75768 - ETRUSCOLOGIA E ARCHEOLOGIA ITALICA (LM)

Anno Accademico 2024/2025

  • Docente: Elisabetta Govi
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: L-ANT/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente conosce in modo approfondito i diversi ambiti della civiltà etrusca e del mondo italico preromano; sa utilizzare gli strumenti critici per una corretta lettura della documentazione archeologica integrandola con la documentazione storica ed epigrafica; è in grado di conoscere in modo approfondito il territorio, anche mediante visite ai principali musei e alle aree archeologiche della regione, che gli consentono di acquisire un approccio compiuto e consapevole alla disciplina.

Contenuti

Il corso è articolato in due moduli di 30 ore ciascuno. Gli studenti dei corsi di laurea magistrale di Filologia Classica, Arti Visive e Scienze storiche, che hanno nel piano di studi solo il corso da 6 cfu, possono scegliere quale seguire tra i due moduli.

Date, orari e sede delle lezioni: Il I modulo inizia il 16 settembre 2024 e termina il 16 ottobre; il II modulo inizia il 21 ottobre 2024 e termina l'11 dicembre;

- I modulo: lunedì-martedì h 13-15 aula Fumagalli, mercoledì h 13-15 aula Grande;

- II modulo: lunedì-martedì-mercoledì h 13-15, aula Capitani.

Durante la prima lezione di entrambi i moduli sarà presentato il corso nei suoi contenuti, inoltre saranno esplicitate le modalità della verifica.

Primo moduloIl rituale funebre tra religione e caratteri identitari della società etrusca

Le necropoli sono l’aspetto meglio conosciuto della civiltà etrusca in tutta la sua durata. Il culto dei morti e le pratiche funerarie rappresentano un prezioso ambito di indagine per ricostruire la struttura sociale e politica, la religione e i caratteri identitari della società etrusca. Il corso intende analizzare le evidenze necropolari diacronicamente, dalla fase formativa fino alla romanizzazione dell’Etruria, e così sarà possibile ripercorrere le tappe dell’evoluzione della civiltà etrusca attraverso la specifica prospettiva funeraria.

Un approccio teorico al tema introdurrà allo studio della necropoli, come paesaggio organizzato nel quale la comunità mette in atto strategie di autorappresentazione e di costruzione di una memoria collettiva. Si tratteranno i più attuali filoni di indagine che l’archeologia riesce a sviluppare sul tema, anche con l’ausilio di altre discipline, con l’obiettivo di fissare gli strumenti e gli aspetti metodologici dell’analisi.

Si prenderanno in considerazione per ogni fase storica (fasi formativa (IX-VIII sec. a.C.); orientalizzante (fine VIII-inizi VI sec.); arcaica (VI-V sec.); classica (V-IV sec.); ellenistica (IV-II sec.) le strutture tombali e gli apparati decorativi, le tracce delle azioni rituali svolte sulla tomba, le logiche di composizione dei corredi e di selezione degli oggetti che accompagnano il morto, le attività artigianali e produttive connesse alla sepoltura. L’analisi consentirà di approfondire la relazione tra la società dei vivi e la comunità dei morti, le forme di espressione sociale e di costruzione di una identità di gruppo e collettiva, i tratti del culto dei morti e l’ideologia dell’Aldilà nel mondo etrusco. Il confronto tra i maggiori centri dell’Etruria farà emergere, nell’ambito di un linguaggio condiviso, scelte specifiche che caratterizzano tradizioni locali.

Durante le lezioni saranno trattati casi studio selezionati nella ricca documentazione sulle necropoli etrusche ed è fortemente consigliata la frequenza per avere il quadro completo della ricostruzione storica.

Secondo Modulo: Gli Etruschi nella Valle del Po (Etruria padana)

La nascita dei centri etruschi di Bologna e di Verucchio e lo sviluppo territoriale durante la fase villanoviana e orientalizzante. Le manifestazioni del potere gentilizio tra corredi funerari e scultura in pietra. La ristrutturazione dell'intera area padana nel corso del VI secolo. La fondazione di nuovi centri urbani, quali Marzabotto, Spina, Forcello di Bagnolo San Vito (Mantova) e di altri centri minori. Il sistema commerciale e produttivo dell'Etruria padana e la complessa rete di relazioni con l'Etruria tirrenica, con l'Adriatico e con il mondo greco e con l'Italia settentrionale e il mondo transalpino. L'urbanistica regolare dei centri etrusco-padani. L'ideologia funeraria tra VI e IV sec. a.C. attraverso l'analisi delle necropoli di Bologna, Marzabotto, Spina e di altri centri minori. I segnacoli funerari di Bologna come espressione della compagine civica. La crisi generata dalla calata dei Galli e la fine degli insediamenti etruschi in valle padana.

