- Docente: Matteo Romandini
- Crediti formativi: 7
- SSD: BIO/08
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Moduli: Matteo Romandini (Modulo 1) Giulia Marciani (Modulo 2)
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 1) Convenzionale - Lezioni in presenza (Modulo 2)
- Campus: Ravenna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d. lgs n. 42/2004) (cod. 8616)
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Orario delle lezioni (Modulo 1)
dal 25/11/2025 al 04/03/2026
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Orario delle lezioni (Modulo 2)
dal 07/10/2025 al 13/11/2025
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine del corso, lo studente possiede le conoscenze di base sull'evoluzione umana, sulle testimonianze fossili e manifestazioni culturali e tecnologiche dell'uomo preistorico. In particolare, lo studente conosce le problematiche relative allo studio dei resti scheletrici umani ed è in grado di comprendere l'importanza che questi hanno nell'ambito dei beni culturali per la loro conservazione e valorizzazione. Inoltre, lo studente possiede conoscenze scientifiche dei fenomeni di biodeterioramento connessi allo sviluppo di organismi su superfici naturali e artificiali nell'ambito dei beni culturali. Mediante le attività di laboratorio approfondisce infine gli aspetti tecnici relativi alle modalità di controllo, monitoraggio e intervento contro i biodeteriogeni.
Contenuti
Il Modulo I di Antropologia applicata ai beni culturali prevede 24 ore di lezioni frontali inerenti agli argomenti del programma. Inoltre, include 36 ore di esercitazioni pratiche di analisi, studio, identificazione tassonomica, valutazione e restauro dei resti osteoarcheologici, con approccio multidisciplinare da svolgere presso il Laboratorio di Osteoarcheologia e Paleoantropologia del Dipartimento di Beni Culturali (Bones Lab) dell’Università di Bologna. Durante il corso si sedimenteranno nozioni di evoluzione umana, anatomia e biologia scheletrica, si discuterà sulle testimonianze fossili e delle importanti manifestazioni culturali e tecnologiche proprie dell’evoluzione dei gruppi e popolazioni umane del passato. Verranno presentate le metodologie, le finalità di studio e le problematiche legate all'antropologia, l’osteoarcheologia e alla tafonomia, con particolare riguardo al riconoscimento di resti umani in materiali provenienti da vari contesti archeologici, loro studio, conservazione, tutela e restauro.
articolato in tre parti:
1. Principali temi di ricerca dell'antropologia, con particolare riguardo all'evoluzione dell'uomo, alla variabilità e agli adattamenti bio-culturali delle popolazioni ominine del passato; elementi di biologia scheletrica dei resti umani e animali (12 ore frontali).
2. Conoscenze generali dei materiali osteoarcheologici, delle condizioni di rinvenimento, delle metodologie di scavo, di studio e di recupero dei reperti; metodologie di analisi e riconoscimento di campioni scheletrici di provenienza archeologica con particolare riguardo alle analisi tafonomiche da applicare trasversalmente a tutti i materiali (12 ore frontali).
3. Esercitazioni pratiche di laboratorio, osservazione e analisi tafonomica per l’identificazione di resti scheletrici umani tra i materiali osteologici da contesti archeologici. Lettura delle tracce fisico-meccaniche; dimostrazioni pratiche delle principali tecniche di campionamento invasivo dei materiali osteologici loro restauro fisico (36 ore di laboratorio).
Il Modulo II di Biologia applicata ai Beni Culturali (28 ore): Il modulo si concentra sullo studio dei processi biologici che interessano i materiali archeologici e sul ruolo delle tecnologie materiali nello sviluppo culturale umano. In particolare, affronta da un lato i fenomeni di biodeterioramento che colpiscono reperti litici, rinvenuti in contesti di scavo, e dall’altro le modalità di produzione e trasformazione degli strumenti in pietra nel corso dell’evoluzione umana.
Attraverso un approccio integrato, la/o studentessa/te apprende a riconoscere gli agenti biologici responsabili delle alterazioni dei materiali, valutandone l’impatto sulla conservazione e sull’interpretazione archeologica. Al tempo stesso, il corso introduce allo studio delle tecnologie litiche, con attenzione alle catene operative di scheggiatura, alla selezione delle materie prime e ai processi di produzione.
