73378 - GENERE E CULTURE DELLA SCIENZA

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Paola Govoni
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Educatore sociale e culturale (cod. 5726)

    Valido anche per Laurea in Filosofia (cod. 9216)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente e la studentessa: - hanno approfondito dati contemporanei e vicende storiche concernenti il ruolo della scienza nella società e della società nella scienza; - riconoscono i condizionamenti sociali e antropologici che contribuiscono alla costruzione di un fatto scientifico, compreso quello denominato in passato "inferiorità della donna"; - conoscono l'origine, il significato e l'uso del concetto di genere negli studi sulla scienza, ma anche nella sfera pubblica e nella cultura popolare; - utilizzano strumenti critici che li aiutano a orientarsi autonomamente in società in cui scienza e tecnologia sono da secoli fattori di sviluppo e strumenti culturali ed educativi imprescindibili.

Contenuti

Conoscenza, potere, disuguaglianze. Storie di donne, uomini e scienza

 Per chi studia filosofia, come per chi si forma in ambito educativo, confrontarsi con la scienza è indispensabile per comprendere come le società possano produrre potere e disuguaglianze attraverso forme di conoscenza - le scienze naturali, le tecnologie, la medicina - che interagiscono più di altre con la politica e l’economia.

Occuparsi di questi temi non è dunque una questione “per donne”, ma può riguardare chiunque ritenga necessario:

riconoscere i meccanismi con cui le società plasmano gerarchie,  istituzioni e conoscenze;
imparare a navigare linguaggi e pratiche specialistiche;
scegliere in modo consapevole e critico le proprie fonti di informazione: pratica oggi più che mai necessaria.

Il corso non è dunque una storia delle donne nella scienza pensata come un capitolo aggiunto alla ‘grande storia’ (Noble, 1994, in programma), quanto piuttosto un’introduzione a:

– strumenti interpretativi e casi che aiutano a rileggere i processi storici e la costruzione del sapere;
– un punto di vista attento ai rapporti tra donne e uomini e alle esperienze di chi appartiene a gruppi discriminati.

Questo approccio ha permesso, negli ultimi quarant’anni, di comprendere meglio che cos’è, come funziona e come si costruisce la cultura della scienza.

Domande guida

In sintesi, è di questo che si tratta quando si parla di interazioni tra società e scienza: questioni che affronteremo a partire da alcuni quesiti  concreti, come:

Perché, secondo i dati PISA, in alcuni Paesi le ragazze ottengono risultati in matematica pari o superiori a quelli dei ragazzi, mentre nella maggior parte degli altri restano indietro?
Perché, nonostante i successi delle donne nell’educazione e nella ricerca, continuano a persistere per loro tante difficoltà in ogni ambito professionale, scientifico in particolare?
Perché in alcuni settori scientifici troviamo molte scienziate, mentre in altri no?
Perché a Bologna, dove nel Settecento ad alcune donne fu concesso di studiare e perfino insegnare all’università, oggi le condizioni di ricercatrici e docenti - secondo il Bilancio di Genere - restano problematiche come altrove?
Perché i rapporti tra donne e scienza negli ultimi tre secoli - e in particolare dal Novecento a oggi - non seguono un andamento lineare e costantemente migliorativo?

Obiettivi e strumenti

Per discutere questi fenomeni adotteremo la prospettiva interdisciplinare e intersezionale di una storia delle donne e di genere che dialoga con gli studi su scienza, tecnologia e società (Science and Technology Studies, STS).

Gli STS offrono strumenti per orientarci in una realtà:
– ormai onlife per gran parte della popolazione planetaria;
– avanzata tecnologicamente, ma segnata da una cultura patriarcale che in molti Paesi concentra le donne in alcune professioni e gli uomini in altre;
– condizionata da pregiudizi che colpiscono sia le donne sia gli uomini.

Altri quesiti guida

– Come educarci alla parità e all’uso di fonti interdisciplinari, capaci di superare la falsa dicotomia natura–cultura, all’origine di sessismo, omofobia, razzismo e atteggiamenti antiscientifici?
– Come mantenere nei confronti di scienza e tecnologia un atteggiamento insieme scettico e informato, mai fideistico né di rifiuto?

Percorso

Perseguiremo questi obiettivi anche richiamando voci diverse, di donne e uomini che hanno indagato la scienza come cultura e pratica sociale: per esempio, una scrittrice-sociologa come Virginia Woolf (1882–1941), oppure uno scienziato fuori dagli schemi come Richard Feynman (1918–1988), premio Nobel per la fisica nel 1965 e controverso collaboratore del Progetto Manhattan. Discutendo di scienza con insegnanti, Feynman disse:

“Dalla scienza dovete imparare che si deve dubitare degli esperti. In effetti, si potrebbe definire la scienza come la credenza nell’ignoranza degli esperti” (Feynman, 1969).

