B5111 - ESPERIENZE E MEMORIE DELL'EUROPA OCCIDENTALE (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Toni Rovatti
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente/la studentessa possiede una conoscenza critica e approfondita del dibattito storiografico e dei diversi approcci metodologici allo studio della configurazione nazionale e transnazionale delle esperienze e memorie europee e dei processi legati alla ridefinizione delle coordinate della memoria pubblica e istituzionale dell’Europa contemporanea. Possiede una conoscenza critica dei concetti chiave e degli strumenti utili a identificare processi di cambiamento e continuità nel dibattito sulle politiche della memoria e di come queste possano essere rimodulate a seconda delle prospettive politico-istituzionali, sociali e di genere. Sa riconoscere la rilevanza e l’interesse per la collettività della memoria storica nella cultura contemporanea dell’Europa occidentale - inclusa la produzione artistica e la comunicazione pubblica - e del ruolo specifico della storiografia nel favorire un approccio critico e scientifico. Sa definire un problema di ricerca selezionando e vagliando criticamente le fonti necessarie per affrontarlo e giungere a interpretazioni scientificamente fondate; ha maturato consapevolezza rispetto alla produzione di contenuti di qualità fruibili attraverso i molteplici canali di comunicazione della conoscenza storica, valutando le implicazioni per la divulgazione e la didattica.

Contenuti

Ripensare la guerra dagli anni 90. Politiche della memoria e nuove sensibilità

L’Europa occidentale ha sviluppato un insieme di temi e pratiche di memoria comuni, incentivate dal processo di progressiva integrazione nel lungo dopoguerra. II corso sarà incentrato sulle Politiche della memoria definite dopo il 1989 e la fine della guerra fredda, affermatesi con specifiche caratteri nei diversi contesti nazionali, ma collegate alle risoluzioni assunte in parallelo sul piano sovranazionale dall’Unione europea. Si svilupperà un percorso di analisi su temi e forme (protagonisti, elementi dominanti, contraddizioni) attraverso i quali Stati e società, ma anche voci storiche hanno guardato con rinnovata sensibilità al tema della guerra negli anni Novanta/Duemila, definendo nuovi paradigmi memoriali in concomitanza con lo sviluppo di nuovi conflitti a livello globale.

Il corso sarà suddiviso in 4 blocchi tematici:

1- Anni ’90 e nuove prospettive sulla guerra

2- Politiche della memoria dell’Unione Europea e leggi memoriali

3- Caratteri dominanti della memoria della WWII in Europa occidentale e specificità nazionali

4- Elementi di contraddizione, memorie antagoniste

Agli studenti frequentanti, suddivisi in gruppi, sarà richiesto di leggere, discutere e presentare in aula un saggio/capitolo della lista B.

Testi/Bibliografia

Per gli studenti frequentanti l’esame verterà su

  • circa 20 saggi/capitoli discussi in aula durante i due corsi (lista A1 + lista B)

    Per gli studenti non-frequentanti l’esame verterà su

  • 13 saggi/capitoli discussi in aula durante il corso Esperienze e memorie dell’Europa occidentale (lista B)

    + Filippo Focardi, Bruno Groppo (a cura di), L'Europa e le sue memorie. Culture e politiche del ricordo dopo il 1989, Viella, Roma 2013

  • 15 saggi del corso Esperienze e memorie dell’Europa orientale (lista A2)

In alternativa, gli studenti frequentanti del corso Esperienze e memorie dell’Europa occidentale potranno presentare un paper di max 4.000 parole (30.000 caratteri note comprese) – corrispondente a 6 cfu – su un argomento afferente alla seguente area tematica:

- Politiche della memoria in Europa occidentale dopo il 1989

L’argomento scelto, fonti e bibliografia selezionati dovranno essere approvati dalla docente e discussi in sede d’esame. La consegna del paper dovrà avvenire massimo una settimana prima dell’appello prescelto.

 

Lista B

1-T. Judt, “The Past in Another Country. Myth and Memory in Postwar Europe” pp. 293-323. In I. Deàk, J.T. Gross, T. Judt (eds.), The Politics of Retribution in Europe. World War II and Its Aftermath, Princeton New Jersey, Princeton University Press, 2000 [Virtuale]

2-L. Paggi, “La violenza, le comunità, la memoria”, pp. IX-XXXVII. In La memoria del nazismo nell'Europa di oggi, La Nuova Italia, Firenze 1997 [Virtuale]

3-A. Sierp, “Le politiche della memoria dell’Unione europea”, pp. 19-33. In «Qualestoria», 2 (2021) Culture del ricordo e uso politico della storia nell’Europa contemporanea https://eut.units.it/it/fascicolo/qualestoria-rivista-di-storia-contemporanea-xlix-nro-2-dicembre-2021-culture-del-ricordo-e-uso-polit/4429

4-Markus J. Prutsch, “Totalitarismo e politiche europee della storia”, in Carlo Spagnolo (ed), Totalitarismo. Usi e abusi tra politica, storiografia e memorie, Viella 2025

5 -G. De Luna, cap. 4 “Il trionfo delle vittime” e cap. 5 “La competizione tra le vittime”, pp. 82-103. In La Repubblica del dolore. Le memorie di un’Italia divisa, Feltrinelli, 2015 [Virtuale]

