- Docente: Giangiacomo D'Angelo
- Crediti formativi: 9
- SSD: IUS/12
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
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Corso:
Laurea Magistrale a Ciclo Unico in
Giurisprudenza (cod. 9232)
Valido anche per Laurea in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali (cod. 9230)
Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
Contenuti
Obiettivo del corso è quello di far acquisire allo studente la conoscenza delle nozioni fondamentali in materia di: struttura e funzionamento del sistema fiscale di finanziamento delle spese pubbliche; principi, struttura e funzioni del bilancio dello Stato; istituti giuridici essenziali che caratterizzano il sistema di contabilità di Stato e di finanza pubblica. In coerenza con tale obiettivo, il programma analizzerà la finanza pubblica italiana nella sua dimensione giuridica, dedicando una parte significativa della trattazione alle interazioni con i livelli di governo sovranazionali (Unione Europea) ed infranazionali (finanza pubblica regionale e locale).
Il Programma delle lezioni si articolerà tendenzialmente in 6 parti fondamentali.
Il programma di esame coincide con i temi trattati a lezione e con gli argomenti trattati nel manuale che sarà indcato su questa pagina web prima dell'inizio delle lezioni, e/o nelle dispense e letture che saranno rese disponibili sul sito web iol.unibo.it.
1. Introduzione al corso. Inquadramento dei temi giuridici della finanza pubblica
- La finanza pubblica: le coordinate definitorie e concettuali di base.
- Dimensione interdisciplinare della finanza pubblica: economia, diritto, politica.
- Il Bilancio pubblico degli Enti territoriali e l’attività finanziaria pubblica: natura, funzioni, obiettivi (allocazione e redistribuzione delle risorse, stabilizzazione dell’economia).
- Il rapporto tra entrate e spese e la centralità del Bilancio dello Stato. Bilancio finanziario ed economico, di previsione e consuntivo. Principi generali del bilancio.
- Il bilancio come strumento di programmazione, di politica economica, di gestione amministrativo-contabile. Bilancio e politiche pubbliche (economica, fiscale, di bilancio).
- Il finanziamento delle spese pubbliche come condizione di effettività dei diritti civili politici e sociali e la sostenibilità economico-finanziaria del bilancio.
- Inquadramento delle fonti dell’ordinamento finanziario multi-livello. La contabilità pubblica tra principi, regole e tecniche.
2. Le entrate pubbliche
2.1. Le entrate tributarie
- Classificazione delle entrate nel bilancio dello Stato.
- Entrate tributarie e funzione fiscale. La nozione di tributo nella normativa e nell’elaborazione di giurisprudenza e dottrina.
- Il finanziamento tributario nella Costituzione. Sovranità tributaria e riserva di legge (23 e 75 Cost.); interesse fiscale; capacità contributiva come fondamento e limite giuridico del potere impositivo (53.1 Cost.).
- Tipologie giuridiche di tributi (imposta, tassa, contributo speciale, monopolio, tributi ambientali). Giustizia redistributiva e finanziamento fiscale: i criteri economici e politici di riparto della spesa pubblica tra i consociati.
- Principio di progressività ed effetti redistributivi del finanziamento fiscale (53.2 Cost.).
- Struttura e tipologie delle principali imposte vigenti nell’ordinamento italiano. Imposizione sul reddito, sul patrimonio, sugli scambi, sul consumo. Ordinamento tributario e sistemi fiscali. La fiscalità multilivello: decentramento, federalismo fiscale e sussidiarietà verticale (rinvio).
- I principali effetti economici delle imposte.
- Agevolazioni tributarie e c.d. spesa fiscale. L’extrafiscalità.
- La “parafiscalità”: il finanziamento del sistema di sicurezza sociale tra modello assicurativo e modello fiscale.
- Fiscalità, economia pubblica e mercato: nella dimensione costituzionale e dell’Unione europea. Riflessi fiscali dell’integrazione economica europea e del mercato unico.
2.2. Le altre entrate pubbliche
- Entrate extra-tributarie (coattive e corrispettive).