Modalità

– Le prime settimane saranno introduttive ai temi menzionati.
– Successivamente, approfondiremo la storia e la sociologia delle relazioni tra donne e uomini in alcuni contesti educativi, professionali e di ricerca degli ultimi tre secoli.

- Le lezioni saranno arricchite da numerose attività extra (v. infra e in piattaforma Virtuale)

Questo approccio è pensato per:
– creare un clima di comunità;
– superare la lezione frontale;
– uscire dalla bolla dei social e riscoprire l’importanza di un dialogo non mediato dal mezzo tecnologico.

Per questa ragione le ultime lezioni del corso sono dedicate alla discussione dei lavori di studentesse e studenti.

Le lezioni iniziano il 17 settembre e si svolgono il mercoledì ore 11-13; giovedì e venerdì ore 13-15. 

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MOLTO IMPORTANTE

In caso di tosse, raffreddore, mal di gola o altri sintomi (anche lievi) chi frequenta le lezioni - di questo come di altri corsi - indosserà una mascherina fpp2 o superiore. Grazie!

Testi/Bibliografia

FILOSOFIA (12 cfu):

1. Richard Feynman, Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, Zanichelli, Bologna, 2007.

2. quattro/cinque articoli sulla storia di donne e uomini nella scienza degli ultimi tre secoli che saranno caricati in Virtuale (l'equivalente di un piccolo libro: 150/200 pp. circa).

3. Nastassja Cipriani, Edwige Pezzulli, Oltre Marie. Prospettive di genere nella scienza, Morlupo, le plurali, 2023.

4. Moduli in PowerPoint delle lezioni, brevi articoli che saranno caricati in piattaforma o resi disponibili a link segnalati, tra i quali: B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, solo pp. 3-23; D. F. Noble, Un mondo senza donne. La cultura maschile della Chiesa e la scienza occidentale, Bollati Boringhieri, 1994, solo pp. 9-60 e pp. 205-352.

N.B.: Iscritte ai corsi magistrali del Dipartimento di Scienze dell’Educazione che scelgono l'insegnamento di Filosofia (12 cfu) possono – se lo desiderano – optare per il programma di Educatore sociale e culturale (v. infra), cui aggiungeranno i punti 2 e 4 del programma di Filosofia.

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EDUCATORE SOCIALE E CULTURALE (8 cfu):

1. Richard Feynman, Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, Zanichelli, Bologna, 2007.

2. L’avventura del progetto IRRESISTIBLE. Insegnanti, studenti ed esperti a confronto su temi di ricerca d’avanguardia e aspetti della Ricerca e Innovazione Responsabile, a cura di M. Venturi, Bononia University Press, Bologna, 2018.

3. Nastassja Cipriani, Edwige Pezzulli, Oltre Marie. Prospettive di genere nella scienza, Morlupo, le plurali, 2023.

4. Moduli in PowerPoint delle lezioni, brevi articoli caricati in piattaforma o resi disponibili a link segnalati, tra i quali: B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, solo pp. 3-23Docenti e ricercatrici in Italia tra età moderna e presente, a cura di M. Cavazza et al., Milano, Angeli, 2014, solo pp. 9-36 e pp. 142-174.

 

Per  NON frequentanti sia di Filosofia sia di ESC (NB:  non frequentante è chi non partecipa alle lezione in presenza).

Paola Govoni, Maria Giovanna Belcastro, Alessandra Bonoli, Giovanna Guerzoni, Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura, Carocci, Roma, 2024, capitolo 1, Glossario e un altro capitolo a scelta.



Metodi didattici

Questo insegnamento aderisce al programma di Didattica digitale innovativa (DDI). Vengono caricati in piattaforma Virtuale materiali e documenti di vario genere. Le lezioni sono registrate e rese disponibili con un link da Virtuale. Chi ascolterà le lezioni in differita, potrà inviare domande e interventi via forum (da Virtuale) o via e-mail a p.govoni@unibo.it

Useremo diversi degli strumenti che offre Virtuale: oltre al forum, una sezione dove chi vuole potrà caricare brevi testi sulle numerose attività extra che saranno organizzate.

E' infatti previsto un ricco programma di attività extra di cui si dà qui notizia solo parziale (il resto sarà caricato in piattaforma Virtuale). 

