B5234 - LABORATORIO DIGITALE PER LE FONTI CLASSICHE (1) (LM)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Alice Bencivenni
  • Crediti formativi: 6
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente conosce i problemi metodologici e pratici relativi all'utilizzo delle fonti testuali classiche, ai loro diversi supporti materiali, alla loro classificazione e conservazione; conosce le tecniche di euristica, edizione ed analisi delle fonti sotto l’aspetto testuale e materiale; sa condurre analisi comparate di tipologie documentali diverse; sa utilizzare e applicare gli strumenti, anche digitali, della ricerca bibliografica e della redazione di raccolte e corpora ed è consapevole delle implicazioni delle infrastrutture di ricerca digitali. Sa organizzare e raccogliere informazioni complesse in forma coerente. Possiede la capacità di produrre dati digitali; è in grado di elaborare, catalogare, rendere fruibili fonti, metadati, risultati della ricerca scientifica rilevanti per le discipline studiate secondo i principi della scienza aperta ed è in grado di valorizzare la memoria storica tenendo conto delle specificità dei diversi mezzi di comunicazione, divulgazione e didattica. È in grado di aggiornare le proprie conoscenze e metodologie di indagine attraverso occasioni di confronto e di apprendimento adeguati rispetto alle proprie capacità ed inclinazioni e attraverso gli strumenti messi a punto dalla comunità scientifica, utilizzando risorse analogiche e digitali e consultando autonomamente testi storiografici in lingue originali oltre l'italiano.

Contenuti

Il laboratorio trasmette metodologie e conoscenze di base per approntare l’edizione critica digitale dei manufatti iscritti.

Gli studenti saranno addestrati alla codifica digitale di manoscritti, iscrizioni e altre fonti documentarie seguendo lo standard TEI [https://tei-c.org/] XML e, in particolare, le convenzioni di EpiDoc [https://sourceforge.net/p/epidoc/wiki/Home/] XML, lo standard di riferimento per la codifica dei documenti antichi, applicato anche alle fonti medievali. Attraverso la codifica semantica sono trattati non solo la trascrizione e l’ecdotica dei testi, ma anche le componenti materiali e storiche degli oggetti su cui i testi si trovano.

Testi/Bibliografia

Letture preliminari e introduttive: G. Bodard, EpiDoc: Epigraphic Documents in XML for publication and interchange, in F. Feraudi-Gruenais (ed.), Latin on Stone: Epigraphic Research and Electronic Archives, Lanham 2009, 1-17; C. Roueché, J. Flanders, Codifica per epigrafisti. Un'introduzione gentile [https://epidoc.stoa.org/gl/latest/intro-eps-it.html], trad. it di P. Liuzzo.

Il corso non prevede ulteriore bibliografia, ma promuove la conoscenza delle linee guida per la codifica semantica digitale e la realizzazione delle edizioni critiche digitali. Gli studenti e le studentesse si eserciteranno su alcuni manufatti iscritti a loro scelta.

Se interessati a partecipare al laboratorio, che per sua natura didattica prevede la frequenza e si svolgerà nel terzo periodo, gli studenti e le studentesse scriveranno a alice.bencivenni2@unibo.it entro il 15.12.2025, specificando le loro motivazioni e indicando su quali tipi di fonti antiche intendono lavorare.

Metodi didattici

Il laboratorio è organizzato in forma di workshop, con addestramento pratico alla codifica digitale attraverso sessioni in presenza (e sincrone) e tutorial ed esercizi assegnati individualmente agli studenti (e asincroni). Gli studenti si eserciteranno sulle fonti classiche contribuendo anche alle piattaforme collaborative internazionali di pubblicazione digitale dei testi antichi.

Non è richiesta alcuna competenza tecnica pregressa, ma i partecipanti devono conoscere le convenzioni di trascrizione per iscrizioni e papiri ("Leida") e manoscritti, e una o più delle lingue classiche.

L'insegnamento partecipa al progetto di sperimentazione didattica di Ateneo secondo il modello 'Didattica Digitale Integrativa (DDI)'.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per l'idoneità saranno valutati gli esercizi e le edizioni critiche digitali prodotti durante e dopo il corso di laboratorio a partire dai materiali documentari vicini agli interessi di ricerca dei singoli partecipanti.

La valutazione terrà conto del rigore metodologico e della padronanza dei contenuti nonché dell'autonomia durante lo svolgimento del lavoro di edizione.

Nel corso dell'anno accademico sono previsti otto appelli d'esame: i primi tre, uno al mese, da aprile a giugno; il quarto in settembre/ottobre; il quinto in dicembre; gli ultimi tre, uno al mese, da gennaio a marzo.

Strumenti a supporto della didattica

Sulla piattaforma Virtuale (virtuale.unibo.it) saranno messi a disposizione in forma strutturata gli strumenti prodotti all’interno della comunità EpiDoc, che in forma collaborativa elabora e condivide le linee guida [https://epidoc.stoa.org/gl/latest/] per la codifica semantica digitale delle fonti scritte antiche, e di ENCODE [https://site.unibo.it/encode/it], un progetto Erasmus+ Strategic Partnership for higher education, finanziato dalla UE (2020-2023), che mira a colmare il divario esistente tra la peculiare formazione umanistica e le ormai indispensabili competenze digitali richieste per lo studio, la ricerca e l'occupazione nel campo dell'insegnamento/apprendimento delle scritture antiche.

Studenti/esse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile [https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti]. Sarà sua cura proporre agli/lle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni rispetto alla data dell'esame, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell’insegnamento.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Alice Bencivenni