B5105 - SOCIETÀ RURALI MEDIEVALI (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Maria Elena Cortese
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 6813)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente/la studentessa al termine del modulo acquisisce conoscenze approfondite e specifiche della storia delle società rurali medievali. Lo studente/la studentessa consegue una conoscenza orientata diacronicamente, secondo una scansione critica e problematica e nella consapevolezza dell'importanza della memoria storica nella cultura contemporanea, delle maggiori dinamiche storico-politiche ed istituzionali che hanno caratterizzato le società rurali in età medievale.

Contenuti

Il corso consisterà in un percorso tra fonti e storiografia dedicato al tema: “Stratificazione e mobilità sociale nelle campagne tra IX e XIII secolo”.

La presenza di un gruppo sociale intermedio tra l’aristocrazia e le comunità contadine è stata oggetto di numerose riflessioni fin dagli anni Sessanta del secolo scorso, rimaste tuttavia frammentarie a causa di una documentazione lacunosa su questo aspetto. Il punto di vista generalmente adottato dagli storici, infatti, era che i contadini dell’alto e del pieno Medioevo fossero per definizione dei soggetti passivi e che non potessero prendere in mano la propria storia, non avendo alcuna capacità di iniziativa né in campo economico, né in ambito istituzionale o politico. Tuttavia, gli sviluppi successivi della storiografia hanno fatto sì che su questo gruppo intermedio fossero condotte nuove ricerche puntuali. Tali sviluppi hanno modificato la prospettiva, riconoscendo talvolta il ruolo cruciale delle élite rurali nell’organizzazione sociale e nel funzionamento concreto dei gruppi dominanti nelle campagne. Di conseguenza, questa questione si trova oggi al centro di problematiche complesse di storia sociale. Inoltre, una particolare attenzione, in tempi recentissimi, è stata dedicata all’incidenza dei ruoli militari per la differenziazione e la mobilità sociale entro le comunità rurali e alla crescente militarizzazione delle élites, che condusse alla divaricazione tra coloro che combattevano a cavallo e la massa dei rustici.

Saranno dunque analizzati gli indicatori di status e la stratificazione sociale nelle campagne italiane (con alcuni sguardi comparativi verso altre aree dell’Europa) attraverso una serie di casi di studio significativi e ricorrendo alla storiografia più aggiornata. Durante le lezioni, di tipo seminariale, si farà ampio ricorso all’analisi di fonti in traduzione italiana oppure in lingua originale (latino) con traduzione italiana.

I principali temi affrontati saranno i seguenti:

  • Tra aristocrazia e contadini: le élites rurali nell’alto Medioevo
  • Indicatori di status e criteri di differenziazione nelle società rurali
  • Partecipazione all’esercito e ruoli militari
  • I contadini dipendenti: libertà, non libertà, servaggio
  • L’età dei poteri locali: lo sviluppo signorile
  • La militarizzazione della società rurale: boni homines, milites, scudieri, masnade
  • L’età dei cavalieri
  • Violenza ed esercizio del potere
  • Signoria rurale e mobilità sociale
  • Signoria rurale e crescita economica

Testi/Bibliografia

Tutti gli studenti e studentesse, frequentanti e non frequentanti, dovranno studiare i seguenti articoli/capitoli di libri (per un totale di circa 240 pp.), che verranno resi disponibili dalla docente su Aulaweb. NB: si consiglia di leggerli e studiarli nell’ordine in cui sono elencati, che riflette la struttura del corso.

  • C. La Rocca, Segni di distinzione. Dai corredi funerari alle donazioni “post obitum” nel regno longobardo, in L’Italia centro-settentrionale in età longobarda, Firenze, All’Insegna del Giglio, 1997, pp. 31-51
  • S. Gasparri, Mercanti o possessori? Profilo di un ceto dominante in un’età di transizione, in Carte di famiglia, a cura di S. Gasparri e C. La Rocca, Roma, Viella, 2005, pp. 157-177
  • S. Gasparri, Storie di schiavi, servi e contadini, cap. 3 del volume S. Gasparri, Voci dai secoli oscuri. Un percorso nelle fonti dell’alto Medioevo, Roma, Carocci, 2017, pp. 57-80
  • F. Bougard, Pierre de Niviano, dit le Spolétin, sculdassius, et le gouvernement du comté de Plaisance à l'époque carolingienne, in «Journal des savants», 1996, pp. 291-337 (solo le pp. 291-306 escluso il dossier documentario)
  • L. Feller, Les élites rurales du haut Moyen Âge en Italie (IXe-Xe siècle), in Élites rurales méditerranéennes, Ve -XVe siècles, ed. by Christophe Picard, Laurent Feller and Michel Kaplan, Mélanges de l’École française de Rome-Moyen Âge, 124/2 (2012) https://journals.openedition.org/mefrm//801 [https://journals.openedition.org/mefrm/801]
  • S. M.Collavini, Signoria ed élites rurali (Toscana, 1080-1225 c.), in Élites rurales méditerranéennes, Ve -XVe siècles, a cura di C. Picard, L. Feller e M. Kaplan, in «Mélanges de l’École française de Rome-Moyen Âge», CXXIV, 2, 2012, pp. 479-493
  • M.E. Cortese, Rural milites in central and northern Italy between local elites and aristocracy (12th and 13th centuries), in Social Mobility in Medieval Italy (1100-1500), edited by S. Carocci and I. Lazzarini, Roma, Viella, 2018, pp. 335-352
  • F. Menant, Gli scudieri (scutiferi), vassalli rurali dell’Italia del Nord nel XII secolo, in F. Menant, Lombardia feudale. Studi sull’aristocrazia padana nei secoli X-XIII, Milano, Vita e pensiero, 1992, pp. 277-293
  • M. E. Cortese, Le frange inferiori della cavalleria nelle campagne toscane: scutiferi e masnaderii tra inquadramento signorile e mobilità sociale (secc. XII-XIII), in «Archivio storico italiano», 2021/1, pp. 3-41
  • A. Poloni, I cacciatori del vescovo. Servizio al signore e mobilità sociale nella montagna bergamasca nel XII e XIII secolo, in corso di stampa in «Reti Medievali Rivista», 2025/2
  • F. Del Tredici, Le case dei cavalieri. Milites, edifici e conflitti in area rurale (secoli XI-XIII), in corso di stampa
  • S. Carocci, Micro-lordship and pervasiveness, in corso di stampa in Periodizzare il pieno medioevo: una discussione su continuità e cambiamento nei secoli XI e XII, Pisa, 2025
  • N. Ryssov, I più ricchi e i più onorevoli del villaggio. Microstoria di due milites polesani (XII-XIII sec.), in corso di stampa in «Reti Medievali Rivista», 2025/2

