasmessa dalla letteratura, dal modo della settima arte (cinema) e dalla retorica (metafore e tropi). Sarà più evidente nella loro riflessione come parlare di cibo porta con sé le molteplici visioni del mondo che il cibo nutre insieme al corpo.

Contenuti

Il corso, dopo un’introduzione generale (sezione metodologica), non oggetto d’esame, si articolerà in tre itinerari di studio (1, 2, 3) utili per verificare – concretamente – il fecondo rapporto esistente tra cibo, gastronomia e immaginari culturali recuperati tramite il medium letterario. Ogni itinerario vedrà svolti tre temi di ricerca (a, b, c).


N.B.: di ciascun itinerario (1, 2, 3) per l’esame si dovrà scegliere, secondo i propri interessi, uno solo dei temi indicati (a, b, c), con relativa bibliografia.

Introduzione (sezione metodologica).

Definizioni a confronto e prospettive interdisciplinari; “contesti”, “ambienti”, “paesaggi”, “geografie”, “ecosistemi”; il “crudo” e il “cotto” (e il “putrido”): cibo e letteratura tra storia delle scienze, storia della cultura, storia delle idee; “mangiare” e “bere”: usi e costumi, miti e riti, mode, nell’orizzonte letterario (“mangiare in privato”, “mangiare in pubblico”); le “acque salutifere” e il termalismo; la “fame” e l’“abbondanza”: sperequazioni economiche, discriminazioni sociali, ingiustizie, nella storia e nella cronaca; “cultura del convivio” e banchetti sacri; parole, proverbi, aneddoti; il “caso” delle “scritture di viaggio”, tra “letteratura di viaggio”, “tradizione odeporica”, “letteratura di villeggiatura e vacanza”, “letteratura relativa al turismo”.

Itinerari di studio

1) Cibi, ambienti, società, immaginari

Coltivare, allevare, trasformare, conservare, cucinare, distribuire, vendere. Pratiche alimentari, conviviali, commerciali allo specchio della letteratura. Come esempi concreti verranno presi in esame “casi” significativi (temi) ricavati dai seguenti àmbiti di ricerca:


a) alimenti: per una storia letteraria del cibo;

b) banchetti (storici) celebri;

c) galatei, ricette e ricettari.

2) Cibi, corpi, filiere, tutele, ben-essere

Dibattiti socio-culturali legati al “mondo del cibo” nelle rappresentazioni letterarie. Come esempi concreti verranno presi in esame “casi” significativi (temi) ricavati dai seguenti àmbiti di ricerca:


a) il corpo umano e le sue “funzioni”, con attenzione alla “sfera del cibo”;

b) gender food e stereotipi alimentari;

c) cibi “in giallo e nero”: tra crime fiction e true crime.

3) Gastronomia e letteratura, tra comunicazione, pubblicità, divulgazione

Il cibo negli “spazi pubblici” odierni e i possibili apporti di consapevolezza culturale da parte della letteratura. Come esempi concreti verranno presi in esame “casi” significativi (temi) ricavati dai seguenti àmbiti di ricerca:


a) “società delle immagini” (e delle connessioni): strategie retoriche e narrazioni pubblicitarie legate al comparto agroalimentare, all’enogastronomia e ai servizi di ristorazione;

b) “società dei consumi” (e delle dipendenze da “piaceri immediati”): le “merci” alimentari fra tradizioni, “nuovi bisogni” e globalizzazione dei gusti;

c) “società dell’ansia”: il marketing della “nostalgia” e la cifra emozionale nel racconto enogastronomico.

Testi/Bibliografia

Chi frequenta le lezioni ricorrerà per la preparazione dell’esame, oltre agli appunti presi in aula, al materiale caricato sulla piattaforma Virtuale, seguendo le indicazioni ivi fornite (Materiale di studio per chi frequenta le lezioni).

Chi non frequenta studierà la bibliografia relativa al tema scelto (a, b, c) per ciascun itinerario (1, 2, 3):

Quanto all’itinerario di studio 1 chi non frequenta sceglierà uno dei seguenti percorsi bibliografici (a, b, c):


