B5112 - ESPERIENZE E MEMORIE DELL'EUROPA ORIENTALE (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Vanessa Voisin
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso possiede una conoscenza critica dei concetti chiave e degli strumenti utili a identificare processi di cambiamento e continuità nel dibattito sulle politiche della memoria e di come queste possano essere rimodulate a seconda delle prospettive politico-istituzionali, sociali e di genere. Sa riconoscere la rilevanza e l’interesse per la collettività della memoria storica nelle culture contemporanee dell’Europa orientale - inclusa la produzione artistica e la comunicazione pubblica - e del ruolo specifico della storiografia nel favorire un approccio critico e scientifico. Sa definire un problema di ricerca selezionando e vagliando criticamente le fonti necessarie per affrontarlo e giungere a interpretazioni scientificamente fondate; ha acquisito capacità di produzione di contenuti di qualità fruibili attraverso i molteplici canali di comunicazione della conoscenza storica, nella consapevolezza delle implicazioni della loro divulgazione e per la didattica.

Contenuti

Il modulo parte dalle attuali politiche della memoria della seconda guerra mondiale, e dall’alta conflittualità o divergenza che le caratterizzano, e ritorna sul modo in cui gli Stati e le società hanno affrontato queste esperienze traumatiche. Mentre la parte occidentale dell'Europa, nonostante la diversità delle esperienze belliche, ha lavorato attraverso un insieme comune di principi e pratiche di memoria nei decenni del dopoguerra, grazie soprattutto all'integrazione europea, la parte orientale del continente si è "spaccata" su questo tema dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica.

Il modulo sull’Europa orientale riflette sulle peculiarità della violenza militare e politica che ha subito negli anni 1930-53, attraverso l’approfondimento di casi di studio specifici in prospettiva nazionale e transnazionale, e l’analisi anche di fonti primarie. Esamina la costruzione di narrazioni sulla Seconda guerra mondiale, studiando le esitazioni delle politiche statali e l'emergere di discorsi alternativi all'interno di parti della società. 

Il modulo sarà suddiviso nei 3 blocchi tematici, che cambieranno da un A.A. all’altro:

1 – Guardare indietro: dalle polemiche di oggi alle esperienze di guerra opposte

2 – Vittime dimenticate

3 – Il confronto difficile con l'esperienza dei perpetratori

Testi/Bibliografia

Si consiglia vivamente, per gli studenti che non hanno mai studiato la storia russa e sovietica di leggere almeno una panoramica della storia russa del XX e XXI secolo prima dell’inizio del corso, o almeno della seconda settimana del corso. Ad esempio Fitzpatrick, Sheila. Breve storia dell’Unione sovietica. Milano: Bompani, 2023 oppure Graziosi, Andrea. L’Unione sovietica, 1914-1991. Bologna: Il Mulino, 2011 (esiste in formato ebook ottenibile attraverso AlmaRe; è l’opera di sintesi la più completa sul periodo sovietico, e contiene riflessioni sulla storiografia fino al 2010).

Molto utile anche possono essere Edele, Mark. Stalinism at War: The Soviet Union in World War II. London: Bloomsbury Academic, 2021; idem. Debates on Stalinism. Issues in Historiography. Manchester: Manchester University Press, 2020; e idem Russia’s War Against Ukraine: The Whole Story. Melbourne: Melbourne University Press, 2023.

Nel 2025/26 si esplorano i casi di varie repubbliche sovietiche e della Polonia. La docente terrà a disposizione degli studentesse e studenti interessati dei suggerimenti bibliografici su altre parti dell'Europa orientale.

Saggi studiati durante le lezioni (lista A1):

1. Pakier, Małgorzata, and Joanna Wawrzyniak, eds. “Memory and Change in Eastern Europe: How Special?” In Memory and Change in Europe: Eastern Perspectives, 1–20. New York, Oxford: Berghahn Books, 2015. [Introduzione. Memoria e cambiamento nell'Europa orientale. Quanto è speciale?]