Sono previste visite guidate presso i principali Musei ed aree archeologiche della Regione, le cui date saranno comunicate ad inizio corso.

A completamento della preparazione sull'archeologia preromana, si consiglia di seguire il corso di Archeologia italica e celtica (Prof. A. Gaucci) e il corso di Archeologia della città nel mondo etrusco (Prof.ssa Chiara Pizzirani).

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si suggerisce di mettersi subito in contatto con l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it) e con il/la docente, per cercare insieme le strategie più efficaci nel seguire le lezioni e/o nel preparare l’esame.

Testi/Bibliografia

Tutti i testi indicati sono reperibili presso la biblioteca di Archeologia del Dipartimento di Storia Culture Civiltà.

Primo Modulo: Il rituale funebre tra religione e caratteri identitari della società etrusca

Per gli studenti che non hanno studiato Etruscologia durante la laurea triennale: G. Bartoloni, Introduzione all’Etruscologia, Hoepli 2012.

Per la preparazione del modulo, oltre agli appunti delle lezioni,

1) gli articoli nel volume La ritualità funeraria tra età del Ferro e orientalizzante in Italia (Atti del Convegno, Verucchio 2002), Pisa-Roma 2006:

- F. Trucco, Considerazione sul rituale funerario in Etruria meridionale all’inizio dell’Età del Ferro alla luce delle nuove ricerche a Tarquinia, pp. 95-102;

- P. Von Eles, Il rituale funerario nel Villanoviano dell’Emilia Romagna: considerazioni alla luce di nuovi scavi e nuovi studi, pp. 67-78.

2) i seguenti saggi nel volume Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l’Aldilà tra capolavori e realtà virtuale (Catalogo della mostra, Bologna 2014), Bononia University Press 2014, solo le pp. 27-89:

-G. Colonna, L’Aldilà degli Etruschi: caratteri generali, pp. 27-35.

-L. Cerchiai, Il Dionisismo nell’immaginario funebre degli Etruschi, pp. 37-43.

-M. Bonamici, Il “viaggio” verso l’Aldilà, pp. 45-51.

-F. Roncalli, L’Aldilà: dall’idea al paesaggio, pp. 53-59.

-A. Maggiani, L’Aldilà etrusco in età ellenistica, pp. 61-69.

-C. Pizzirani, Il mare nell’immaginario funebre degli Etruschi, pp. 71-79.

-M. Minoja, L’Aldilà nella produzione ceramica a figure nere degli Etruschi, pp. 81-89;

Per i non frequentanti è necessaria anche la preparazione dei testi nel volume Tra Etruria, Lazio e Magna Grecia: indagini sulle necropoli (Atti dell’Incontro di studio), Pandemos 2009:

-E. Govi, L’archeologia della morte a Bologna: spunti di riflessione e prospettive di ricerca, pp. 21-36;

-C. Pizzirani, Iconografia dionisiaca e contesti tombali tra Felsina e Spina, pp. 37-50;

-L. Tomay, Le necropoli di Fratte, pp. 143-168;

-R. Bonaudo, M.Cuozzo, E. Mugione, C.Pellegrino, A. Serritella, Le necropoli di Pontecagnano: studi recenti, pp. 169-208.

 

Secondo modulo: Gli Etruschi nella Valle del Po (Etruria padana)

1-G. Sassatelli, Gli Etruschi nella Valle del Po. Riflessioni, problemi e prospettive di ricerca, in "Annali Faina" 15, 2008, pp. 71-114.

2- G. Sassatelli, Verucchio, centro etrusco di frontiera, in "Ocnus. Quaderni della Scuola di Specializzazione in Archeologia" 4, 1996, pp. 247-268.

3- G. Sassatelli, La funzione economica e produttiva: merci, scambi, artigianato, in Spina. Storia di una città tra Greci ed Etruschi (Catalogo della Mostra, Ferrara), Ferrara 1993, pp. 179-217.

