B0754 - SFERA PUBBLICA E INFORMAZIONE

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Pina Lalli
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/08
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Comunicazione giornalistica, pubblica e d'impresa (cod. 5703)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce competenze utili per l'analisi della sfera pubblica in una prospettiva sociologica, con particolare riferimento al dibattito che caratterizza lo scenario contemporaneo nonché lo spazio di costruzione del dibattito pubblico, alla luce delle pratiche d'uso di canali ibridi di informazione, con riferimento anche alle nuove fonti algoritmiche e al ruolo di nuovi soggetti globali nella comunicazione online. Apprende quali sono le principali pratiche e regole professionali preposte ai meccanismi che presidiano in termini generali la produzione di informazione nello spazio pubblico, considerando anche la multimedialità con cui essa oggi si esprime nell'impiego di diversi canali e fonti che influenzano la cosiddetta economia dell'attenzione.

Contenuti

Il corso è organizzato in due parti, per favorire integrazione tra aspetti teorici e  verifica empirica.

1. Nella prima parte si illustrano:

1.1. I tratti che hanno caratterizzato il dibattito sullo spazio pubblico, a partire dalle ipotesi suggerite da Jürgen Habermas e dai principali approcci di studio sugli effetti dei media.
1.2 Le analisi e le controversie contemporanee sulle relazioni tra spazio pubblico, informazione e media, specie con l'avvento di quella che il sociologo John Thompson chiama interazione mediata online.
1.3 La costruzione dei problemi pubblici e sociali: quali dispositivi, quali attori. Analisi di caso.

2. Nella seconda parte  ci si propone di condurre un confronto delle ipotesi suggerite dal dibattito teorico alla luce delle pratiche d'informazione che si producono nello spazio pubblico, evidenziando problemi concreti e modi più o meno resilienti con cui le routines professionali del giornalismo cercano di far fronte allo scenario ibrido dei media contemporanei.
Tra i temi affrontati sono compresi:

2.1. La relazione complessa tra informazione, media digitali e sfera pubblica nello scenario ibrido contemporaneo
2.2. I dispositivi di costruzione sociale dei problemi pubblici
2.3. I principali elementi della relazione tra news media, istituzioni pubbliche e non profit.

Il corso prevede anche la partecipazione di esperti, giornalisti e professionisti del mondo dell’informazione e della comunicazione sociale per un confronto diretto sulle pratiche e le forme esistenti in ambito informativo.


Testi/Bibliografia

N.B. La bibliografia potrebbe subire variazioni prima dell'inizio delle lezioni.

Habermas, J. (1974), The Public Sphere: An Encyclopedia Article . New German Critique, n.3: 49-55.

P. Schlesinger, After the post-public sphere. Media, Culture & Society, 42 (7-8): 1545-1563. [accesso Unibo EZProxy]

Hilgartner, S., & Bosk, C. L. (1988). The Rise and Fall of Social Problems: A Public Arenas Model. American Journal of Sociology, 94(1): 53–78. [accesso Unibo EZProxy]

McCombs M.E., Shaw D.L., Weaver D.H (2014), New Directions in Agenda setting theory and researchMass communication and society, 17: 781-802 (accesso Unibo EZproxy].

Van Dijk J., Poelle Y., De Waal M., Platform society. Valori pubblici e società connessa, Milano, Guerini, 2019 [ed. or. The Platform Society. Public values in a connective world, Oxford, Oxford University Press, 2018]

Case studies:

D.L.  Guber, C. J. Bosso, "Issue Framing, Agenda Setting, and Environmental Discourse", in M.E. Kraft, S. Kamieniecki (eds.), The Oxford Handbook of U.S. Environmental Policy, 2012-2013: 437-469 [accesso  Unibo EZproxy]

Lalli, P., Capelli, C. (2021), "Young people as “glocal” citizens of the world. News media representations of youth in mainstream and digital native media", in G. Rocha, R. Lalanda, P. de Medeiros (eds.), Juventude(s): Movimentos Globais e Desafios Futuros, Vila Nova de Famalicão, Húmus, 2021, cap. 1 pp. 7-42 [preprint; oppure trad. it. reperibile nello spazio virtuale del corso].

 

[N.B. A chi non abbia conoscenze pregresse nell'ambito dei media studies, per meglio comprendere i temi contenuti nei materiali sopra indicati, si suggerisce la lettura di un manuale, come ad esempio il testo di S. Capecchi, L'audience attiva, Roma, Carocci, 2015]

Metodi didattici

Oltre alle lezioni frontali, il corso, soprattutto nella seconda parte, propone gruppi di lavoro interattivi con gli studenti con i quali si realizzano esercitazioni guidate. Le modalità saranno oggetto di patto formativo nel corso dei primi due incontri, specie per tener conto delle diverse esigenze degli studenti, di cui si auspica dunque la frequenza.

L'attività dei workshops si avvarrà anche delle testimonianze di esperti e professionisti del mondo dell'informazione politica, pubblica e sociale.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Studenti frequentanti:

1. Partecipazione ad almeno due terzi delle lezioni e coinvolgimento interattivo seguendo le indicazioni e le esercitazioni concordate durante il corso.

2. Predisposizione dei report concordati durante le esercitazioni del corso.

3. Esercitazione finale scritta.

Il voto d'esame sarà il risultato della partecipazione e dai report intermedi (40%) e della valutazione dell’esercitazione finale (60%).

Tale opzione è aperta anche a studenti di scambio Erasmus e Overseas, che potranno scrivere i report e l’esercitazione finale anche in lingua diversa dall'italiano (francese, inglese o spagnolo).

I criteri di riferimento per la valutazione tengono quindi conto del patto formativo concordato in aula, considerando il contesto in cui si realizzano i lavori in itinere e il percorso compiuto per l'elaborazione critica e argomentata dell'esercitazione finale, valorizzando in particolare la capacità di applicare in modo corretto i concetti e le prospettive studiate.

Studenti non frequentanti:

Prova scritta d'esame (di solito della durata di 90 minuti) costituita da domande aperte fornite il giorno dell'appello: a partire dai testi indicati in bibliografia [inclusi i case studies], si chiederà allo studente di illustrare in modo corretto i concetti espressi, ma anche di argomentare o contro-argomentare in modo adeguato le tesi riportate, oltre che, quando richiesto, misurarsi con esempi applicativi. Le domande sono nel loro complesso finalizzate a verificare la comprensione dei concetti acquisendo capacità di elaborazione, applicazione ed argomentazione. La valutazione comparativa terrà quindi conto dei suddetti elementi. 

I voti sono espressi in trentesimi. È possibile rifiutare il voto conseguito solo una volta. La valutazione è di tipo comparativo e la scala segue - interpretandone la conversione in trentesimi tenendo conto del contesto specifico d'esame - la graduazione ECTS dell'area ISCED03 che da F (respinto) procede verso Sufficiente (E), Soddisfacente (D), Buono (C), Molto buono/Ottimo (B), Eccellente (A).

Strumenti a supporto della didattica

Slides, materiale audiovisivo, incontri con esperti, piattaforma Virtuale ed eventuale lavoro interattivo utilizzando anche la piattaforma Teams.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Pina Lalli

SDGs

Istruzione di qualità Imprese innovazione e infrastrutture Ridurre le disuguaglianze Consumo e produzione responsabili

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.