– (data da definire), con Monica Miniati discuteremo di storia delle donne nella cultura ebraica, temi sui quali la prof.a Miniati ha pubblicato diversi libri e saggi importanti, l'ultimo al  link

– (data da definire), ci troveremo al Museo del patrimonio industriale (al link), dove parteciperemo ad attività introdotte dalle dott. Miriam Masini e Annalisa Bugini, responsabili dei Servizi Educativi e della Valorizzazione delle Collezioni del museo. Con Miriam Masini discuteremo di educazione e sviluppo a Bologna tra medioevo e Novecento, del ruolo delle donne nelle attività imprenditoriali locali, nonché delle attività del museo rivolte a scuole e insegnanti. A seguire, parteciperemo a un laboratorio condotto per noi da Annalisa Bugini, fisica esperta di comunicazione e didattica della scienza.

– (data da definire), visita al Museo di Palazzo Poggi (al link). 

– (data da definire) Passa il testimone: dialoghi con neolaureate in Filosofia, Fisica e Educatore sociale e culturale per discutere come si affronta la tesi o elaborato finale, su temi attinenti il corso.

Le lezioni saranno organizzate in dialogo con chi frequenta: per questa ragione, anche se sarà possibile ascoltare le lezioni registrate, con frequentante si intende chi partecipa alle lezioni in presenza.

Con l’obiettivo di sostenere i processi di autovalutazione e di collaborazione chi frequenta potrà presentare alla classe - singolarmente, in coppia o in gruppo - un tema attinente all’insegnamento e scelto con la docente. Uno dei principali obiettivi di questa attività è la scelta, verifica e discussione delle fonti. Discuteremo anche di come usare strumenti digitali, come i chatbot, in modo consapevole e critico.

Gli obiettivi di questa attività sono: il piacere dello studio a partire dalla collaborazione tra pari e discente-docente; l'allenamento a navigare tra le fonti sapendole scegliere per costruire una bibliografia minima adeguata; scrivere correttamente un abstract di max una pagina con biblio/sitografia (eventuale ricorso a chatbot va citato come qualsiasi altra fonte); saper preparare un PowerPoint; gestire le emozioni durante l’esposizione orale. Su queste attività - di cui si terrà ampiamente conto nella valutazione finale - saranno fornite informazioni dettagliate a lezione e saranno caricate in Virtuale linee guida.

Sulle uscite e gli interventi di esperte in aula, sarà possibile (per chi vorrà) scrivere brevi relazioni (da caricare in Virtuale entro dieci giorni dalla fine del corso) di cui pure si terrà ampiamente conto ai fini della valutazione. 

Nelle prime lezioni si daranno informazioni dettagliate su queste attività.

Chi non potrà partecipare a queste attività extra, si atterrà semplicemente allo studio dei testi in programma.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Quanti appelli e quando

L'Università di Bologna prevede "almeno sei appelli l’anno" che per questo insegnamento si svolgono: uno a settembre (prima dell’inizio delle lezioni); due a gennaio (dopo la conclusione dei miei corsi, che terminano a fine dicembre); uno in maggio, uno in giugno, uno in luglio.

Com'è organizzato il colloquio d'esame

A partire da un tema a scelta, il dialogo si snoda attorno a tre/quattro domande sui materiali indicati nella sezione “Testi/Bibliografia” e dura circa 20 minuti.

Se durante il corso hai partecipato ad attività in aula ed extra, i risultati ottenuti – che restano validi nel tempo – saranno ampiamente valorizzati nella valutazione finale.

Ulteriori informazioni sullo svolgimento dell'esame sono a disposizione in piattaforma Virtuale.

Criteri di valutazione

E' indispensabile la conoscenza di tutti i testi in programma, ma soprattutto la capacità di argomentare in modo personale, oltre che chiaro e coerente, quanto studiato e (per chi frequenta) discusso a lezione. L'obiettivo è valorizzare come hai studiato e con quali obiettivi.

Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo, in particolare all’art. 16.

Persone con DSA o disabilità (temporanee o permanenti) sono cortesemente invitate a contattare il personale dell’ufficio di Ateneo responsabile: sarà loro cura proporre eventuali adattamenti ai fini dell'esame, che dovranno poi essermi sottoposti per l'approvazione (all'indirizzo p.govoni@unibo.it) con un anticipo di 15 giorni. Grazie per la collaborazione.


Strumenti a supporto della didattica

Piattaforma e-learning; un paio di musei; un laboratorio didattico presso un museo; interventi di studentesse, studenti e esperte.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paola Govoni

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.