B5143 - ICONOLOGIA E ICONOGRAFIA (1) (LM)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Alessandra Anselmi
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-ART/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: In presenza e a distanza - Blended Learning
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze storiche e orientalistiche (cod. 8845)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso, attraverso l’analisi critica di opere figurative lo studente acquisisce rigore metodologico e una conoscenza di livello superiore che gli consente di classificare prodotti storico-artistici e di acquisire le metodologie di analisi necessarie per proporre una interpretazione articolata, criticamente inserita nella fase storica in cui gli oggetti figurati si collocano e finalizzata a cogliere il significato culturale e far emergere i dati che hanno determinato quella precisa scelta tematica, iconografica e di stile con comprensione profonda della rilevanza di tali dati per l’indagine storica. Le esemplificazioni ragionate rendono lo studente in grado di analizzare e classificare i manufatti artistici e di utilizzare le fonti iconografiche come elemento necessario per comprendere a fondo la cultura di età moderna e valutare le relazioni e le connessioni degli studi storici con la critica d’arte e lavorare (anche in gruppo) in contesti interdisciplinari, valorizzando il contributo specifico delle scienze storiche. È in grado di aggiornare le proprie conoscenze e metodologie di indagine attraverso occasioni di confronto e di apprendimento adeguati rispetto alle proprie capacità ed inclinazioni, attraverso gli strumenti messi a punto dalla comunità scientifica, utilizzando risorse multimediali e consultando autonomamente testi storiografici in lingue originali oltre l'italiano.

Contenuti

Dato che l’analisi iconografica e iconologica, ovvero lo studio del significato dell’opera d’arte, richiede un approccio interdisciplinare e un’approfondita analisi: nelle 30 ore a disposizione, dopo una preliminare introduzione sull’Iconologia, come metodo d’indagine storicizzato, ci si concentrerà su un ciclo di affreschi di particolare interesse, ovvero le Storie di Medea e Giasone in Palazzo Fava a Bologna, dipinte dai Carracci, ovvero i fratelli Annibale e Agostino e il cugino Ludovico, nel 1584. Infatti, occuparsi di un solo ciclo di affreschi aiuta a  utilizzare quei differenti strumenti di analisi, che permettono di portare avanti un'analisi iconologica contestuale.

Dopo un’analisi introduttiva sui Carracci e sulla loro importanza nell’ambito della Storia dell’Arte moderna, che contribuisce al superamento del Manierismo per fare strada al Barocco, si prenderanno in esame gli affreschi, che narrano del recupero di Giasone - con l’aiuto della Regina-Maga Medea - del vello d’oro e terminano con due episodi di magia, eseguiti dalla stessa Medea.

Le fonti prese in considerazione per seguire la storia del ciclo saranno prevalentemente, ma non solo, le Argonautiche di Apollonio Rodio e le Metamorfosi di Ovidio. Si contestualizzerà poi l’affresco nell’epoca in cui venne realizzato, ovvero la Bologna della seconda metà del Cinquecento. In particolare verranno messe a confronto due ipotesi interpretative: quella di Luigi Spezzaferro, che considera gli affreschi come una risposta eversiva al clima della Controriforma, in collegamento con le correnti di pensiero più avanzate dello Studio bolognese (antica denominazione dell’attuale Alma Mater Studiorum-Università di Bologna), soffermando l’attenzione anche sulle dinamiche politiche che caratterizzarono la città all’epoca. Nell’interpretazione dello Spezzaferro acquista particolare risalto l’affresco della “Notte degli incantesimi” ove Medea compie i suoi rituali magici.

Sonia Cavicchioli, invece, sulla scorta delle fonti coeve, in particolare le Metamorfosi, tradotte in volgare da Giovanni Andrea dell’Anguillara, con il commento di Giuseppe Orologi, vede nel ciclo un significato prevalentemente moraleggiante. Le due interpretazioni verranno spiegate, analizzate e messe a confronto e, quindi, discusse in aula. Gli studenti saranno invitati a partecipare, su base volontaria, al corso con l’elaborazione di un power point attinente alle tematiche affrontate, che sarà valutato da 1 a 3 punti, da aggiungere al voto d’esame.

Questo programma è riservato esclusivamente agli studenti che frequentano il corso; in quanto, gli appunti presi a lezione e il materiale didattico fornito dalla docente costituiscono, oltre alla bibliografia sotto indicata, parte fondamentale dell'apprendimento, che sarà valutato nel corso dell'esame. Per gli studenti che non frequentano il corso si rimanda alla specifica bibliografia sotto indicata.

