B5128 - STORIA AMBIENTALE DEL MEDIOEVO (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Maria Elena Cortese
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 6813)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del modulo lo studente/la studentessa ha padronanza delle metodologie di indagine e degli approcci interdisciplinari e tematici allo studio della storia ambientale, alle interazioni fra trasformazioni ambientali e mutamenti sociali, economici, culturali ed è in grado di utilizzare in modo appropriato fonti e strumenti di tipo diverso; ha una conoscenza specifica e interdisciplinare dell'evoluzione dell’ambiente naturale e umano nel Medioevo ed è in grado di progettare e realizzare una comunicazione efficace dei contenuti specifici anche all'interno di gruppi di lavoro e contesti culturali eterogenei. Sa valutare le connessioni tra studi storici e scienze sociali e utilizzare saperi diversi relativi alla società e al territorio a scopo professionale, operando in modo consapevole nel produrre contenuti di qualità, fruibili attraverso i molteplici canali di diffusione e divulgazione della scienza e della cultura, inclusa la didattica, valorizzando il contributo specifico degli studi storici.

Contenuti

Il corso analizza le interazioni tra ambiente e società nel corso del Medioevo, ponendo particolare attenzione al modo in cui tali dinamiche sono studiate dagli storici, anche in dialogo con i risultati delle indagini archeologiche. L’ambiente medievale non era una realtà statica, ma un sistema in continua evoluzione, modellato sia dalle attività umane sia dai cambiamenti climatici. La storia ambientale del Medioevo offre quindi una prospettiva complessa e articolata sul rapporto tra l’uomo e il suo ambiente in un periodo cruciale della storia europea, con un focus specifico sulla penisola italiana.

L’analisi del millennio medievale sarà articolata in tre principali fasi:

1) Alto Medioevo (V–IX secolo):
Questa fase fu caratterizzata da un clima generalmente più freddo e umido rispetto sia al periodo tardoantico sia ai secoli successivi. A ciò si accompagnò una marcata contrazione della popolazione e delle attività agricole, con un conseguente incremento delle aree boschive e incolte. Questo assetto ambientale rifletteva non solo i mutamenti climatici in atto, ma anche le profonde trasformazioni politiche ed economiche legate alla crisi e al crollo dell’Impero romano d’Occidente.

2) Pieno Medioevo (X–XIII secolo):
I secoli centrali del Medioevo furono segnati da una fase di moderato riscaldamento climatico, con condizioni che favorirono l’espansione agricola. Si registrò una significativa crescita demografica, accompagnata dall’incremento delle superfici coltivate, dal disboscamento, dalle bonifiche e da un più intenso sfruttamento delle risorse minerarie. Questa ripresa contribuì a una profonda trasformazione del paesaggio, con un impatto crescente sull’ambiente naturale.

3) Basso Medioevo (XIV–XV secolo):
Questa fase fu segnata da un peggioramento delle condizioni climatiche: le temperature si abbassarono e le precipitazioni divennero più irregolari, con gravi ripercussioni sull’agricoltura. Eventi estremi – come alluvioni, tempeste e frane – si fecero più frequenti, danneggiando raccolti e infrastrutture. Al tempo stesso, la società medievale dovette confrontarsi con gli effetti a lungo termine delle trasformazioni ambientali da essa stessa provocate. Le crisi ambientali della tarda età medievale, infatti, ebbero cause più frequentemente di natura antropica, politica e sociale, piuttosto che esclusivamente climatica e furono in larga parte il risultato della pressione crescente esercitata sulle risorse naturali dall’espansione demografica e dalle attività economiche. 

Si studieranno in particolare i seguenti temi:

  • il clima e la sua incidenza nelle trasformazioni antropiche e non antropiche
  • incolti, pascoli e aree umide
  • il bosco
  • colture e paesaggi agrari
  • risorse minerarie
  • sfruttamento e gestione delle acque
  • innovazioni tecnologiche e risorse energetiche
  • dissodamenti, bonifiche, deforestazione
  • squilibri idrogeologici, alluvioni, carestie

Testi/Bibliografia

Testi d'esame per frequentanti:

  • materiali e slides delle lezioni
  • M. Campopiano, Storia dell’ambiente nel Medioevo. Natura, società, cultura, Roma, Carocci, 2025
  • 3 saggi a scelta dalla LISTA DEI SAGGI A SCELTA (v. sotto)

