73380 - LABORATORIO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER L'EDUCATORE SOCIALE E CULTURALE I (G.H)

Anno Accademico 2025/2026

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del laboratorio lo studente: - è capace di muoversi autonomamente nell'applicare le tecniche specifiche apprese in modo autonomo o all'interno di progettazioni organizzate dalle istituzioni; - sa confrontarsi con altri soggetti sulle modalità d'uso e di documentazione delle tecniche apprese; - sa collocare il sapere specifico appreso in differenti tipologie di servizio; - sa valutare i limiti e i pregi delle strumentazioni tecniche apprese; - sa trasferire le tecnologie apprese in contesti differenziati apportandovi modificazioni e integrazioni personali.

Contenuti

Titolo: Istruzione e Formazione Professionale: aspetti educativi dei percorsi di formazione professionale rivolti ai minori.

Responsabile del laboratorio: Giovanna Scaparrotti

Interverranno docenti, tutor e coordinatori che lavorano quotidianamente con i ragazzi IeFP.

Programma

La Istruzione e Formazione Professionale prevede percorsi di istruzione superiore per i ragazzi fino ai 18 anni che rilasciano qualifiche professionali regionali.

Il laboratorio concentra l’attenzione sul ruolo del docente e dell’educatore nel contesto della didattica attiva svolta all'interno dei percorsi IeFP dei centri di formazione professionale.

In un periodo in cui il disagio sociale dei giovani è in notevole aumento, si affronteranno sia temi legati alla didattica laboratoriale (propria della formazione professionale) che all’attivazione di percorsi individuali per favorire il successo formativo dei giovani in difficoltà. I percorsi di IeFP vedono all’interno della stessa classe la presenza contemporanea di molte problematiche sociali, famigliari, personali e di integrazione. Il laboratorio darà uno spaccato sugli interventi educativi messi in atto negli ultimi anni e che hanno permesso di portare al successo formativo giovani in grave difficoltà.

I temi specifici affrontati saranno i seguenti:

  • Difficoltà di apprendimento e metodologie didattiche: la risposta della formazione professionale. L'italiano insegnato ad alunni "speciali": metodologie innovative. L’elaborazione di un testo scritto come strumento per affrontare temi e drammi personali spesso indicibili. Come poter utilizzare l’elaborato di un ragazzo per un intervento educativo su tutta la classe?
  • Il sapere delle mani: alcuni giovani faticano ad imparare sui libri ma riescono ad imparare utilizzando le mani. Il lavoro manuale è richiesto dalle aziende ed è occasione di riscatto per i giovani in difficoltà. Il laboratorio e la didattica attiva non solo per le materie tecniche. Progetti speciali che hanno coinvolto più settori e tutte le materie di studio. Esempi di progetti: mostra fotografica “I volti (nascosti) del Centro Zavatta” e progetto “Tris elettronico”.
  • La matematica e la fisica "creative" per tutti. Giochi matematici per imparare. L’insegnante di matematica e fisica come un facilitatore per approcciare materie tecniche difficili. Ma la matematica è poi così difficile? Cosa c’entra con l’educazione degli adolescenti?
  • Qual è il ruolo dell’educatore nella formazione in un periodo di emergenza sociale? Il rapporto con i servizi sociali e le famiglie. Studio di casi: quando la formazione diventa un accompagnamento individuale. Il mentoring come supporto utile ai ragazzi fragili e non solo. Perché i ragazzi cercano una figura di supporto? E’ forse un problema di ascolto?
  • Studio di casi: l'orientamento e il ri-orientamento dei ragazzi a rischio.
    • Opportunità educative individualizzate per recuperare giovani in situazione di grave disagio.
    • Il teatro come strumento educativo: esperienza vissuta da una classe IeFP sui “dialoghi sull’amore” di Pasolini. Temi difficili, organizzazione molto complicata, ma i ragazzi ci sorprendono e nasce qualcosa.
  • Incontro con i giovani: una lezione sarà dedicata ad incontri con giovani che stanno frequentando o hanno appena terminato i corsi IeFP. Sarà un momento di dialogo reale tra studenti universitari e giovani adolescenti sui percorsi educativi da loro seguiti mettendo a fuoco difficoltà, desideri e attività educative che sono state fondamentali per la loro crescita.

Testi/Bibliografia

- Durante le lezioni del laboratorio saranno date indicazioni sitografiche di interesse e fornito materiale didattico appositamente predisposto.

Metodi didattici

Il laboratorio prevede come conduttori educatori, orientatori e docenti che lavorano nei corsi IeFP e sarà gestito in modo attivo coinvolgendo i partecipanti con filmati, esperienze e testimonianze dirette.

Gli studenti saranno coinvolti anche in giochi di ruolo utili a provare su di sé le metodologie didattiche. Saranno inoltre coinvolti nella discussione di casi concreti per la ricostruzione di percorsi educativi individualizzati per ragazzi in difficoltà.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Il laboratorio richiede un approccio attivo da parte dello studente per cui la verifica dell'apprendimento si baserà su materiali ed elaborati prodotti durante le lezioni nonché sulla valutazione del coinvolgimento attivo dello studente durante i giochi di ruolo e i dialoghi “educativi” con gli adolescenti.

E' richiesta la frequenza obbligatoria di almeno 20 ore.

Strumenti a supporto della didattica

Durante le lezioni i conduttori utilizzeranno materiale multimediale di supporto e forniranno agli studenti materiale didattico “speciale” che permetta di ricreare il contento di una lezione o di un intervento educativo rivolto ad adolescenti fragili.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giovanna Scaparrotti

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.