2. Hirsch, Francine. “The Soviet Union at the Palace of Justice: Law, Intrigue, and International Rivalry in the Nuremberg Trials.” In Stalin’s Soviet Justice “Show” Trials, War Crimes Trials, and Nuremberg, edited by David Crowe, 171–98. London: Bloomsbury Academic, 2019. [L'Unione Sovietica al Palazzo di Giustizia: Legge, intrigo e rivalità internazionale nei processi di Norimberga]

3. Koustova, Emilia. “(Un)Returned from the Gulag: Life Trajectories and Integration of Postwar Special Settlers.” Kritika: Explorations in Russian and Eurasian History 16, no. 3 (2015): 589–620. 10.1353/kri.2015.0038 [(Non)tornati dal Gulag Traiettorie di vita e integrazione dei coloni speciali del dopoguerra]

4. McBride, Jared. “Contesting the Malyn Massacre: The Legacy of Inter-Ethnic Violence and the Second World War in Eastern Europe.” Carl Beck Papers in Russian and East European Studies, no. 2405 (2016): 3–78. [Contestare il massacro di Malyn: L'eredità della violenza interetnica e della Seconda guerra mondiale nell'Europa orientale]

5. Konkka, Olga. “Le Livre Noir d’Ilya Ehrenbourg et de Vassili Grossman en Russie et en Occident : au cœur des enjeux liés à la mémoire de la Shoah.” Revue française d’histoire du livre 141 (2020). https://doi.org/doi.org/10.47421/rfhl141_215-229 [Il Libro nero di Ilya Ehrenburg e Vasilij Grossman in Russia e in Occidente: al centro delle questioni legate alla memoria della Shoah]

6. Moine, Nathalie. «‘Chères petites, laissez-moi sortir’. La mise à mort des patients de l’hôpital psychiatrique de Vinnitsa : sources judiciaires, mémoire locale et histoire psychiatrique». Revue d’histoire de La Shoah, no. 214 (2021): 21–54. [“Carine, fatemi uscire”, L'uccisione dei pazienti dell'ospedale psichiatrico di Vinnitsa: fonti giudiziarie, memoria locale e storia psichiatrica]

7. capitolo 4 della monografia: Zeltser, Arkadi. Unwelcome Memory. Holocaust Monuments in the Soviet Union. Jerusalem: Yad Vashem: The International Institute for Holocaust Research, 2018, 215–273. [La attività commemorative degli ebrei]

8. capitolo 3 della monografia: Martin, Barbara. Dissident Histories in the Soviet Union: From De-Stalinization to Perestroika. London: Bloomsbury Academic, 2019, 61—81. [L’Opposizione alla riabilitazione di Stalin]

9. Irina Tcherneva and Juliette Denis, “Je me souviens de tout, Richard (Rolands Kalniņš, Studio de Riga, 1967): une manifestation précoce d’une mémoire concurrente de la Grande Guerre patriotique,” The Journal of Power Institutions in Post-Soviet Societies, no. 12 (2011), http://pipss.revues.org/3875 . [Ricordo tutto, Richard (Rolands Kalniņš, Riga Studio, 1967): una prima manifestazione di una memoria concorrente della Grande Guerra Patriottica]

10. Franczak, Grzegorz. “L’irrapresentabile. I perpetratori polacchi, Jedwabne e il caso di ‘Aftermath’ (2012), un ‘Holocaust horror film.’” In I perpetratori della Shoah nella letteratura, nel cinema e in altri media, edited by Alessandro Costazza, 197–212. Firenze: Giuntina, 2023.

11. Voisin, Vanessa. “The 1963 Krasnodar Trial. Extraordinary Media Coverage for an Ordinary Soviet Trial of Second World War Perpetrators.” Cahiers du monde russe 61, no. 3–4 (2020): 383–428. https://doi.org/10.4000/monderusse.12031 .

(Saggi in altre lingue che l’italiano sono stati tradotti dalla docente. Gli studenti troveranno su Virtuale sia l’originale che la traduzione, ad eccezione dei saggi pubblicati in italiano e reperibili.)

Metodi didattici

Il corso prevede lezioni frontali e lezioni seminariali in cui è richiesta una partecipazione attiva degli studenti. Per la preparazione di discussioni in classe i testi saranno caricati sui "materiali didattici" relativi all'insegnamento.

La prima sezione del modulo si compone prevalentemente di lezioni frontali che espongono alcune caratteristiche specifiche delle esperienze di violenza politica, di guerra, e di transizione nell’Europa orientale. La seconda sezione, tematica, tratterà la questione delle vittime dimenticate nella memoria ufficiale sia della seconda guerra mondiale, sia delle repressioni politiche. La terza sezione esaminerà vari esempi di rappresentazione dei perpetratori.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Questo corso da 6 CFU fa parte del Corso Integrato da 12 CFU "SOCIETÀ IN TRANSIZIONE E CULTURE DEL CONFLITTO NELL'EUROPA CONTEMPORANEA" (B5110).

