09435 - TEORIA DELLA LETTERATURA (M-Z)

Anno Accademico 2023/2024

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente possiede conoscenze di base su alcuni concetti generali della letteratura, sul funzionamento delle istituzioni letterarie, sui rapporti tra testo e contesto e sulle dinamiche della comunicazione letteraria. Conosce e sa utilizzare le principali metodologie pratiche per l’analisi del testo letterario, nelle sue componenti retoriche, formali, stilistiche, tematiche e ideologiche.

Contenuti

TITOLO DEL CORSO: Chi racconta il romanzo? Teoria e storia dell’enunciazione narrativa

Il corso propone – nel quadro di una riflessione sul funzionamento e sul significato sociale del testo letterario – una ricognizione insieme teorica, tecnica e storica su una delle nozioni-chiave della teoria della letteratura nonché della prassi narrativa (se ne parla in tutta i manuali su “come scrivere un romanzo”): il narratore, la voce che, quando apriamo un libro, inizia a raccontarci una storia. Chi ci sta parlando, da dove proviene quella voce, come è costruita retoricamente, qual è il valore dell’atto narrativo, con quali strumenti possiamo concettualizzarla e interpretarla, di quali funzioni si carica e quali effetti produce sui destinatari, saranno alcune delle domande a cui cercheremo di rispondere, prendendo come baricentro dell’analisi il romanzo moderno, dal Settecento ai primi decenni del Novecento.

Il corso, della durata di 60 ore, si svolgerà nel secondo semestre, ed è mutuato anche per gli studenti di Lingue e letterature straniere sotto la dicitura “Letterature comparate”. Il programma è lo stesso per studenti frequentanti e non frequentanti.

Testi/Bibliografia

TESTI LETTERARI

• Daniel Defoe, Moll Flanders (1722), Garzanti

• Jane Austen, Northanger Abbey (1817), Mondadori

• Honoré de Balzac, L’albergo rosso (1831), Theoria (oppure PaginaUno) o, in alternativa, Addio (1832), Passigli

• Herman Melville, Benito Cereno (1856), con testo a fronte, Rizzoli

• Gustave Flaubert, Madame Bovary (1857), Garzanti

• Henry James, Giro di vite (1898), Einaudi

• Joseph Conrad, Lord Jim (1900), Garzanti

• Virginia Woolf, Al faro (1927), Feltrinelli

 

TESTI CRITICI

• Gérard Genette, “Discorso del racconto”, in Gérard Genette, Figure III. Discorso del racconto, Einaudi (pp. 69-316)

• AA. VV. Teorie del punto di vista, a cura di Donata Meneghelli, La nuova Italia (solo le pp. 1-164)

Un testo a scelta tra quelli elencati di seguito:

• Robert Scholes, Robert Kellog, “Il punto di vista nella narrativa”, in Robert Scholes e Robert Kellog, La natura della narrativa, il Mulino, pp. 305-359

• Donata Meneghelli, “Le voci della narrativa”, in Giuseppe carrara, Laura Neri (a cura di), Teoria della letteratura, Carocci, pp. XX

• Giovanna Mochi, Le “cose cattive” di Henry James, Pratiche

• Seymour Chatman, “Narratore nascosto versus narratore palese”, in Seymour Chatman, Storia e discorso, Pratiche, pp. XX

Metodi didattici

Attraverso la lettura in classe di passi tratti dai testi in programma, gli studenti saranno sollecitati a riflettere e intervenire, mettendo anche in gioco il loro personale patrimonio di riferimenti letterari e culturali, le loro modalita' di lettura e di interpretazione. Materiali supplementari verranno forniti agli studenti e discussi durante le lezioni, secondo modalità dialogiche e interattive; i materiali supplementari saranno messi a disposizione sulla piattaforma Unibo Virtuale [https://virtuale.unibo.it/] .

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame consiste in un colloquio orale mirato a valutare le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente, il quale sarà invitato a confrontarsi con i testi affrontati durante il corso. Particolarmente valutate saranno le capacità dello studente di sapersi muovere all'interno delle fonti e del materiale bibliografico al fine di saper individuare in essi le informazioni utili che gli permettano di illustrare gli aspetti ed ambiti culturali propri della disciplina. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione organica dei temi affrontati a lezione congiunta alla loro utilizzazione critica, la dimostrazione del possesso di una padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza. La conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non articolate e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete; lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza. Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Donata Meneghelli