6- R. S.C. Gordon, Scolpitelo nei cuori. L’Olocausto nella cultura italiana (1944-2010), Torino, Bollati Boringhieri, 2013, cap. 10- Dopo la consapevolezza, pp. 271-298. [The Holocaust in Italian Culture 1944-2010, Stanford, Stanford U.P., 2012, pp. 188-206] [Virtuale]

7-F. Focardi, “Neonazionalismo e paradigma antitotalitario. La sfida delle destre in Italia dagli anni Novanta a oggi”, in Carlo Spagnolo (ed), Totalitarismo. Usi e abusi tra politica, storiografia e memorie, Viella 2025

8- C. Gentile, “Le memorie dei perpetratori: rimozione, rivendicazione, cordoglio”, pp. 317-338. In Le vittime italiane del nazionalsocialismo, Viella, 2021 [Virtuale]

9- C. Cornelissen, “Gli intrecci fra cultura del ricordo e politica della storia. Il caso della Germania dagli anni Novanta”, pp. 137-154. In «Qualestoria», 2 (2021) Culture del ricordo e uso politico della storia nell’Europa contemporanea https://eut.units.it/it/fascicolo/qualestoria-rivista-di-storia-contemporanea-xlix-nro-2-dicembre-2021-culture-del-ricordo-e-uso-polit/4429

10- Clara Palmiste, Le colonie e la legge del buon francese, in «Passato e presente», 67 (2006), pp. 1-15

11- V. Deplano, “Memoria coloniale e memoria europea. Schiavismo, espansionismo e imperialismo nella narrazione della Casa della storia europea”, pp. 221-236, In «Memoria e Ricerca», 2 (2023) https://www-rivisteweb-it.ezproxy.unibo.it/doi/10.14647/107743

12- D. Guzzi, “Gli spettri della guerra d’Algeria. Conflitti di memoria e reticenze istituzionali nella Francia contemporanea”, pp. 301-318, In «Memoria e Ricerca», 2 (2023) https://www-rivisteweb-it.ezproxy.unibo.it/doi/10.14647/107747

13 - A. Pes, “Discorso pubblico e stereotipo del «buon colonizzatore». Le istituzioni italiane e il passato coloniale”, pp. 255-273, In «Memoria e Ricerca», 2 (2023) https://www-rivisteweb-it.ezproxy.unibo.it/doi/10.14647/107745

Metodi didattici

Il corso prevede lezioni frontali alternate a lezioni seminariali in cui è richiesta una partecipazione attiva degli studenti. Per la preparazione di discussioni in classe i testi saranno caricati sui "materiali didattici" relativi all'insegnamento.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

È considerato frequentante lo studente che partecipa almeno al 75% delle lezioni. Agli studenti frequentanti è richiesta un’attiva partecipazione durante le lezioni.

Sia per gli studenti frequentanti che non-frequentanti l’esame del C.I. (12 cfu) è orale e consisterà nella discussione dei testi e nell'accertamento degli argomenti trattati a lezione.

La sufficienza sarà conseguita se lo studente sarà in grado di articolare una argomentazione cronologica e critica relativa alle fasi principali della disciplina, esposte con appropriatezza.

Una valutazione intermedia sarà attribuita agli studenti che dimostreranno di avere, oltre ad una salda preparazione cronologica e critica, una competenza adeguata in relazione alle fonti.

Per raggiungere l'eccellenza nella valutazione lo studente deve dimostrare di avere una visione organica dei temi affrontati a lezione e nei testi in programma, abbinandola a padronanza espressiva e a linguaggio specifico.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato, seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame, condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

La valutazione dell’elaborato scritto dipenderà dall’originalità e dall’approfondimento critico. Il voto sarà assegnato in base a: puntualità nella consegna; selezione dell’argomento e pertinenza con i contenuti del corso; capacità di individuazione di fonti e bibliografia specifici; analisi critica; chiarezza della struttura e degli obiettivi; competenza linguistica. La valutazione terrà conto anche della partecipazione attiva e dell’accuratezza nella presentazione orale effettuata durante il corso.

Il corso Esperienze e memorie dell’Europa Occidentale (6 CFU) fa parte del corso integrato Società in Transizione e Culture del Conflitto nell’Europa Contemporanea (12 CFU)

Se lo studente ha inserito nel suo piano di studi il corso Integrato (12 CFU), il voto finale risulterà dalla media aritmetica dei voti ottenuti nei due esami relativi ai due moduli, sostenuti nel corso del medesimo appello.

Se lo studente ha inserito nel suo piano di studi il corso Esperienze e memorie dell’Europa occidentale (6 CFU), il voto finale sarà dato dalla valutazione dell’esame relativo al singolo modulo.

In entrambi i casi, sono previsti 6 appelli d’esame:

- maggio, giugno, luglio

- settembre, inizio/fine gennaio

Strumenti a supporto della didattica

Durante le lezioni frontali saranno utilizzate presentazioni in power point, talvolta integrate con materiali audiovisivi e fonti documentali. Materiali didattici, come articoli o brevi saggi saranno messi a disposizione sulla pagina del corso su “Virtuale”

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti ). Sarà sua cura proporre agli/lle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni rispetto alla data dell'esame, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell’insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Toni Rovatti

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.