- Docente: Matteo Leonida Mattheudakis
- Crediti formativi: 3
- SSD: IUS/17
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
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dal 16/09/2025 al 09/10/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Il modulo intitolato “Persone pericolose, fattispecie di pericolo e misure coercitive nel codice antimafia” è dedicato all’approfondimento dei profili sostanziali relativi alle misure di prevenzione, specialmente quelle disciplinate dal c.d. codice antimafia (d.lgs. 159/2011). Al termine del modulo, in particolare, lo studente consegue conoscenze circa l’evoluzione normativa delle misure di prevenzione, i loro presupposti applicativi ed è in grado di cogliere, anche alla luce di un approfondimento degli orientamenti giurisprudenziali, la diversa misura della sollecitazione dei diritti costituzionalmente e convenzionalmente rilevanti di volta in volta interessati.
Contenuti
Si premette che il modulo rappresenta una delle due componenti dell'Insegnamento integrato "Diritto della sicurezza e della prevenzione", unitamente al modulo "Accertamento della pericolosità nel procedimento di prevenzione ante delictum" (Prof.ssa Silvia Renzetti). Le due componenti dell'insegnamento integrato, pur autonome nella loro struttura, non posso essere selezionate separatamente, ad eccezione che per gli studenti di scambio (Erasmus e Overseas).
Le lezioni del modulo avranno inizialmente ad oggetto l'evoluzione storica delle misure di prevenzione. Verranno inoltre esaminate le singole misure di prevenzione personali e patrimoniali. Anche attraverso l'analisi dei più significativi precedenti giurisprudenziali, si considereranno i profili maggiormente problematici del sistema prevenzionistico, in particolare con riferimento alla Costituzione italiana e alla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU).
Testi/Bibliografia
Il corso prevede la distribuzione di dispense, contributi dottrinali e pronunce giurisprudenziali di maggior rilievo mediante le piattaforme web dedicate, agevolmente consultabili anche da parte dei non frequentanti. Per tutti gli studenti sarà quindi sufficiente studiare sui materiali messi a disposizione dai docenti.
Per chi voglia approfondire nella manualistica i profili sostanziali relativi alle misure di prevenzione:
- F. Basile, Manuale delle misure di prevenzione. Profili sostanziali, II ed., Giappichelli, Torino, 2021;
oppure
- G. Insolera-T. Guerini, Diritto penale e criminalità organizzata, III ed., Giappichelli, Torino, 2022 (In particolare, Capitolo V).
Metodi didattici
Per la sua vocazione all'approfondimento, il corso intende favorire il coinvolgimento degli studenti frequentanti, cercando di stimolare la discussione in ordine alle questioni che verranno affrontate, muovendo dalla casistica giurisprudenziale selezionata. Il corso sarà dunque basato su lezioni frontali, ma potrà prevedere anche relazioni e interventi degli studenti interessati.
È vivamente consigliata la frequenza.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avverrà mediante un esame orale, che sarà diretto a verificare la conoscenza della disciplina prevista dal Codice Antimafia, nelle sue stratificazioni, anche alla luce dei nessi con i principi sovraordinati (costituzionali e convenzionali) e di quelli sistematici.
L'esame consiste in un colloquio con il docente e i collaboratori della cattedra, sui temi oggetto del programma del corso.
Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/esse interessati/e eventuali adattamenti, i quali dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.
La valutazione terrà conto della conoscenza dei profili istituzionali, della capacità di analizzare gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, di effettuare collegamenti tra le varie parti del programma e di sviluppare argomentazioni critiche, oltre che della chiarezza dell'esposizione.
A titolo meramente semplificativo, l’attribuzione del voto finale sarà ispirata ai seguenti criteri:
· Preparazione su un numero limitato di argomenti affrontati nel corso e capacità di analisi che emerge solo con l’aiuto del docente, espressione in linguaggio complessivamente corretto → 18-19;
· Capacità di analisi autonoma solo su un numero limitato di argomenti affrontati nel corso; espressione in linguaggio corretto → 20-24;
Preparazione su un numero ampio di argomenti affrontati nel corso, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica, svolgendo anche collegamenti tra istituti collocati in contesti topografici discinti del codice di procedura penale; padronanza della terminologia specifica → 25-29;
· Preparazione sostanzialmente esaustiva sugli argomenti affrontati nel corso, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica e di collegamento, piena padronanza della terminologia specifica e capacità di argomentazione e autoriflessione → 30-30L.
La verifica finale è unica per entrambi i corsi facenti parte dell'insegnamento integrato "Diritto della sicurezza e della prevenzione", così come unica è la votazione finale e comune la commissione d'esame.
Si consiglia vivamente di sostenere la prova finale, solo dopo il superamento degli esami di Diritto penale e Procedura penale.
Strumenti a supporto della didattica
Materiale didattico on line
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Matteo Leonida Mattheudakis
SDGs

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.