4- E. Govi (a cura di), Marzabotto. Una città etrusca, Bologna 2007. 

5- E. Govi, Lo studio delle stele felsinee: approccio metodologico e analisi del linguaggio figurativo, in Annali per la Fondazione del Museo Claudio Faina, vol. XXI, 2014, pp. 127-186.

Gli studenti non frequentanti devono preparare anche:

  • Ravenna e l'Adriatico dalle origini all'età romana (a cura di F. Boschi), Bologna 2013, pp. 1-90;
  • i saggi di G. Sassatelli, E. Govi, G. Morpurgo in “Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l'Aldilà tra capolavori e realtà virtuale” (catalogo della mostra, Bologna 2014-2015), Bologna 2015, pp. 99-130.

Metodi didattici

L'insegnamento è organizzato con lezioni frontali. Il secondo modulo, dedicato all'Etruria padana, prevede anche visite ai principali Musei della regione (Museo Civico Archeologico di Bologna, Museo e area archeologica di Marzabotto, Museo Nazionale di Ferrara).

Agli studenti interessati sarà possibile integrare l'insegnamento del corso con attività pratiche di laboratorio e di tirocinio all'interno delle offerte formative proposte dal Dipartimento, con particolare riguardo alla possibilità di fare esperienze di scavo nella città etrusca di Marzabotto (Bologna).

In considerazione delle tipologie di attività e metodi didattici adottati, la frequenza di laboratori e la partecipazione allo scavo richiedono lo svolgimento dei Moduli 1 e 2 in modalità e-learning [https://www.unibo.it/it/servizi-e-opportunita/salute-e-assistenza/salute-e-sicurezza/sicurezza-e-salute-nei-luoghi-di-studio-e-tirocinio] e la partecipazione al Modulo 3 di formazione specifica sulla sicurezza e salute nei luoghi di studio. Indicazioni su date e modalità di frequenza del Modulo 3 sono consultabili nella apposita sezione del sito web di corso di studio.


Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste in un esame orale durante il quale verranno proposti quesiti sulla bibliografia indicata nel programma e sugli argomenti trattati a lezione relativamente a entrambi i moduli (primo e secondo). Il voto finale sarà valutato tenendo conto degli esiti della verifica su entrambi i moduli.

La valutazione del candidato si baserà sulla sua capacità di esporre con una corretta terminologia le conoscenze acquisite, dando prova di saperle inquadrare in modo organico all'interno del periodo di riferimento.

Lo studente che darà prova di avere una visione organica dei temi trattati a lezione e/o nella bibliografia indicata e di saperli utilizzare in modo critico, esponendoli in modo corretto e con un'appropriata terminologia sarà valutato con voti di eccellenza; la conoscenza mnemonica della materia, con capacità di sintesi e di analisi esposte in un linguaggio corretto, ma non sempre appropriato, porteranno a valutazioni discrete; lo studente che mostrerà conoscenze minimali della materia, lacune formative e/o linguaggio inappropriato riceverà voti che non supereranno la sufficienza; lacune formative, linguaggio inappropriato, incapacità di inquadrare correttamente i temi trattati, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici indicati saranno valutati negativamente.

È considerato frequentante lo studente che partecipa almeno al 75% delle lezioni.

Come corso da 6 cfu può essere scelto uno dei due moduli che compongono l'insegnamento da 12 cfu. Se lo studente ha nel suo piano di studi il corso da 12 cfu, il voto finale risulterà dalla media dei voti ottenuti nei due moduli.

Studenti/sse con DSA o disabilità temporanee o permanenti: si raccomanda di contattare per tempo l’ufficio di Ateneo responsabile (https://site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it): sarà sua cura proporre agli/lle studenti/sse interessati/e eventuali adattamenti, che dovranno comunque essere sottoposti, con un anticipo di 15 giorni, all’approvazione del/la docente, che ne valuterà l'opportunità anche in relazione agli obiettivi formativi dell'insegnamento.

Strumenti a supporto della didattica

Nel corso delle lezioni si farà uso di supporti visivi, in particolare power point che lo studente potrà scaricare al termine del corso.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Elisabetta Govi

SDGs

Istruzione di qualità

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.