a) C. Spila, Cibo, cucina, in Dizionario dei temi letterari, dir. da R. Cesarani, M. Domenichelli e P. Fasano, Torino, UTET, 2007, I (A-E), pp. 420-425 e 3 capitoli a scelta del volume Banchetti letterari, a c. di G.M. Anselmi e G. Ruozzi, Roma, Carocci, 2011 (un capitolo del volume può essere sostituito con T. Gregory, Il pomodoro nella storia [2010], in Id., L’eros gastronomico. Elogio dell’identitaria cucina tradizionale, contro l’anonima cucina creativa, a c. di G. Moriani, Roma-Bari, Laterza, 2021, pp. 61-69 o con P.D. Giovanelli, Fame, banchetti e arte del mangiare: la messa in cena sulle tavole del palcoscenico italiano sette-ottocentesco, in Le arti e il cibo. Materialità ed esempi di un rapporto, Atti del Convegno (Bologna, 15-16 ott. 2012), a c. di S. Davidson e F. Lollini, con la collab. di M. Grasso, Bologna, Bononia University Press, 2014, pp. 119-133 o con F. Cardini, La notte chiara, ministoria del caffè, in Id., L’appetito dell’imperatore. Storie e sapori segreti della Storia, Milano, Mondadori, 2014, pp. 165-180 o con R. Setti, «Caffè»: secentesco turchismo nell’italiano, attuale italianismo nel mondo, in «Studi di lessicografia italiana», XXXIV (2017), pp. 281-306); si può sostituire lo studio di questo percorso bibliografico con lo studio del volume: P. Camporesi, Il brodo indiano. Edonismo ed esotismo nel Settecento [1990], pref. di F. Cardini, Milano, Il saggiatore, 2017.

b) B. Basile, Arienti e il pranzo nuziale di Annibale Bentivoglio e Lucrezia d’Este (1487) [2014], in Id., Intorno alle parole. Pagine critiche fra Dante e Bassani, a c. di S. Scioli, Roma, Aracne, 2017, pp. 47-58 e B. Basile, Introduzione a Le nozze dei Bentivoglio (1487). Cronisti e poeti, a c. di B. Basile e S. Scioli, Napoli, La scuola di Pitagora, 2014 («Società di Studi Politici. Scuola di alta formazione dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici»), pp. 9-19 unitamente a M. Montanari, Castelli di zucchero. Una festa di matrimonio a palazzo Bentivoglio, in Id., I racconti della tavola, Roma-Bari, Laterza, 2014, pp. 121-134 (o a L. Budriesi, Bologna come teatro nel Quattrocento, I. Feste per nozze, Città di Castello, I libri di Emil, 2020, soltanto le pp. 213-275 [L’Hymeneus Bentivolus: un dono prezioso a Giovanni II]); si può sostituire lo studio di questo percorso bibliografico con lo studio del volume: A. Campanini, Con tutti i sensi. Narrazioni del cibo tra Medioevo e prima Età moderna, Roma, Carocci, 2023.

c) M. Montanari, Cucina illuminista. La rivoluzione del gusto in Illuminismo e Settecento riformatore, a. c. di G.M. Anselmi, G. Ruozzi e S. Scioli, Bologna, Bononia University Press, 2020, pp. 125-130 e A. Capatti Storia della cucina italiana, Milano, Guido Tommasi Editore, 2024 (seconda edizione), pp. 242-256 e A. Portincasa, Scrivere di gusto. Una storia della cultura italiana attraverso i ricettari, Bologna, Pendragon, 2016, soltanto le pp. 285-311 (sui ricettari femminili) (o A. Barbero, A che ora si mangia? Approssimazioni storico-linguistiche all’orario dei pasti (secoli XVIII-XXI), Macerata, Quodlibet, 2017); si consiglia la lettura del volume: M. Montanari, Il mito delle origini. Breve storia degli spaghetti al pomodoro, Roma-Bari, Laterza, 2021; si può sostituire lo studio di questo percorso bibliografico con lo studio del volume: A. Capatti, La ricetta della ricetta. Storie e percorsi attraverso 500 anni di testi gastronomici, Bra (Cn), Slow Food Editore, 2020.


Quanto all’itinerario di studio 2 chi non frequenta sceglierà uno dei seguenti percorsi bibliografici (a, b, c):


a) S. Scioli, Corpi, persone, relazioni. In forma di parole (e immagini), in Per le Medical Humanities. Sondaggi di letteratura e linguistica (serie II), a c. di S. Scioli, Città di Castello, I Libri di Emil, 2021, pp. 11-62 e L. Rodler, Anoressia: verità e immaginazione del corpo, in «Griseldaonline», IX (2009-2010), pp. 1-11 (o Ead., Non di solo pane. Metonimia e metafora a tavola, in «Griseldaonline» XII (2012), pp. 1-13) e G. Menechella, La rappresentazione dell’anoressia nel discorso medico e nei testi di Alessandra Arachi, Nadia Fusini e Sandra Petrignani, in «Italica», 3, 2001, pp. 387-409 (o S. Lomolino, L’anoressia fra realtà e finzione, in Scritture del corpo, Atti del XVIII Convegno Internazionale della MOD, a c. di M. Paino, M. Rizzarelli, A. Sichera, Pisa, Edizioni ETS, 2016, pp. 565-577); si può sostituire lo studio di questo percorso bibliografico con lo studio del volume: F. Calamita, Linguaggi dell’esperienza femminile. Disturbi alimentari, donne e scrittura dall’Unità al miracolo economico, Padova, Il Poligrafo, 2015.