Sia per gli studenti frequentanti che non-frequentanti l’esame relativo al corso integrato (12 cfu) è orale.

Per gli studenti frequentanti l’esame verterà su

- circa 20 saggi/capitoli discussi in aula durante i due corsi: lista A1 sopra + lista B

Per gli studenti non-frequentanti l’esame verterà su

- circa 10 saggi/capitoli discussi in aula durante il corso Esperienze e memorie dell’Europa occidentale (lista B)+ il seguente volume:

· Filippo Focardi, Bruno Groppo (a cura di), L'Europa e le sue memorie. Culture e politiche del ricordo dopo il 1989, Viella, Roma 2013

- 15 saggi del corso Esperienze e memorie dell’Europa orientale (lista A2, sotto)

Se lo studente ha inserito nel suo piano di studi il corso Integrato (12 CFU), il voto finale risulterà dalla media aritmetica dei voti ottenuti nei due esami relativi ai due moduli, sostenuti nel corso del medesimo appello. Il codice di questo modulo del corso è B5112.

Se lo studente ha inserito nel suo piano di studi il corso Esperienze e memorie dell’Europa orientale (6 CFU, codice B5230), il voto finale sarà dato dalla valutazione dell’esame relativo al modulo.

In entrambi i casi, sono previsti 6 appelli:

maggio, giugno, settembre; [fine ottobre], gennaio; [marzo]

 

Agli studenti frequentanti è richiesta un’attiva partecipazione durante le lezioni. Il voto è fissato a partire della valutazione complessiva della partecipazione in lezioni e dell'orale finale destinato a verificare la padronanza dei contenuti studiati durante le lezioni, inclusi i testi accademici della lista A1. Oltre gli sei appelli previsti per il modulo come parte del Corso Integrato sarà organizzato, a gennaio 2026 un settimo appello, anticipato, per gli studenti frequentanti e non frequentanti del solo corso Esperienze e memorie dell’Europa orientale (B5230).

Gli studenti non frequentanti sono tenuti a superare 1 esame orale che prevede lo studio dei testi della lista A2, accessibili sullo spazio Virtuale dello corso. Si aspetta dagli studenti un’attenzione al contenuto nozionistico dei testi, nonché alle fonti sfruttate dagli autori e autrici, e all’approccio metodologico scelto.

Lista A2

1. Pakier, Małgorzata, and Joanna Wawrzyniak, eds. “Memory and Change in Eastern Europe: How Special?” In Memory and Change in Europe: Eastern Perspectives, 1–20. New York, Oxford: Berghahn Books, 2015. [Introduzione. Memoria e cambiamento nell'Europa orientale. Quanto è speciale?]

2. Hirsch, Francine. “The Soviet Union at the Palace of Justice: Law, Intrigue, and International Rivalry in the Nuremberg Trials.” In Stalin’s Soviet Justice “Show” Trials, War Crimes Trials, and Nuremberg, edited by David Crowe, 171–98. London: Bloomsbury Academic, 2019. [L'Unione Sovietica al Palazzo di Giustizia: Legge, intrigo e rivalità internazionale nei processi di Norimberga]

3. Koustova, Emilia. “(Un)Returned from the Gulag: Life Trajectories and Integration of Postwar Special Settlers.” Kritika: Explorations in Russian and Eurasian History 16, no. 3 (2015): 589–620. 10.1353/kri.2015.0038 [(Non)tornati dal Gulag Traiettorie di vita e integrazione dei coloni speciali del dopoguerra]

4. McBride, Jared. “Contesting the Malyn Massacre: The Legacy of Inter-Ethnic Violence and the Second World War in Eastern Europe.” Carl Beck Papers in Russian and East European Studies, no. 2405 (2016): 3–78. [Contestare il massacro di Malyn: L'eredità della violenza interetnica e della Seconda guerra mondiale nell'Europa orientale]