- Entrate da alienazione di beni patrimoniali. I riflessi finanziari della gestione del demanio e del patrimonio dello Stato. I fenomeni di cartolarizzazione.
2.3. Il debito pubblico
- Il finanziamento delle spese in disavanzo di bilancio.
- Struttura, tipologie, effetti economici e giuridici dell’indebitamento pubblico.
- Debito pubblico, moneta e risparmio.
- L’evoluzione del debito pubblico in Italia.
- Il debito pubblico tra entrate e spese. Il debito nei saldi di finanza pubblica (avanzo primario, deficit, ricorso al mercato). Il c.d. debito fluttuante.
- Le regole europee sul debito pubblico.
3. La spesa pubblica
- La spesa pubblica nell’art. 81 Cost. e nella legge generale di contabilità e finanza pubblica 196/2009.
- Analisi della composizione della spesa pubblica. Tipologie e classificazioni di natura giuridica, economica, amministrativo-contabile; classificazione funzionale per missioni e programmi; oneri inderogabili; spese da fattori legislativi; spese di adeguamento al fabbisogno.
- L’obbligo costituzionale di copertura finanziaria. I principali mezzi di copertura. Criteri di quantificazione nelle leggi di spesa e nella legge di bilancio.
- Le leggi di spesa e il rapporto con la Legge di bilancio. Leggi di spesa pluriennale e permanente.
- Il “costo dei diritti” e le spese derivanti dalle sentenze della Corte costituzionale.
- La rimodulazione delle spese nel bilancio.
- Monitoraggio e controllo della spesa pubblica di tipo politico, amministrativo, contabile; oggetto e procedimenti di correzione degli scostamenti di spesa. Spending review. La clausola di salvaguardia
- Agevolazioni fiscali e spesa pubblica (tax expenditures).
- Le regole italiane ed europee sull’evoluzione delle spese pubbliche.
4. Bilancio dello Stato e manovra finanziaria
- Evoluzione storica della disciplina dell’art. 81 Cost. e della c.d. manovra (dalla L. 468/1978 alla L. 196/2009).
- La crisi economica del 2008-2012: l’europeizzazione della disciplina del bilancio e la riforma dell’art. 81 Cost.; l’attuazione della riforma (2012-2016): l. 243/2012 e le modifiche successive. Dalla legge finanziaria/di stabilità alla Legge di bilancio unificata.
- L’indirizzo politico in materia finanziaria nella dialettica costituzionale tra Parlamento e governo. La riserva di legge e il bilancio tra legge formale e sostanziale. L’efficacia autorizzatoria del bilancio. L’esercizio provvisorio del bilancio.
- La progressiva “europeizzazione” delle procedure di bilancio. Politica monetaria europea, coordinamento delle politiche economiche europee e misure di sorveglianza nel TFUE. Patto di stabilità e crescita, Fiscal Compact e Meccanismo europeo di stabilità.
- Equilibrio finanziario e Pareggio di bilancio nell’art. 81 e 97 Cost. e nella L 243/2012. I saldi generali di finanza pubblica e il saldo strutturale o obiettivo di medio termine. La decisione sull’indebitamento tra regole costituzionali ed europee. La procedura di infrazione per disavanzo e/o debito eccessivo.
- Armonizzazione contabile e consolidamento dei conti pubblici.
- L’equilibrio finanziario come “valore” costituzionale e i bilanciamenti nella giurisprudenza costituzionale in materia di diritti sociali.
- Gli strumenti giuridici di programmazione e di indirizzo politico del ciclo del bilancio italiano. Dal semestre europeo al calendario europeo di bilancio: Documento di Economia e Finanza e Nota di aggiornamento del DEF; Documento programmatico di bilancio; disegno di Legge di bilancio; leggi collegate.
- Struttura e contenuti della Legge di bilancio.
5. Il ciclo legislativo e amministrativo del Bilancio dello Stato
- Il procedimento di formazione della legge di bilancio e di approvazione della manovra finanziaria: ruolo e poteri di Governo, Parlamento e Istituzioni europee.