Testi d'esame per non frequentanti:

  • M. Campopiano, Storia dell’ambiente nel Medioevo. Natura, società, cultura, Roma, Carocci, 2025
  • R. Hoffmann, An environmental history of medieval Europe, Cambridge, Cambridge university press, 2014, (solo i capitoli 2, 4, 5, 6), disponibile online e scaricabile su Almastart
  • 4 saggi a scelta dalla LISTA DEI SAGGI A SCELTA (v. sotto)

LISTA DEI SAGGI A SCELTA (reperibili sul web, o nella Biblioteca di Medievistica o disponibili online su Almastart)

B. Andreolli, L’uso del bosco e degli incolti, in Storia dell’agricoltura italiana. II. Il Medioevo e l’età moderna, a cura di G. Pinto, C. Poni, U. Tucci, Firenze 2002, pp. 123-144

B. Andreolli, L’orso nella cultura nobiliare dall’Historia Augusta a Chrétien de Troyes, in Il bosco nel medioevo, a cura di B. Andreolli e M. Montanari, Bologna, Clueb, 1988, pp. 37-54

B. Andreolli, Paesaggi della vite e paesaggi dell’olivo nell’Italia dell’alto Medioevo, in Olio e vino nell’alto Medioevo, Spoleto, CISAM, 2007, pp, 317-351

D. Balestracci, La politica delle acque urbane nell'Italia comunale. In: Mélanges de l'École française de Rome. Moyen-Age, tome 104, n°2. 1992. pp. 431-479 scaricabile: https://www.persee.fr/doc/mefr_1123-9883_1992_num_104_2_3252

M. Campopiano, F. Menant, Agricolture irrigue: l’Italia padana, in I paesaggi agrari d’Europa (secoli XIII-XV), Roma, Viella, 2015, 291-322

M. Campopiano, Cooperation and Private entreprise in Water management in Iraq: 6th-10th centuries, “Enviroment and History”, 23 (2017), pp. 385-407

G. Cherubini, La “civiltà” del castagno in Italia alla fine del Medioevo, «Archeologia Medievale», viii (1981), pp. 247-280, alle pp. 247-249

G. Chiodi, Conflitti per l’uso delle acque nella Milano del XII secolo, in L’acqua nei secoli altomedievali, Spoleto, Cisam, 2008, pp. 505-582.

M. E. Cortese, Medieval Ironworking on the Mount Amiata: Technology, Economy, Environment (Siena, Italy 13th-14th Centuries), in Artisans, industrie. Nouvelles révolutions du Moyen Age à nos jours, a cura di N. Coquery, L. Hilaire-Perez, L. Sallman, C. Verna, Paris, École normale supérieure éditions, 2004, pp. 149-160 (reso disponibile su Virtuale dalla docente)

A. Cortonesi, L’olivo, cap. 3 in A. Cortonesi, Il Medioevo degli alberi. Piante e paesaggi d’Italia, Roma, Carocci, 2024, pp. 147-195

A. Cortonesi, Il castagno, cap. 4 in A. Cortonesi, Il Medioevo degli alberi. Piante e paesaggi d’Italia, Roma, Carocci, 2024, pp. 197-232

M. G. Di Renzo Villata, La legislazione bassomedievale nell’Italia centro-settentrionale e la “sfida” del bosco. Riflessioni sparse, in Il bosco. Biodiversità, diritti e culture dal medioevo al nostro tempo, a cura di A. Dattero, Roma, Viella, 2022, pp. 123-142

P. Grillo, I boschi dell’abbazia di Morimondo nell’area del Ticino (XII-inizi XIII secolo) in Il bosco. Biodiversità, diritti e culture dal medioevo al nostro tempo, a cura di A. Dattero, Roma, Viella, 2022, pp. 307-320

F. Gutiérrez Lloret, The case of Tudmir: archaeological evidence for the introduction of irrigation systems in al-Andalus, “Early Medieval Europe”, 27/3 (2019), pp. 394-415

H. Kirchner, Archeologia degli spazi irrigati medievali e le loro forme di gestione sociale, in L’acqua nei secoli altomedievali, Spoleto, Cisam, 2008, pp. 471-504

M. Montanari, La foresta come spazio economico e culturale, in Uomo e spazio nell’alto Medioevo, Spoleto, CISAM, pp. 301-340.

