72170 - STORIA E CRITICA DELL'ARTE BIZANTINA

Anno Accademico 2025/2026

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente è in grado di affrontare lo studio dell'arte bizantina, di apprestarsi alla lettura di un'opera e di valutare in maniera critica la storiografia in materia

Contenuti

Il corso sarà strutturato in una parte istituzionale - che per motivi di tempo, sarà concentrata con particolare riferimento ai manuali - e in lezioni di approfondimento. Nella parte istituzionale verrà esaminato l’evolversi diacronico dell’arte bizantina, dal contesto tardoantico della fondazione di Costantinopoli (330) fino alla presa della città da parte dei turchi ottomani (1453). Verrà osservato come le manifestazioni artistiche – in vari ambiti, superando l'ormai inefficiente distinzione tra scultura, pittura ed oggetti prodotti dalle cosiddette arti minori – riflettano l'evolversi storico del pensiero e del gusto nel lungo corso della storia dell'impero romano orientale, non solo a Costantinopoli, ma anche al di fuori della capitale e in quei territori di approdo e di sviluppo per un'arte di matrice assolutamente romano orientale. Partendo da una riflessione sullo statuto dell'opera d'arte e dell'immagine a Bisanzio, monumenti e manifestazioni artistiche verranno osservati come fonti, veicoli di significato, e come indicatori culturali, pur secondo i propri codici di comunicazione e di espressione.

Il corso monografico sarà poi dedicato alla produzione artistica in avorio, dai dittici consolari ai cofanetti e alle icone mediobizantine, riflettendo in particolare sul materiale in rapporto alla scultura su altri supporti, al suo uso nell'evolversi delle arti a Bisanzio e alla sua funzione ideologica.

Il corso di Storia e critica dell’arte bizantina e il corso Storia e critica dell'arte medievale fanno parte di un corso integrato che si propone di dare una completa visione allo studente  del multiforme evolversi della cultura artistica medievale tra il Mediterraneo e l’Italia.

Testi/Bibliografia

Tutti gli studenti sono tenuti allo studio di uno dei seguenti testi:

  • N. Asutay Effenberger, A. Effenberger, Bisanzio. L'impero dell'arte, Torino, Einaudi 2019;
  • E. C. Schwartz (ed.), The Oxford Handbook of Byzantine Art and Architecture, Oxford, Oxford University Press 2021;
  • E. Freeman, A. MacLanan (ed. by), Guide to Byzantine Art, Open Textbook Library, 2021 (disponibile in OA);

Per il corso monografico si farà particolare riferimento ai seguenti testi:

  • R. Campini, Art from the Borders? Wolfgang Fritz Volbach and the Localization of a Group of Early Christian Ivory Pyxides in the Caucasus, in, Re-Thinking Late Antique Armenia. Historiography, Material Culture, and Heritage, ed. by A. Palladino, R. Campini, A. Moraschi, I. Foletti, Convivium. Supplementum 1, 2023, pp. 152–167.
  • M.C. Carile, Ivory Production: Commerce, Culture and Power, in Ravenna and the Traditions of Late Antique and Early Byzantine Cratfsmanship: Culture, Labour, and Economy, Berlin - Boston, De Gruyter, 2020, pp. 115 - 152;
  • C.L. Connor, The Color of Ivory: Polychromy on Byzantine Ivories,  Princeton, 1998.
  •  A. Cutler, The Matter of Ivory and the Movement of Ideas: thoughts on some Christian Diptychs of Late Antiquity, in Objects in Motion: the Circulation of Religion and Sacred Objects in the Late Antique and Byzantine World, ed. by H.G. Meredith, Oxford 2011, pp. 57–71.
  •  A. Cutler, P. Niewöhner, Towards a History of Byzantine Ivory Carving from the Late 6th to the Late 9th Century. in Mélanges Catherine Jolivet-Lévy, dir. S. Brodbeck, A. Nicolaïdès, P. Pagès, B. Pitarakis, I. Rapti, É. Yota, Travaux et mémoires 20/2, Paris 2016, pp. 89–108.
  •  J. De Grossi Mazzorin, Artigiani dell’osso, avorio e palco. Ornamenti, utensili e giochi dalla preistoria al medioevo, Lecce 2011.
  •  A. Eastmond, Consular diptychs, rhetoric and the languages of art in sixth-century Constantinople, «Art History», XXXIII, 5, 2010, pp. 742–765, DOI: https://doi.org/10.1111/j.1467-8365.2010.00780.x.
  •  M. Flamine, Gli avori del «gruppo di Romano». Aspetti e problemi, «Acme», LXIII, 2, 2010, pp. 121–152.

Ulteriori indicazioni bibliografiche, utili alla preparazione del corso monografico, verranno fornite durante le lezioni.

Gli studenti che non frequentano le lezioni sono tenuti a studiare anche tutti i saggi seguenti:

  • E. Kitzinger, Alle origini dell'arte bizantina: correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo, edizione italiana a cura di M. Andaloro e P. Cesaretti, Milano, Jaka Book, 2018
  • B. V. Pentcheva, Icone e potere: la madre di Dio a Bisanzio, Milano, Jaca Book, 2010.

Metodi didattici

Le lezioni frontali si svolgeranno in aula, di fronte ad immagini proiettate su schermo. Eventualmente potranno esserci anche esercitazioni laboratoriali al cospetto delle opere originali, ovvero giornate di studio in situ che si potranno svolgere anche in collaborazione con i colleghi.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame mira a verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:

  • conoscenza approfondita degli argomenti e della strumentazione critica illustrati durante le lezioni frontali o apprese dai testi in programma;
  • capacità di impiegare tali strumenti per confrontarsi con le immagini proposte al candidato dall'esaminatore;
  • comprensione della propria posizione in relazione alla storiografia in esame, tenendo conto della propria capacità di elaborazione culturale come di un imprescindibile condizionamento.

La prova d'esame è svolta in forma orale e prevede una valutazione in trentesimi. Il relatore sottoporrà delle immagini tratte dai testi in programma o dalle lezioni in aula. Ci si aspetta che l'esaminato/a le riconosca sapendo collocarle nell'ambito cronologico, geografico e storico di riferimento, discutendone i rapporti con altre opere. Anche per questo motivo è obbligatorio presentarsi all'esame fisicamente forniti dei testi.

Come secondo le linee guida fornite dall'Ateneo, si noti che:

  • la dimostrazione del possesso di una visione organica dei temi affrontati a lezione o all'interno dei testi d'esame congiunta alla loro utilizzazione critica, di una padronanza espressiva e del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30);
  • la conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27);
  • lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza (18-22).
  • lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Dispense e letture di approfondimento sono reperibili sulla piattaforma UNIBO Virtuale .

Su Virtuale  sono disponibili bibliografie e pubblicazioni che possono servire come strumenti propedeutici al corso, utili a colmare eventuali lacune per chi non ha mai avuto approcci con la disciplina.

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilitа o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti piщ opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Cristina Carile

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.