81749 - STORIA DELLE DONNE E DI GENERE NEL MEDIOEVO (1)

Anno Accademico 2025/2026

  • Docente: Giacomo Vignodelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/01
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Storia (cod. 0962)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce e sa applicare i metodi degli studi di genere e li sa riconoscere nella storiografia del periodo medievale. Sa inoltre analizzare in questa prospettiva fonti narrative, normative, trattatistiche e iconografiche. È in grado di elaborare una piccola ricerca con raccolta, selezione, organizzazione ed esposizione logica di dati e informazioni documentali finalizzate alla formulazione di conclusioni e opinioni. Sa leggere criticamente i prodotti della comunicazione storica ed è in grado di personalizzare il proprio percorso didattico in modo autonomo e organizzato, con spirito di autocritica e capacità di confronto con altri.

Contenuti

Queenship: regalità femminile e discorsi di genere nell’alto-medioevo (secoli VI-XI)

Con il termine «queenship», la storiografia anglofona indica uno specifico ambito di ricerca che indaga la rappresentazione e il ruolo della regina, il suo potere effettivo e la sua capacità di esprimere una politica propria. Il corso avrà come oggetto la «queenship», ovvero la regalità femminile, nell’alto medioevo (dal secolo VI all’XI), che sarà affrontata attraverso l'analisi della recente letteratura scientifica sul tema e per mezzo della lettura diretta di brani di fonti (in latino, ma sempre presentate anche in traduzione); le lezioni, condotte principalmente in forma seminariale, prenderanno in esame sia le concrete forme del potere regale femminile, sia l’uso di modelli di genere nel discorso politico coevo volto a legittimarne o delegittimarne l’operato e il ruolo.

Testi/Bibliografia

Gli studenti e le studentesse frequentanti lavoreranno sui materiali didattici (fonti, immagini, powerpoints e letture) che saranno resi disponibili sulla piattaforma didattica di Ateneo.

Gli studenti e le studentesse non frequentanti dovranno studiare:

· Tiziana Lazzari, Le donne nell'alto Medioevo, Bruno Mondadori, Milano, 2010.

e una lettura a scelta tra le seguenti:

· G. Ravegnani, Teodora, Salerno, Salerno Editrice, 2016.

· Cristina La Rocca, Amalasunta, madre di un re bambino, e la competizione per il regno nell'Italia ostrogota (in margine a «Variae» XI, I), in Genre et compétition dans les sociétés occidentales du haut Moyen Age, IVe-XIe siècle, a c. di Régine Le Jan e Sylvie Joye, Turnhout, Brepols 2018 (Haut Moyen Age 29) pp. 65-77; da preparare insieme con: Kate Cooper, The Heroine and the Historian: Procopius of Caesarea on the Troubled Reign of Queen Amalasuentha, in A Companion to Ostrogothic Italy, a c. di Michael Shane Bjornlie, Kristina Sessa e Jonathan J. Arnold, Leiden-Boston, MA, E.J. Brill 2016 (Brill's Companions to European History 9) pp. 296-315.

· Germana Gandino, La memoria di Teodolinda nelle fonti altomedievali, in Teodolinda. I Longobardi all'alba dell'Europa. Atti del secondo Convegno internazionale di studio (Monza, Gazzada, Castelseprio-Torba, Cairate, 2-7 dicembre 2015), a c. di Gabriele Archetti, Spoleto (Perugia), Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2018 (Convegni 2) pp. 855-872; da preparare insieme con Nicoletta Francovich Onesti, Le regine dei Longobardi: archetipi narrativi e legittimazioni dinastiche, in Ead., Le regine dei longobardi e altri saggi, Artemide, Roma, 2013, pp. 7-30. 

· Tiziana Lazzari, La rappresentazione dei legami di parentela e il ruolo delle donne nell'alta aristocrazia del regno italico (secc. IX-X): l'esempio di Berta di Toscana, in Agire da donna. Modelli e pratiche di rappresentazione (secoli VI-X). Atti del Convegno (Padova, 18-19 febbraio 2005), a c. di Cristina La Rocca, Turnhout, Brepols 2007 (Haut Moyen Age 3) pp. 129-149; da preparare insieme con Germana Gandino, Aspirare al regno: Berta di Toscana, ibidem, pp. 249-268.

· Cristina La Rocca, Liutprando da Cremona e il paradigma femminile di dissoluzione dei Carolingi, in Agire da donna. Modelli e pratiche di rappresentazione (secoli VI-X). Atti del Convegno (Padova, 18-19 febbraio 2005), a c. di Cristina La Rocca, Turnhout, Brepols 2007 (Haut Moyen Age 3) pp. 291-308; da preparare insieme con: Janet L. Nelson, Queens as Jezebels: the careers of Brunhild and Balthild in Merovingian history, in Women in the Medieval world, vol. 4, a c. di Cordelia Beattie, Routledge, Abingdon & New York 2017 (Critical Concepts in Women's History) pp. 3-41

· Chiara Stedile, La Vita Mathildis antiquior e la scrittura femminile in epoca ottoniana, prefazione di Tiziana Lazzari, Pacini, Pisa, 2023.

Metodi didattici

Dopo alcune lezioni frontali di presentazione del tema, gli studenti e le studentesse saranno coinvolti nella lettura e nella presentazione di saggi scientifici specialistici e nell'analisi di alcune fonti selezionate.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti frequentanti prepareranno una tesina di circa 10 cartelle (20.000 battute, spazi compresi) che esponga i risultati del lavoro, individuale o di gruppo, impostato durante le lezioni.

La tesina dovrà essere consegnata in formato digitale (Word, Openoffice, pdf) almeno 5 giorni prima della data dell'appello.

Gli studenti non frequentanti sosterranno una prova orale volta a verificare l'apprendimento e la comprensione dei libri in programma.

Criteri di valutazione

Nella valutazione sia della tesina (studenti frequentanti), sia della prova orale (studenti non frequentanti) si terrà conto della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico proposti, di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro.

Si valuteranno quindi:
- La padronanza dei contenuti
- La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti
- La capacità esprimersi con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Sarà utilizzato "Virtuale", il deposito di materiali didattici dell'Ateneo per la distribuzione dei materiali didattici: power points di sintesi dei contenuti delle lezioni, file pdf di fonti e letture di approfondimento.

Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi o dispensativi devono innanzitutto prendere contatto con l'apposito ufficio: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti .

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Giacomo Vignodelli

SDGs

Parità di genere

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.