- Docente: Paola Govoni
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale in
Didattica e comunicazione delle scienze naturali (cod. 5704)
Valido anche per Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 6805)
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dal 12/11/2025 al 19/12/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
L’insegnamento affronta il tema delle interazioni tra scienza e società in età moderna e contemporanea in prospettiva di genere e transdisciplinare. Al termine del corso la studentessa e lo studente: – hanno approfondito casi storici e dati contemporanei; – si orientano autonomamente tra le fonti e gli strumenti critici sul tema.
Contenuti
Corpi di conoscenza.
Donne e uomini, società e scienza: dal presente a Darwin e ritorno
In questo insegnamento si indagano i rapporti controversi e non lineari nel tempo tra genere e scienza e tra donne e uomini nelle istituzioni educative e di ricerca occidentali.
Nella prospettiva che adotteremo, discutere di come favorire i rapporti tra donne e scienza ha come obiettivo un'innovazione sociale che parta da una radicale riforma del mondo educativo e della ricerca: l'obiettivo resta quello di un femminismo che fin dall'Ottocento (in realtà da ben prima, come vedremo), ma soprattutto dagli anni Ottanta del Novecento, vuole innovare la scienza stessa, in senso paritario e sostenibile (intervista a Fox Keller, Dajani, 2019).
L'approccio sarà interdisciplinare e le fonti utilizzate saranno storiografico-sociologiche, scientifiche (scienze naturali) e degli studi della scienza (science studies o studi su scienza, tecnologia e società, STS, strumenti interdisciplinari cui saranno dedicate le lezioni introduttive).
Partiremo dal presente e dai successi che dagli anni Ottanta del Novecento in ambito scientifico e (bio)tecnologico ha prodotto un dialogo tra scienze naturali e scienze sociali mediato dagli studi di genere e dal femminismo. Quegli approcci liminali (o integrati) hanno sostenuto le cosiddette ‘gendered innovation’ nelle pratiche di laboratorio; hanno favorito lo sviluppo di nuovi campi d’indagine; hanno contribuito a decostruire definitivamente il mito dei cervelli “femminili” o “maschili” in ambito neuroscientifico.
Eppure, vedremo che, accanto ai molti e importanti successi conseguiti dalle donne negli ultimi cinquant'anni in ambito educativo e della ricerca, oggi le scienziate (a parità di produzione scientifica con i colleghi, come confermano molti dati che richiameremo), non godono ancora di un pieno riconoscimento professionale: un fenomeno che, con le donne e le minoranze, colpisce negativamente le istituzioni di ricerca e la società (dalla seconda settimana di lezione, c.).
Per comprendere meglio un presente così controverso, discuteremo in particolare tre episodi:
- nei decenni della diffusione e appropriazione (politica) del darwinismo, indagheremo nelle ragioni della accettazione da parte di alcuni evoluzionisti e del rifiuto da parte di altri-e (cosiddetto 'darwinismo femminista') del fatto scientifico - "temporanemente vero" - “inferiorità della donna”;
- durante la Guerra fredda, vedremo il successo e poi l’(auto)esclusione delle donne nella computer science (Light, 1999, caricato in piattafroma);
- indagheremo la vita e le opere della genetista Barbara McClintock (1902-1992) (Fox Keller, 2017 [1983]), premio Nobel per la medicina o fisiologia nel 1983, un caso che consentirà incursioni nel tema del ruolo del corpo nei processi di costruzione della conoscenza naturalistica (terza e quarta settimana di lezione, c.).
Si tratta di casi che ci consentiranno sia incursioni nelle strategie di costruzione sociale e culturale dei fatti scientifici, sia nei fenomeni di backlash subiti dalle donne nella scienza (ma non solo: per es. qui dati sulla situazione delle filosofe in Italia, ambito in cui le laureate hanno superto i laureati negli anni 1930) in particolare dopo la Prima e dopo la Seconda guerra mondiale, quindi nuovamente a partire dagli anni Novanta, con il sorpasso (più o meno ovunque in Europa e nord America) della laureate sui laureati.
L’ultima settimana di lezione è dedicata alla presentazione e discussione delle attività di gruppo.
Classici di riferimento:
- J. Stuart Mill, H. Taylor, Sull'eguaglianza e l'emancipazione femminile, a cura di N. Urbinati, trad. [con testo originale a fronte] di M. Reichlin, Torino, Einaudi, 2008 (1a ed. orig. 1869, al link).
- Virginia Woolf, The Three Guineas, The Hogarth press, London, 1938, disponibile al link (innumerevoli le traduzioni in lingua italiana).
Le lezioni iniziano il 12 novembre 2025 e si svolgono il mercoledì, giovedì e venerdì, ore 9-11, aula A, Zam34.
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MOLTO IMPORTANTE
In caso di tosse, raffreddore, mal di gola o altri sintomi (anche lievi) chi frequenta le lezioni (di questo come di altri corsi) indossarà una mascherina fpp2 o superiore. Grazie!