- La gestione amministrativo-contabile del bilancio. Le fasi e le procedure di gestione delle entrate e delle spese. Il fenomeno dei residui attivi e passivi. Il cronoprogramma per la gestione delle spese e il rafforzamento del bilancio di cassa.
- Le variazioni del bilancio e il bilancio di assestamento.
- Bilancio consuntivo e Rendiconto.
- I controlli (cenni): controlli politici, amministrativi e contabili, interni ed esterni, di gestione e sulla gestione. I ruoli della ragioneria generale dello Stato, del Ministero dell’Economia, della Corte dei Conti, del Parlamento, dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio.
6. La finanza pubblica degli Enti territoriali sub-statali.
- Autonomia tributaria e finanziaria di Regioni e Comuni negli artt. 117-120 Cost.
- Il c.d. federalismo fiscale: i tributi propri, le compartecipazioni e il principio del divieto dei trasferimenti finanziari statali.
- Le spese di Regioni e Comuni, i livelli essenziali delle prestazioni e la loro sostenibilità. Responsabilità finanziaria e perequazione. I limiti costituzionali alla spesa e al debito degli Enti sub-statali.
- Il coordinamento della finanza pubblica nazionale. Dal patto di stabilità interno alle regole sul pareggio di bilancio e l’indebitamento per le Regioni ed Enti locali (l. 243/2012).
NOTA PER GLI STUDENTI DI DIRITTO FINANZIARIO (M-Z) codice insegnamento 01621 da 7 cfu:
Nel programma di esame per gli studenti che inseriscono in piano di studio al 5° anno Diritto finanziario da 7 CFU (cod. insegnamento 01621, sono ESCLUSI i PUNTI 2.1. e 2.2. del programma precedentemente indicato.
Testi/Bibliografia
A. Mondini, Corso di Diritto della finanza pubblica, Wolters Kluwer-Cedam, 2021
Gli studenti di Diritto finanziario da 7 CFU (cod. insegnamento 01621) al 5° anno potranno preparare l'esame sugli stessi materiali, escludendo gli argomenti corrispondenti ai punti 2.1. e 2.2. del programma del corso precedentemente indicato. Si consiglia di contattare il docente a lezione o via e-mail per individuare esattamente le parti dei manuali da studiare.
Materiali didattici di supporto e approfondimenti saranno resi disponibili per gli studenti (previa autenticazione con le credenziali Unibo) sul sito dei materiali didattici online di Unibo (https://iol.unibo.it).
E' richiesta in ogni caso la consultazione dei principali testi normativi di riferimento nella versione vigente: Costituzione italiana, Trattato di funzionamento dell'Unione Europea, Reg. UE 1466 e 1467 del 1997, legge 196/2009, legge 243/2012.
Metodi didattici
La frequenza alle lezioni è raccomandata per facilitare una comprensione ragionata e graduale della materia.
Le lezioni si svolgeranno in presenza o a distanza in relazione all'andamento dell'emergenza sanitaria da Covid -19.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Iscrizione agli esami. Gli studenti dovranno utilizzare unicamente la piattaforma web di Almaesami. Le iscrizioni chiudono tassativamente cinque giorni prima della data di appello. Gli studenti già iscritti che non intendono più sostenere l’esame devono obbligatoriamente cancellarsi entro lo stesso termine. Lo studente iscritto che non voglia più sostenere l’esame, ma non si sia cancellato in tempo utile, deve presentarsi il giorno dell’appello per verbalizzare il ritiro. Lo studente il quale, a causa di un impedimento sopravvenuto dopo il decorso del termine per cancellarsi dalla lista, non può presentarsi a sostenere l’esame, è tenuto a informare il docente entro l’orario di inizio dell’esame (anche per e-mail).
Svolgimento degli esami di profitto. L’esame si svolgerà principalmente in forma orale e discorsiva. Potrà comunque essere previsto un preliminare test scritto per ogni appello, in forma di domande a risposta multipla o vero/falso. Il test sarà erogato attraverso gli appositi applicativi EOL. Il test non sarà attributivo di voto, ma solo gli studenti che lo avranno superato positivamente, rispondendo in modo corretto a un numero minimo di domande, potranno accedere alla prova orale, nella stessa giornata o nella giornata successiva.
