- Docente: Barbara Grazzini
- Crediti formativi: 7
- SSD: IUS/01
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Giurisprudenza (cod. 9232)
Conoscenze e abilità da conseguire
Il corso intende censire i profili del diritto della comunicazione, con particolare riguardo a quella giornalistica, pubblicitaria, via Internet e, in genere, di impresa, nonché agli operatori del settore, cosi come alle "regole", autodisciplinari e normative, regolanti la materia, privilegiando il metodo della analisi casistica.
Contenuti
Il corso approfondirà, con forma eminentemente seminariale e attraverso l'analisi di materiali via via forniti ai partecipanti, i profili civilistici del diritto della comunicazione.
Saranno materia di studio i seguenti ambiti:
Comunicazione giornalistica, radio-televisiva e da mass media:
- il diritto di parola e la responsabilità da comunicazione, i limiti alla tutela inibitoria e l'estensione di quella risarcitoria;
- la responsabilità da comunicazione, i danni patrimoniali e non patrimoniali da mass media e le pene private;
- la responsabilità del giornalista, dell'editore e del direttore responsabile di quotidiano;
- l'attività giornalistica e le disposizioni in materia di trattamento di dati personali;
- i diritti di opinione, di critica e di cronaca; libertà d'opinione e diritti della persona; il diritto di satira;
- il quadro normativo in materia di stampa. La legge sulla stampa e l'impresa editoriale fra libertà e regolamentazione, ed i connessi limiti all'autonomia negoziale;
- la libertà di informazione e il diritto alla informazione;
- tratti normativi fondamentali in materia di telecomunicazioni, con particolare riguardo alla telefonia ed alla radiotelevisione.
Comunicazione pubblicitaria:
- comunicazione pubblicitaria e manifestazione del pensiero: l'ambito delle diverse libertà costituzionalmente garantite;
- il problema delle autodiscipline in generale e dell'Autodisciplina della comunicazione commerciale in particolare. La questione della c.d. autodisciplina dell'attività giornalistica;
- contratti pubblicitari, contratti di sponsorizzazione, merchandising;
- pubblicità ingannevole e comparativa; pubblicità "occulta", redazionale, subliminale; il "product placement"; la pubblicità sociale;
- pubblicità ingannevole e acquisto di beni di consumo; pubblicità e responsabilità da prodotto;
- responsabilità pubblicitarie concorrenziali e aquiliane: tutele risarcitorie e tutele da inibizione o da imposizione di comunicazione correttiva;
- l'Autodisciplina pubblicitaria: il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, il Giurì, l'adesione all'Autodisciplina Pubblicitaria e la lesione di diritti dei non aderenti in connessione ai procedimenti autodisciplinari; la natura giuridica dell'Autodisciplina Pubblicitaria; il "controllo" del Giudice Ordinario sulle pronunce autodisciplinari;
- pubblicità e Autorità Garante antitrust ; Autorità Garante e pratiche commerciali scorrette;
- comunicazione pubblicitaria e lesione di interessi collettivi e diffusi.
Comunicazione via Internet e telematica:
- la comunicazione pubblicitaria ed informativa in rete;
- la pubblicità attraverso internet e via mobile phone;
- l'attività giornalistica on line;
- internet e regime delle responsabilità. La responsabilità del provider;
- la privacy informatica;
- questioni giuridiche inerenti la comunicazione attraverso social network
- m-advertising
- le fake news fra libertà di manifestazione del pensiero e responsabilità
Testi/Bibliografia
Costituirà punto di riferimento per lo studio della materia il seguente testo:
- B. Grazzini, Manuale di diritto della comunicazione, in corso di pubblicazione
in alternativa
- AA.VV, Commentario al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, a cura di U. Ruffolo, Giuffré, relativamente alle seguenti parti: commento alle norme preliminari e generali (pp. 4-48); commento all'art. 2 (pp. 71-116); commento all'art. 7 (pp. 179-201); commento all'art. 13 (pp. 256-283); commento all'art. 15 (pp. 294-312);
e
- Berti, Lezioni di diritto dei mass media, Edizioni Esculapio, (pp.1-73).
Durante il semestre verranno, inoltre, suggerite le letture più recenti sugli argomenti trattati, e verranno distribuiti o caricati sulla piattaforma on line virtuale.unibo.it i materiali normativi e giurisprudenziali.