Particolare attenzione è rivolta al riconoscimento delle modificazioni post-deposizionali e delle patine di superficie, come indicatori tanto delle condizioni di conservazione quanto del contesto di utilizzo e abbandono. Le attività didattiche comprendono lezioni frontali, esercitazioni pratiche in laboratorio con collezioni litiche di confronto, e l’uso di materiali multimediali per l’osservazione diretta delle tecniche produttive e dei fenomeni di degrado.
Al termine del modulo, le/gli studenti avranno acquisito competenze fondamentali per analizzare criticamente i manufatti litici, collocarli nel quadro dell’evoluzione tecnologica umana e valutarne lo stato di conservazione, sviluppando così una visione integrata tra produzione materiale, processi di trasformazione e valorizzazione dei beni culturali.
Testi/Bibliografia
1) Nikita E (2017). Osteoarchaeology: A Guide to the Macroscopic Study of Human Skeletal Remains. Elsevier Science Publishing Co Inc.
2) Eline M. J. Schotsmans, Nicholas Márquez‐Grant, Shari L. Forbes (editors, 2017). Taphonomy of Human Remains: Forensic Analysis of the Dead and the Depositional Environment. John Wiley & Sons Ltd.
3) T. White and P. Folkens (2005). The human bone manual. Academic Press.
4) White, T. D., M. T. Black and P. A. Folkens (2011). Human osteology, Academic press.5) H. Duday (2006). Lezioni di archeotanatologia : archeologia funeraria e antropologia di campo. Roma : Soprintendenza archeologica di Roma.
6) MANUALE DI ANTROPOLOGIA - EVOLUZIONE E BIODIVERSITÀ UMANA. A cura di Luca Sineo e Jacopo Moggi Cecchi. UTET 2022
7) Manuale di geoarcheologia, Mauro Cremaschi contr. di C. Baroni, R. Bersezio, C. Ottomano, L. Trombino. Edizione: 2000, VI rist. 2008; Pagine: 392, con ill.; Collana: Manuali Laterza [135]
ISBN carta: 9788842060253; Argomenti: Archeologia
8) Caneva G., Nugari M.P., Salvadori O. La Biologia vegetale per i beni culturali Vol I. Biodeterioramento e conservazione. Nardini editore, 2007
9) Inizan, L., Reduron, M., & Tixie, J. (1999). Knapped Stone Technology and Terminolog y of Knapped Stone.
10) Slides delle lezioni
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali legate alle tematiche del programma che possono essere integrate da seminari su tematiche specifiche.
Durante il corso verranno utilizzate presentazioni PowerPoint che verranno fornite agli studenti tramite piattaforme online dedicate. Inoltre, gli studenti avranno la possibilità di svolgere esercitazioni pratiche di laboratorio, che prevedono: l’accesso a collezioni osteologiche-tafonomiche di confronto e a materiali archeologici; l'applicazione di tecniche di studio e restauro di resti osteologici; analisi tassonomiche e tafonomiche di varie tipologie di materiali rinvenuti durante gli scavi archeologici; nonché l'analisi e l'interpretazione dei dati mediante appositi strumenti di indagine macro - microscopica e di programmi informatici. È inoltre previsto l’utilizzo di una collezione di confronto litica, utile all’analisi delle sequenze operative di produzione e trasformazione degli strumenti in pietra.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Modulo 1: Gli studenti dovranno sostenere un esame orale. La votazione finale è basata sulle conoscenze scientifiche e metodologiche dello studente sugli argomenti discussi in tutte e tre le parti del modulo.
Si chiederà agli studenti di reperire, scaricare, studiare e relazionare riguardo ad un articolo scientifico internazionale o nazionale a libera scelta di carattere osteoarcheologico-tafonomico e/o di restauro delle materie dure animali.
Verrà inoltre valutato il corretto uso del linguaggio, abbinato all'esame critico degli argomenti trattati e al collegamento interdisciplinare.
Modulo 2: Gli/le studentesse/i dovranno sostenere un esame orale. La votazione finale è basata sulle conoscenze scientifiche e metodologiche acquisite durante il corso, con particolare attenzione alla capacità di riconoscere e descrivere le sequenze tecniche di produzione litica e le principali forme di alterazione dei materiali archeologici.
Il voto di questo modulo verrà valutato in soluzione complessiva assieme al voto del modulo 1.
Strumenti a supporto della didattica
Le lezioni frontali verranno svolte con l'ausilio di supporti tradizionali, nonché con proiezioni di slide di presentazioni PowerPoint. Le esercitazioni di laboratorio saranno svolte con materiali e strumenti idonei.
Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/della docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Matteo Romandini
Consulta il sito web di Giulia Marciani