La prova orale potrà comunque essere organizzata in più turni consecutivi giornalieri, in base al numero degli iscritti. Gli studenti iscritti alla prova dovranno presentarsi tutti il primo giorno dell'appello. Qualora il numero dei presenti effettivi ecceda il limite massimo di studenti esaminabili dalla Commissione nell'arco della prima giornata, gli studenti in eccedenza saranno esaminati, secondo l'ordine di iscrizione nella lista di esame, in giornate successive che saranno comunicate ai presenti dalla Commissione.
Svolgimento del colloquio. Durante il colloquio la Commissione esaminatrice porrà ai candidati quesiti (di norma 3-4), di tipo sia teorico sia pratico, basati sulle nozioni e le conoscenze apprese attraverso la frequenza delle lezioni e la lettura critica dei testi di studio e dei materiali didattici. Le domande del colloquio orale vertono sulle tematiche indicate nella sezione “Programma e contenuti”. Per la preparazione dell’esame è richiesto lo studio dei testi e delle letture indicati nella sezione “Testi/Bibliografia” e la consultazione della principale normativa richiamata nei testi e durante le lezioni. I quesiti mirano a verificare, tra l'altro, se lo studente ha appreso le nozioni relative agli istituti giuridici studiati, se è in grado di esporre attraverso un corretto ragionamento giuridico le principali problematiche concernenti i temi di studio, se ha acquisito la capacità di argomentazione necessaria per l'interpretazione delle norme e per l'analisi e la soluzione dei problemi giuridici, e se è in grado di applicare in modo critico le conoscenze acquisite, facendo altresì riferimento al contenuto delle norme, della giurisprudenza e della dottrina.
Valutazione della prova. In particolare, la valutazione della prova verrà effettuata tenendo in considerazione:
- la conoscenza dei profili istituzionali;
- la capacità di effettuare collegamenti tra le diverse parti del programma;
- l'articolazione, l'accuratezza e la completezza dell'esposizione;
- il grado di apprendimento e la capacità d'uso delle nozioni e della terminologia tecnica caratterizzanti la materia;
- la capacità di inquadrare in modo sistematico, tenendo conto anche degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, gli istituti, gli argomenti e i problemi proposti;
- la capacità di sviluppare adeguate analisi delle questioni proposte e argomentazioni critiche.
A titolo meramente semplificativo, l’attribuzione del voto finale sarà ispirata ai seguenti criteri:
- preparazione sufficiente o poco più che sufficiente sugli argomenti affrontati, scarsa capacità critica, difficoltà di utilizzo del linguaggio tecnico-giuridico → 18-21;
- preparazione discreta sugli argomenti affrontati, discreta capacità critica, accettabile utilizzo del linguaggio tecnico-giuridico → 22-24;
- preparazione discreta o abbastanza buona sugli argomenti affrontati, discreta capacità critica, buon utilizzo del linguaggio tecnico-giuridico → 24-26;
- preparazione buona o più che buona sugli argomenti affrontati, buona capacità critica, padronanza del linguaggio tecnico-giuridico → 27-29;
- preparazione sostanzialmente esaustiva sugli argomenti affrontati, ottima capacità critica, piena e consapevole padronanza del linguaggio tecnico-giuridico → 30-30L.
Gli studenti che maturano per la prima volta la frequenza al corso nell'a.a. 2021/2022 (secondo semestre) potranno sostenere l'esame a partire dalla prima sessione di esami di maggio 2022.
Per l'attribuzione della tesi è necessario avere già sostenuto con esito positivo l'esame di profitto. L'eventuale tesi è attribuita dal docente titolare del corso, necessariamente previa presentazione da parte dello studente di un breve abstract del progetto di tesi e previo sostenimento di un colloquio con il docente.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Giangiacomo D'Angelo
SDGs
L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.