 

Testi/Bibliografia

Bibliografia e fonti per gli studenti che frequentano il corso

Apollino Rodio, Le Argonautiche, ed. consigliata BUR

Ovidio, Metamorfosi, libro VII, vv. 1-429, ed. consigliata Ovidio, Metamorfosi, a cura di E. J. Kenney, Borgaro Torinese (TO), Fondazione Lorenzo Valla/Arnoldo Mondadori Editore, vol. IV, 2011, pp. 9-41.

L. Spezzaferro, I Carracci e i Fava: alcune ipotesi, in Bologna 1584. Gli esordi dei Carracci e gli affreschi di Palazzo Fava, catalogo della mostra, Bologna 13 dicembre -16 dicembre 1984, Bologna, Nuova Alfa, 1984, pp. 275-291.

S. Cavicchioli, Le historiae affrescate dai Carracci in Palazzo Fava a Bologna, “seconda Roma” (1583-1593), in Frises peintes. Les décors des villas et palais au Cinquecento, Parigi, Somogy éditions d’art, pp. 233-254

Come manuale di riferimento, si può consultare S. Settis-T. Montanari, Arte. Una storia naturale e civile, 5 voll., Milano, Mondadori, 2019, vol. III.

Bibliografia per gli studenti non frequentanti

T. De Nile, Fantasmagorie, streghe, demoni e tentazioni nell'arte fiamminga e olandese del Seicento, Roma, Officina libraria, 2023.

La Casa di Ulisse. Pellegrino Tibaldi nell’Accademia delle Scienze, a cura di W. Tega, Bologna, Edizioni Pendragon, 2021.

Come manuale di riferimento, si può consultare S. Settis-T. Montanari, Arte. Una storia naturale e civile, 5 voll., Milano, Mondadori, 2019, vol. III.

Metodi didattici

 

Spiegazioni con proiezioni e analisi delle immagini. Ricerca con la  guida del docente nei database.

L'insegnamento partecipa al progetto di sperimentazione didattica di Ateneo secondo il

modello 'Didattica Digitale Integrativa (DDI)’

 

 

 

 

 


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame si svolgerà solo in italiano.

È considerato frequentante lo studente che partecipa almeno al 75% delle lezioni.

Gli studenti che frequentano il corso possono scegliere, limitatamente ai primi due appelli, tra sostenere una prova scritta (consistente in 24 domande a risposta multipla e tre domande a risposta aperta) o una prova orale. A partire dal terzo appello, la prova sarà solo orale. Per gli studenti che non frequentano il corso la prova è solo orale, dunque non hanno la possibilità di partecipare alla prova scritta, basata, in parte, sui contenuti del corso. La valutazione è in trentesimi con lode. Il voto minimo per superare l’esame è 18. La prova d’esame sarà volta a verificare il livello di preparazione dello studente e le sue capacità critiche in relazione al programma svolto in aula e alle letture assegnate.

L'esame consiste in una prova scritta (prevista solo per i primi due appelli di dicembre e gennaio) o di un colloquio orale per valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente. Per gli studenti frequentanti è previsto un lavoro individuale da esporre in forma seminariale durante le ultime lezioni del corso: a ogni studente sarà assegnata una fonte (documentaria, iconografica, normativa, letteraria, storiografica) da analizzare alla luce delle indicazioni metodologiche fornite durante le lezioni.

Nella valutazione della prova si terrà conto, in particolare, della capacità dello studente di sapersi orientare all'interno delle fonti e del materiale bibliografico d'esame al fine di trarre le informazioni utili che gli permetteranno di illustrare temi e problemi e di saperli collegare tra loro. 

Si valuteranno quindi: - La padronanza dei contenuti - La capacità di sintesi e di analisi dei temi e dei concetti - La capacità di sapersi esprimere adeguatamente e con linguaggio appropriato alla materia trattata

Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiuntamente alla loro utilizzazione critica, una buona padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza.

Una conoscenza mnemonica della materia, unitamente a capacità di sintesi e di analisi articolate in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete.

Lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame – condurranno a voti che non supereranno la sufficienza.

Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso saranno valutati negativamente.

L’esame dei due corsi componenti il C.I. dovrà essere sostenuto in una unica data e il voto finale sarà la media aritmetica dei voti ottenuti nei due componenti

Le prove d'esame saranno sei: la prima a dicembre, poi gennaio, marzo, giugno, luglio e settembre. Il giorno specifico verrà comunicato quando verranno assegnate le aule.

Studenti con disabilità e Disturbi Specifici nell'apprendimento (DSA)

Gli studenti e le studentesse che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi o dispensativi devono innanzitutto prendere contatto con l'apposito ufficio: https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti .



Strumenti a supporto della didattica

Proiettore e computer personale. Il materiale didattico, prevalentemente i power point presentati a lezione, verrà messo in risorse su virtuale.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Alessandra Anselmi

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.