G. Pasquali, Il bosco litoraneo nel Medioevo, da Rimini al Delta del Po, in Il bosco nel medioevo, a cura di B. Andreolli e M. Montanari, Bologna, Clueb, 1988, pp.265-301

F. Saggioro, M. Marchesini, S. Marvelli, Per un’archeologia del bosco nel medioevo: elementi, dinamiche e processi, in Il bosco. Biodiversità, diritti e culture dal medioevo al nostro tempo, a cura di A. Dattero, Roma, Viella, 2022, pp. 35-54

F. Salvestrini, L’Arno e l’alluvione fiorentina del 1333, in Le calamità ambientali nel tardo Medioevo europeo: realtà, percezioni, reazioni, a cura di M. Matheus, G. Piccinni, G. Pinto, G. M. Varanini, Firenze, Firenze University Press, 2010, pp. 231-256

G.J. Schenk, «…prima ci fu la cagione de la mala provedenza de’ Fiorentini…». Disaster and «Life World». Reactions in the Commune of Florence to the flood of November 1333, “The Medieval History, Journal”, X/1-2 (2007), pp. 355-386.

P. Squatriti, Marshes and Mentalities in Early Medieval Ravenna, “Viator”, 23 (1992), pp. 1-16

G. M. Varanini, Viti e ulivi nei grandi patrimoni monastici, in Olio e vino nell’alto Medioevo, Spoleto, CISAM, 2007, pp. 359-404.

C. Verna, Fer, bois, houille : forges hydrauliques et gestion des combustibles (XIVe siècle, Pyrénées-Languedoc), in Economia ed energia. Secc. XIII-XVIII, a cura di S. Cavaciocchi, Firenze, Le Monnier, 2003, pp. p. 388-401.

C. Wickham, European forests in the Early Middle Ages: landscape and land clearance, in L’ambiente vegetale nell’alto Medioevo, Spoleto, CISAM, 1990, pp. 479- 545

 

Metodi didattici

Lezioni frontali, con esposizione di temi, analisi della storiografia, esame di casi di studio specifici e lettura di documenti (in traduzione o lingua originale corredata da traduzione italiana).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Nel corso dell'anno accademico sono previsti almeno sette appelli d'esame, per tutti gli studenti, nei mesi di: gennaio, febbraio, maggio, giugno, luglio, settembre, dicembre.

Il corso (6 CFU) è componente del Corso Integrato PAESAGGI E AMBIENTE NEL MEDIOEVO (12 CFU). Qualora lo studente abbia in piano di studio il Corso integrato (12 CFU), il voto finale risulterà dalla media aritmetica dei voti ottenuti nei due componenti (B5128 – STORIA AMBIENTALE DEL MEDIOEVO + B5127 - INSEDIAMENTI E SISTEMI INSEDIATIVI MEDIEVALI)

È considerato/a frequentante lo studente o la studentessa che partecipa almeno al 75% delle lezioni.

Per le studentesse e gli studenti frequentanti l'esame finale consisterà in un colloquio orale che avrà per oggetto:

  • i temi trattati nelle lezioni nonché l'esegesi delle relative fonti
  • i testi indicati nella Bibliografia per frequentanti

Per le studentesse e gli studenti non frequentanti l'esame finale consisterà in un colloquio orale che avrà per oggetto:

  • i testi indicati nella Bibliografia per non frequentanti

Sono tenuti presenti per la valutazione: la proprietà del linguaggio, la comprensione dei temi discussi, la capacità di proporre connessioni fra i vari temi.
Il voto è espresso in trentesimi. A discrezione del docente può essere aggiunta la menzione di lode.

Criteri e gradi di valutazione

Il raggiungimento di una piena conoscenza critica dei temi affrontati a lezione e di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. Una conoscenza mnemonica della materia e capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative e/o linguaggio inappropriato condurranno a voti di semplice sufficienza. Lacune formative gravi, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici previsti dal corso saranno valutati negativamente.

 

Strumenti a supporto della didattica

Saranno messe a disposizione on line le riproduzioni o le edizioni delle fonti analizzate a lezione. Al termine di ciascuna lezione sarà caricato su Virtuale il relativo power point.

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Elena Cortese

SDGs

Sconfiggere la fame Acqua pulita e servizi igienico-sanitari Lotta contro il cambiamento climatico La vita sulla terra

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.