Metodi didattici
Il corso ha struttura e andamento seminariale. L'insegnamento privilegerà il metodo della analisi casistica e si svolgerà anche attraverso processi simulati, lavori di gruppo, proiezione di video e distribuzione di materiali via via forniti anche quale oggetto di discussione guidata dal docente.
La frequenza non è obbligatoria ma fortemente consigliata avuto riguardo alla natura, alla struttura ed agli intenti del corso. Il quale intende offrire la possibilità di lavoro comune e guidato a studenti particolarmente attratti dalle tematiche di diritto della comunicazione, consentendo loro di verificare concrete questioni rappresentative di responsabilità da comunicazione e di correttezza pubblicitaria.
In parallelo alle lezioni, si svolgeranno una o più esercitazioni in presenza o on line, della durata di due ore circa, consistenti nella sintetica illustrazione di un argomento da parte del docente e nella somministrazione agli studenti di una domanda a risposta aperta, nella redazione da parte degli studenti di un testo scritto seguendo le indicazioni precedentemente esposte (nei limiti di tempo e secondo l'estensione indicati dal responsabile della esercitazione), infine nell'autocorrezione da parte degli studenti in seguito a descrizione da parte del docente delle modalità e dei contenuti ottimali di svolgimento della risposta scritta, lasciando agli studenti spazio per domande, approfondimenti, richiesta di verifica su eventuali errori commessi.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
Modalità di svolgimento dell'esame
La verifica delle conoscenze attese avviene in occasione della prova d'esame, volta a valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti. L'esame consiste in un colloquio con il docente e i collaboratori della cattedra, sui temi oggetto del programma del corso.
La valutazione terrà conto della conoscenza dei profili istituzionali, della capacità di analizzare gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, di effettuare collegamenti tra le varie parti del programma e di sviluppare argomentazioni critiche, oltre che della chiarezza dell'esposizione.
A titolo meramente semplificativo, l’attribuzione del voto finale sarà ispirata ai seguenti criteri:
- Preparazione su un numero molto limitato di argomenti affrontati nel corso e capacità di analisi che emerge solo con l’aiuto del docente, espressione in linguaggio complessivamente corretto → voto 18-19;
- Preparazione su un numero limitato di argomenti affrontati nel corso e capacità di analisi autonoma solo su questioni puramente esecutive, espressione in linguaggio corretto → voto 20-24;
Preparazione su un numero ampio di argomenti affrontati nel corso, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica, padronanza della terminologia specifica → voto 25-28; - Preparazione sostanzialmente esaustiva sugli argomenti affrontati nel corso, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica e di collegamento, piena padronanza della terminologia specifica e capacità di argomentazione e autoriflessione → voto 29-30-30L.
Gli studenti frequentanti avranno la possibilità di sostenere, fra aprile e maggio, una prova intermedia, che consisterà in una interrogazione orale sulla parte del programma svolta sino a quel momento. In questo caso, la seconda parte dell'esame verrà sostenuta in uno degli ordinari appelli e si terrà conto, per la determinazione del voto finale, dell'esito di entrambe le prove. L'esito della prova intermedia avrà validità sino all' appello di febbraio 2026 compreso.
In ogni caso, si terrà conto, ai fini dell'esito dell'esame, anche della partecipazione attiva e profittevole, da parte dello studente, alle attività seminariali ed alle esercitazioni che verranno svolte durante il corso.
Propedeuticità
È prevista la propedeuticità di Diritto costituzionale e Diritto privato ai fini del sostenimento della prova d'esame.
Tesi di laurea.
Gli studenti che avranno mostrato interesse e predisposizione per la materia potranno chiedere la Tesi di Laurea. L'argomento di tesi è scelto di concerto con il docente, tenuto conto degli interessi espressi dallo studente e delle sue attitudini, privilegiando in ogni caso tematiche emergenti ed innovative fra quelle oggetto della materia di insegnamento.
Strumenti a supporto della didattica
Durante le lezioni verrà via via distribuito e comunque reso disponibile negli appositi spazi della piattaforma on line ogni opportuno materiale didattico a supporto dello studio teorico della materia nonché di quello strumentale alla partecipazione, da parte degli studenti, alle esercitazioni ed ai processi simulati svolti nell'ambito del Corso.
Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Barbara Grazzini