b) F. Tarozzi, L’arte della donna: far da mangiare, in M.G. Muzzarelli - F. Tarozzi, Donne e cibo. Una relazione nella storia, Milano, Bruno Mondadori, 2003, pp. 129-139 ed Ead., Per essere bene mangiate, ivi, pp. 168-175 (oppure, in sostituzione dei due saggi indicati: Ead., Padrona di casa, buona massaia, cuoca, casalinga, consumatrice. Donne e alimentazione tra pubblico e privato, in Storia d’Italia, coord. Da R. Romano e C. Vivanti, Annali 13 (L’alimentazione), a c. di A. Capatti, A. De Bernardi e A. Varni, Torino, Einaudi, 1998, pp. 645-679 ed E. Graziosi, Strategie alimentari ed esercizio dei sensi: donne, cibo, seduzione nella Storia della mia vita di Giacomo Casanova, in Il cibo e le donne nella cultura e nella storia. Prospettive interdisciplinari, a c. di M.G. Muzzarelli e L. Re, Bologna, CLUEB, 2005, pp. 105-125) e un saggio a scelta tratto da Genere e cibo [a c. di E. Asquer e P. Capuzzo], «Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche», num. mon., Roma, Viella, 2017; si consiglia la lettura di M. Mombelli - E. Ruggeri, Gender food: cibo, corpi e identità, postf. di E.A.G. Arfini, Ravenna, Sensoinverso, 2024 e di M.G. Muzzarelli, Nelle mani delle donne. Nutrire, guarire, avvelenare dal Medioevo a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2014, pp. 82-130.

c) Cucina in giallo, Palermo, Sellerio, 2023 o Il gusto del delitto, a c. di S. Toni, Milano-Parma, Leonardo Publishing, 2008.


Quanto all’itinerario di studio 3 chi non frequenta sceglierà uno dei seguenti percorsi bibliografici (a, b, c):


a) S. Colafranceschi, Autogrill. Una storia italiana, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 43-60 o C. Helstosky, Alimentazione, in Storia d’Italia, Annali 27 (I consumi), a c. di S. Cavazza ed E. Scarpellini, Torino, Einaudi, 2018, pp. 126-151; si consiglia la lettura del volume: P. Sorcinelli, Gli italiani e il cibo. Dalla polenta ai cracker, Milano, Bruno Mondadori, 1999.

b) F. Ghelli, Supermercati di parole. Note su un tema/luogo letterario fra moderno e postmoderno, «Studi culturali», anno IV. n. 3, 2007, pp. 377-400 e V. Codeluppi, McDonald’s: il benessere a tavola, in Id., Il potere della marca. Disney, McDonaldʼs, Nike e le altre [2001], rist., Torino, Bollati Boringhieri, 2006, pp. 75-106 (o C. Fischler, La «macdonalizzazione» dei costumi, (trad.it.) in Storia dell’alimentazione, a c. di J.L. Flandrin e M. Montanari, Roma-Bari, Laterza, 1997 [VI rist. 2016], pp. 679-695). Si consiglia: L. Vercelloni, La modernità alimentare, in Storia d’Italia, coord. Da R. Romano e C. Vivanti, Annali 13 (L’alimentazione), a c. di A. Capatti, A. De Bernardi e A. Varni, Torino, Einaudi, 1998, pp. 949-1005.

c) G. Padovani, Gnam! Storia sociale della Nutella, pref. di G. Fabris, Roma, Castelvecchi, 1999.


A chi non frequenta si consiglia anche la lettura di uno dei seguenti testi: T. Gregory, Per una fenomenologia del gusto, in Id., L’eros gastronomico […], cit., pp. 5-13 e S. Scioli, Nuovi Mondi, in Id., Letteratura italiana di viaggio. Percorsi critici dal Medioevo al Seicento, Bologna, Pàtron, 2024, soltanto le pp. 107-143.

N.B.: per agevolare la preparazione dell’esame anche i contributi in volume, gli articoli scientifici, gli scritti brevi previsti nel programma per chi non frequenta le lezioni (non i volumi interi) saranno caricati sulla piattaforma Virtuale (Materiale per lo studio di chi non frequenta le lezioni).

Metodi didattici

Lezioni frontali con lettura critica di testi e inquadramento storico-letterario.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste in un esame orale sui temi trattati a lezione e sui testi in programma d’esame (per chi non frequenta le lezioni la verifica verterà esclusivamente sui testi sopra indicati).

 

Studenti/studentesse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/alle studenti/studentesse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l’opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell’insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Libri

Slides e PowerPoint

Materiale audiovisivo e risorse del “mondo digitale”

Piattaforma e-learning ‘Virtuale’

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Stefano Scioli

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.