5. Konkka, Olga. “Le Livre Noir d’Ilya Ehrenbourg et de Vassili Grossman en Russie et en Occident : au cœur des enjeux liés à la mémoire de la Shoah.” Revue française d’histoire du livre 141 (2020). https://doi.org/doi.org/10.47421/rfhl141_215-229 [Il Libro nero di Ilya Ehrenburg e Vasilij Grossman in Russia e in Occidente: al centro delle questioni legate alla memoria della Shoah]

6. Moine, Nathalie. «‘Chères petites, laissez-moi sortir’. La mise à mort des patients de l’hôpital psychiatrique de Vinnitsa : sources judiciaires, mémoire locale et histoire psychiatrique». Revue d’histoire de La Shoah, no. 214 (2021): 21–54. [“Carine, fatemi uscire”, L'uccisione dei pazienti dell'ospedale psichiatrico di Vinnitsa: fonti giudiziarie, memoria locale e storia psichiatrica]

7. capitolo 4 “Le attività commemorative degli ebrei,” in Zeltser, Arkadi. Unwelcome Memory. Holocaust Monuments in the Soviet Union. Jerusalem: Yad Vashem: The International Institute for Holocaust Research, 2018, 215–273.

8. capitolo 5 “Dei monumenti come mezzo di identità nazionale”, in Zeltser, Arkadi. Unwelcome Memory. Holocaust Monuments in the Soviet Union. Jerusalem: Yad Vashem; The International Institute for Holocaust Research, 2018, 273–321.

9. capitolo 3 “L’Opposizione alla riabilitazione di Stalin,” Martin, Barbara. Dissident Histories in the Soviet Union: From De-Stalinization to Perestroika. London: Bloomsbury Academic, 2019, 61—81.

10. Irina Tcherneva and Juliette Denis, “Je me souviens de tout, Richard (Rolands Kalniņš, Studio de Riga, 1967): une manifestation précoce d’une mémoire concurrente de la Grande Guerre patriotique,” The Journal of Power Institutions in Post-Soviet Societies, no. 12 (2011), http://pipss.revues.org/3875 . [Ricordo tutto, Richard (Rolands Kalniņš, Riga Studio, 1967): una prima manifestazione di una memoria concorrente della Grande Guerra Patriottica]

11. Franczak, Grzegorz. “L’irrapresentabile. I perpetratori polacchi, Jedwabne e il caso di ‘Aftermath’ (2012), un ‘Holocaust horror film.’” In I perpetratori della Shoah nella letteratura, nel cinema e in altri media, edited by Alessandro Costazza, 197–212. Firenze: Giuntina, 2023.

12. Rudling, Per Anders. “The Khatyn Massacre in Belorussia: A Historical Controversy Revisited.” Holocaust and Genocide Studies 26, no. 1 (2012): 29–58. [Il massacro di Khatyn in Bielorussia: una controversia storica rivisitata]

13. Chrobaczyński, Jacek, and Piotr Trojański. “Auschwitz and Katyn in Political Bondage. The Process of Shaping Memory in Communist Poland.” In Memory and Change in Europe: Eastern Perspectives, edited by Małgorzata Pakier and Joanna Wawrzyniak, 246–63. New York, Oxford: Berghahn Books, 2015. [Auschwitz e Katyn in schiavitù politica: il processo di formazione della memoria nella Polonia comunista]

14. Zhurzhenko, Tatiana. "Legislating Historical Memory in Post-Soviet Ukraine", in Memory Laws and Historical Justice: The Politics of Criminalizing the Past, ed by Elezar Barkan e Ariella Lang,Palgrave Macmillan, 2023, 97–130, https://doi.org/10.1007/978-3-030-94914-3_5 [Legiferare la memoria storica nell'Ucraina post-sovietica]

15. capitolo 2 “Una ‘nuova’ narrazione dell’epoca sovietica” in Borelli, Andrea. Nella Russia di Putin. La costruzione di un’identità post-sovietica. Studi storici. Roma: Carrocci, 2023, 49–76.

Nella valutazione delle prove orali, sia per frequentanti che non frequentanti si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:

- La padronanza dei contenuti

- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti

- La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata.

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Durante le lezioni frontali l'insegnante utilizzerà presentazioni in power point che contengono fonti testuali e visive. Le lezioni saranno talvolta integrate con materiali audiovisivi e fonti documentali. Materiali da studiare come articoli o brevi saggi saranno messi a disposizione degli studenti sulla pagina del corso di “Virtuale”

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Vanessa Voisin