TESTO AGGIUNTIVO PER NON FREQUENTANTI

Gli studenti e studentesse non frequentanti, oltre ai saggi comuni per tutti elencati qui sopra, dovranno scegliere un libro da questa lista:

  • A. Fiore, Il mutamento signorile. Assetti di potere e comunicazione politica nelle campagne dell’Italia centro-settentrionale (1080-1130 c.), Firenze, Firenze University Press, 2017 (liberamente scaricabile al link: https://books.fupress.com/catalogue/il-mutamento-signorile-assetti-di-potere-e-comunicazione-politica-nelle-campagne-dellitalia-centro-s/3493 )
  • S. Carocci, Signorie di Mezzogiorno. Società rurali, poteri aristocratici e monarchia (XII-XIII secolo), Roma, Viella, 2014 (solo le pp. 227-513)
  • A. Stella, Ai margini del contado. Terra, signoria ed élites locali a Sabbion e nel territorio di Cologna Veneta (secoli XII-XIII), Firenze, 2022 (liberamente scaricabile al link: https://books.fupress.com/catalogue/ai-margini-del-contado/12884 )
  • W. Davies, Small Worlds. The Village Community in Early Medieval Brittany, Berkeley-Los Angeles, 1988
  • Ch. Wickham, La montagna e la città. Gli Appennini toscani nell'alto Medioevo, Milano, 1988
  • Ch. Wickham, Comunità e clientele nella Toscana del XII secolo. Le origini del comune rurale nella Piana di Lucca, Rome, 1995

Metodi didattici

Lezioni frontali, con esposizione di temi, analisi della storiografia, esame di casi di studio e lettura di documenti (in traduzione o lingua originale corredata da traduzione italiana).

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Nel corso dell'anno accademico sono previsti almeno sette appelli d'esame, per tutti gli studenti, nei mesi di: gennaio, febbraio, maggio, giugno, luglio, settembre, dicembre.

È considerato/a frequentante lo studente o la studentessa che partecipa almeno al 75% delle lezioni.

Per i frequentanti l'esame finale consisterà in un colloquio orale, che avrà per oggetto:

  • gli argomenti svolti e le fonti analizzate durante le lezioni
  • i testi comuni per tutti

Per i non frequentanti l'esame finale consisterà in un colloquio orale, che avrà per oggetto:

  • i testi comuni per tutti
  • un libro aggiuntivo a scelta tra quelli indicati

Sono tenuti presenti per la valutazione: la proprietà del linguaggio, la comprensione dei temi discussi, la capacità di proporre connessioni fra i vari temi.
Il voto è espresso in trentesimi. A discrezione del docente può essere aggiunta la menzione di lode.

Criteri e gradi di valutazione

Il raggiungimento di una piena conoscenza critica dei temi affrontati a lezione e di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. Una conoscenza mnemonica della materia e capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete. Lacune formative e/o linguaggio inappropriato condurranno a voti di semplice sufficienza. Lacune formative gravi, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici previsti dal corso saranno valutati negativamente.

Il modulo è componente del corso integrato SOCIETÀ RURALE E SOCIETÀ URBANA NEL MEDIOEVO (12 CFU). Qualora lo studente abbia in piano di studio il Corso integrato (12 CFU), il voto finale risulterà dalla media aritmetica dei voti ottenuti nei due moduli (B5105 SOCIETÀ RURALI MEDIEVALI +B5106 SOCIETÀ CITTADINE MEDIEVALI)

Strumenti a supporto della didattica

Saranno messe a disposizione degli studenti le riproduzioni o le edizioni delle fonti analizzate a lezione. Al termine di ciascuna lezione sarà caricato su Virtuale il relativo power point.

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Elena Cortese

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.