- Docente: Francesco Cattaneo
- Crediti formativi: 12
- SSD: M-FIL/04
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea in
Dams - discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (cod. 5821)
Valido anche per Laurea in Storia (cod. 6664)
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dal 17/09/2025 al 19/12/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Lo studente acquisisce le conoscenze essenziali relative alla nascita, allo sviluppo e ai molteplici orientamenti attuali dell'estetica, anche nelle sue ramificate relazioni con altre discipline, tanto teoriche (poetica, ermeneutica, retorica ecc.) quanto delle arti e dello spettacolo. Lo studente dispone del lessico appropriato nonché degli strumenti concettuali e metodologici di base sia per orientarsi criticamente nella considerazione delle principali nozioni costitutive del vocabolario tematico dell'estetica sia per cimentarsi nella lettura guidata di un "classico" dell'estetica.
Contenuti
Arte ed esperienza. La poetica di Aleksandr Sokurov alla luce di alcuni concetti estetici fondamentali.
Il corso si aprirà con un’introduzione all’estetica, mediante la quale verranno delineate la storia, i concetti e le principali questioni della disciplina. Ci si avvarrà degli studi di Władisław Tatarkiewicz per approfondire sei problemi fondamentali dell’estetica (l’arte, il bello, la forma, la creatività, l’imitazione, l’esperienza estetica).
A seguire, ci si soffermerà su una delle più rilevanti riflessioni filosofiche sull’arte del Novecento, vale a dire quella condotta del filosofo tedesco Martin Heidegger nel saggio sull’Origine dell’opera d’arte. Con Heidegger si tenterà di comprendere il ruolo e il significato dell’arte, soffermandosi su alcune questioni chiave:
- In che senso l’opera d’arte costituisce una messa in opera della verità?
- Perché la verità ha bisogno di essere messa in opera? Di che tipo di verità stiamo parlando, se la verità ha bisogno di essere custodita creativamente nell’opera d’arte?
- In che senso l’opera d’arte è una “cosa”?
- Perché la filosofia è chiamata a entrare in dialogo con l’arte? E cosa c’è in gioco in questo dialogo?
Se, come è stato detto, le domande filosofiche fondamentali non hanno una risposta, ma hanno una storia, diviene allora estremamente rilevante calare alcuni concetti cardinali dell’estetica in una poetica cinematografica, che consentirà di attraversare produttivamente tali concetti in relazione al tempo e alla sensibilità.
La poetica cinematografica prescelta è quella di Aleksandr Sokurov. Tutte le opere di Sokurov, sollevano delle questioni, costituiscono un percorso prima che una meta. “Dando vita a un’opera, io esprimo un dubbio”. In Arca russa e Francofonia le domande si moltiplicano: Che cos’è l’arte? Cosa sono i musei? E in aggiunta: chi siamo noi? Si tratta di domande filosofiche, domande che puntano al ti estin, al che cosa, all’essenza, e che, così facendo, rischiano di risultare fuorvianti rispetto alla concretezza dell’esperienza cinematografica con cui ci stiamo misurando. Allora è forse più produttivo chiedersi: come mette in scena l’arte Sokurov? E i musei? E, in aggiunta: come mette in scena noi stessi alle prese con la domanda su chi siamo? In Sokurov è inoltre centrale la questione del potere, del rapporto tra arte e potere. Il potere ha bisogno di essere tutto qui, tutto presente, perentorio, imponente, certo, saldo, un fundamentum inconcussum; ha bisogno di coincidere con se stesso. Ma fino a che punto risulta umanamente sostenibile questo habitus? È la domanda centrale della fenomenologia del potere totalitario sviluppata da Sokurov – una fenomenologia che si sofferma innanzitutto sull’impotenza che si insinua nella potenza. Lo Hirohito del Sole, lo Hitler di Moloch, lo Lenin di Taurus: tutti ritratti spettrali in cui in qualche modo la vulnerabilità e la fragilità dell’umano prendono il sopravvento, e risultano distruttive solo rispetto a una concezione del potere che le aveva interamente rimosse. E se invece vulnerabilità e fragilità, in una parola, la finitezza, fossero la cifra dell’umano?