Testi/Bibliografia
Scienze filosofiche e Didattica e comunicazione delle scienze naturali (Dicosn):
1. Moduli in PowerPoint delle lezioni, articoli e saggi che saranno caricati in piattaforma “Virtuale” sono parte del programma, a partire da B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, pp. 3-81.
2. Evelyn Fox Keller, In sintonia con l'organismo. La vita e l'opera di Barbara McClintock, Castelvecchi, Roma, 2017 [1a ed. or. San Francisco, 1983].
3. P. Govoni, M.G. Belcastro, A. Bonoli, G. Guerzoni, Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura, Carocci, Roma, 2024.
A chi non frequenta, si consiglia la lettura di:
(Scienze filosofiche):The handbook of science and technology studies. Fourth edition, eds. U. Felt; C. A. Miller, L. Smith-Doerr; R. Fouché, Cambridge, Massachusetts; London, England: The MIT Press, 2017, capitoli 1 e 14 (accesso online da Almastart).
(DiCoSn): P. Govoni, Che cos'è la storia della scienza (nuova ed. Carocci, 2019).
Metodi didattici
Questo insegnamento aderisce al programma di Didattica digitale innovativa (DDI). Saranno caricati in piattaforma Virtuale materiali e link a documenti. Le lezioni saranno registrate e rese disponibili con un link da Virtuale (le registrazioni restano disponibili per l'intero anno accademico). Chi ascolterà le lezioni in differita, potrà inviare domande e/o osservazioni via forum (Virtuale) o alla chat di classe.
L'approccio - per quanto possibile - sarà seminariale. In particolare, per il progetto Passa il testimone, finalizzato a discutere di come affrontare la tesi magistrale e di sbocchi occupazionali, saranno nostri ospiti alcune neolaurete magistrali e già attive in ambito professionale. Ospiteremo inoltre Letizia Lambertini, che si occupa di Ricerca e progettazione in Politiche Sociali, Educative e di Pari Opportunità, con la quale discuteremo di violenza di genere e educazione al rispetto.
Questo insegnamento mira a sostenere l'autonomia nei processi educativi, le pratiche di autovalutazione e collaborazione tra pari e con la docente. Per quanto possibile proveremo a eludere l’approccio tradizionale: lezione frontale, apprendimento autonomo, verifica. Cercheremo di adottare almeno in parte il cosiddetto ‘cooperative learning'.
Obiettivi: facilitazione dei processi di approfondimento e comunicazione di quanto discusso in aula e studiato autonomamente; allenamento al lavoro di gruppo; contenimento della competitività e dell’ansia da prestazione a favore della soluzione comune di dubbi e problemi. Con questi obiettivi organizzeremo attività tra pari che sono parte fondamentale di questo insegnamento.
Chi frequenta potrà presentare in aula – singolarmente, in coppia o in gruppi – uno dei testi in programma, oppure un tema attinente all’insegnamento e concordato con la docente, che terrà ampiamente conto di queste attività nella valutazione finale.
Chi frequenta potrà partecipare a una prova scritta da caricare in Virtuale entro 7 giorni dalla fine delle lezioni. Questo scritto (opzionale) NON è sul programma d'esame: seguendo una traccia, si tratterà di argomentare in modo personale – anche a partire dai propri appunti e usando le risorse in rete, correttamente citate – quanto discusso a lezione e esposto nelle relazioni a cura dei gruppi. Anche di questa prova si terrà ampiamente conto ai fini della valutazione finale.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Quanti appelli e quando
L'Università di Bologna prevede "almeno sei appelli l’anno" che per questo insegnamento si svolgono: uno a settembre (prima dell’inizio delle lezioni); due a gennaio (dopo la conclusione dei miei corsi, a fine dicembre); uno in maggio, uno in giugno, uno in luglio.
Com'è organizzato il colloquio d'esame
A partire da un tema a scelta, il dialogo si snoda attorno a tre/quattro domande sui materiali indicati nella sezione “Testi/Bibliografia” e dura circa 20 minuti.
Se durante il corso hai partecipato ad attività in aula ed extra, i risultati ottenuti – che restano validi nel tempo – saranno ampiamente valorizzati nella valutazione finale.
Ulteriori informazioni sullo svolgimento dell'esame sono a disposizione in piattaforma Virtuale.
Criteri di valutazione
E' indispensabile la conoscenza di tutti i testi in programma, ma soprattutto la capacità di argomentare in modo personale, chiaro e coerente quanto studiato e (per chi frequenta) discusso a lezione. L'obiettivo è valorizzare come hai studiato e con quali obiettivi.
Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo, in particolare all’art. 16.
Le persone con DSA o disabilità (temporanee o permanenti) sono invitate a contattare per tempo il personale dell’ufficio di Ateneo responsabile: sarà loro cura proporre eventuali adattamenti ai fini dell'esame, che dovranno poi essermi sottoposti per l'approvazione (all'indirizzo p.govoni@unibo.it) con un anticipo di 15 giorni. Grazie per la collaborazione.
Strumenti a supporto della didattica
PowerPoint; piattaforma e-learning.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Paola Govoni
SDGs



L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.