Parte integrante del corso sarà l'incontro con Aleksandr Sokurov, che avrà luogo il 19 e 20 novembre 2025 presso il DAR. Ci saranno altri eventi propedeutici a tale incontro, di cui verrà data notizia più avanti.
Testi/Bibliografia
Władisław Tatarkiewicz, Storia di sei idee, presentazione e cura di K. Jaworska, tr. it. di O. Burba e K. Jaworska, consulenza scientifica e postfazione di L. Russo, Aesthetica Edizioni, Palermo 2017 (capitoli 1, 4, 7, 8, 9, 10, 11).
Martin Heidegger, L’origine dell’opera d’arte, in Id., Sentieri interrotti, a cura di P. Chiodi, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze) 1968.
Aleksandr Sokurov, Nel centro dell’oceano, tr. it. di Aliona Shumakova, con una nota di Enrico Ghezzi, Bompiani, Milano 2009.
Gemma Bianca Adesso, Annalisa Caputo (a cura di), Filosofia e cinema in Aleksandr Sokurov, Mimesis, Milano – Udine 2025.
Gli studenti non frequentanti dovranno studiare anche:
Richard Capobianco, La Via dell’Essere di Heidegger, a cura di F. Cattaneo, Orthotes, Salerno 2023.
Mario Pezzella, Antonio Tricomi (a cura di), I corpi del potere. Il cinema di Aleksandr Sokurov, Jaca Book, Milano 2012.
Per l'esame gli studenti e le studentesse dovranno selezionare cinque film di Sokurov, che dovranno essere pronti a discutere approfonditamente. Gli studenti frequentanti sono invitati a selezionare film discussi a lezione. Gli studenti non frequentanti potranno scegliere liberamente a partire dalla bibliografia d'esame.
N.B. I testi d'esame potranno subire modifiche fino a prima dell'inizio del corso.
Metodi didattici
Le lezioni prevedono la lettura diretta e commentata dei testi, la ricostruzione sintetica di problemi e percorsi, la proiezione di materiali. Particolare attenzione sarà riservata al confronto con gli studenti.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova d'esame si svolge nella forma tradizionale del colloquio orale, la quale dovrà accertare il conseguimento di alcuni obiettivi didattici fondamentali: conoscenza dei testi d'esame e capacità di contestualizzazione di autori e opere; comprensione dei concetti centrali e capacità di offrirne un'adeguata interpretazione; chiarezza espositiva e precisione terminologica; capacità di stabilire collegamenti sia storici che concettuali tra i diversi autori e temi presenti in programma.
Nel corso del colloquio verrà accertato se tali conoscenze e competenze sono possedute dallo studente in maniera (più o meno) completa, esauriente, corretta oppure in maniera (più o meno) approssimativa, stentata, imprecisa. In conseguenza di ciò, la valutazione varierà da eccellente (30 e L) a ottimo (30) a buono (27-29) a discreto (24-26) a poco più che sufficiente (21-23) fino ad appena sufficiente (18-21) o insufficiente (<18).
Nel corso dell’a.a. sono previsti, in linea di massima, appelli nei seguenti mesi:
- gennaio (per tutti gli studenti)
- marzo (per tutti gli studenti)
- giugno (per tutti gli studenti)
- luglio (per tutti gli studenti)
- settembre (per gli studenti in debito d'esame)
- dicembre (per gli studenti in debito d'esame)
Strumenti a supporto della didattica
Tutti i testi citati (nelle edizioni specificate) sono strumenti essenziali per poter partecipare attivamente alle lezioni. Si raccomanda di portare a lezione i testi di volta in volta trattati, perché ne verrano letti e commentati dei passi. Altrettanto importante risulterà la visione di alcuni film.
Alcuni materiali saranno resi disponibili attraverso i canali messi a disposizione dal portale dell'Unibo.
Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi o dispensativi devono innanzitutto prendere contatto con l'apposito ufficio: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti .
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Francesco Cattaneo