- Docente: Andrea Ugolini
- Crediti formativi: 8
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Cesena
- Corso: Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Architettura (cod. 9265)
-
dal 20/09/2023 al 13/12/2023
Conoscenze e abilità da conseguire
Al termine dell’insegnamento lo studente è a conoscenza: - a livello teorico, di parte del dibattito attuale sul concetto di monumento/documento e di bene culturale, delle riflessioni su tema della autenticità, della specificità del restauro rispetto alle altre forme di recupero, della differenza fra manutenzione e conservazione; - a livello operativo, delle problematiche di intervento sulle preesistenze con particolare riguardo al concetto di minimo intervento, al rapporto fra antico e nuovo, fra scienza e tecnica nel restauro, ai controlli analitici e diagnostici finalizzati alla compatibilità e reversibilità dei materiali, al rapporto fra restauro, consolidamento e adeguamento impiantistico. Alla fine del corso lo studente è in grado di: - condurre ricerche storico documentali finalizzate alla conoscenza del manufatto; - riconoscerne le principali trasformazioni diacroniche attraverso anche la lettura stratigrafica; - analizzarne la consistenza materiale e lo stato di conservazione; - verificare la compatibilità delle nuove destinazioni con la vocazione d’uso del bene; - progettare idonei interventi di conservazione/restauro con particolare riferimento agli aspetti normativi (sismica, accessibilità, impiantistica).
Contenuti
Il Laboratorio di Restauro Architettonico (C.I.12 CFU, ore 168) è costituito oltre al modulo/insegnamento caratterizzante di Restauro Architettonico (8 CFU,120 ore) da un modulo/insegnamento di Conservazione dei materiali nell'edilizia storica (4CFU, 48 ore).
I contenuti saranno sviluppati secondo il seguente programma.
A. Il progetto di restauro
-Restauro, conservazione, manutenzione. Il dibattito attuale e le principali proposte di metodo.
-I nodi problematici del restauro: distinguibilità, minimo intervento, reversibilità, compatibilità.
-ll rapporto antico-nuovo e la dialettica tra processo critico e atto creativo.
-Quali materiali per il restauro? Rapporto tra scelte tecniche e rispetto della fabbrica.
-L'uso attuale di edifici storici: problemi strutturali, tipologici e impiantistici.
B. Ricerca storica, rilievo e restauro
-La fabbrica/documento di se stessa: il rilievo grafico, fotografico e i principali metodi archeometrici.
-La ricerca bibliografica, archivistica e iconografica.
-Dalla ricerca filologica all'interpretazione storica.
C. Il cantiere tradizionale: materiali, tecniche, elementi costruttivi. Si veda il modulo/insegnamento di Coservazione dei materiali nell'edilizia storica
D. Il degrado delle strutture e dei materiali: cause e processi
-L'umidità e le sue cause: i fenomeni dovuti all'azione dell'acqua.
-L'alterazione fisica: crioclastismo, termoclastismo, cristallizzazione, gelività, erosione.
-L'alterazione chimica: solfatazione e carbonatazione.
-Altri fenomeni di degrado (agenti biologici, fattori geologici, antropici, ecc.).
-I principali casi di dissesto strutturale.
E. La diagnostica
-Il rilievo del degrado: accertamenti, campionature, prove in situ e in laboratorio.
-I controlli non distruttivi: raggi x, ultrasuoni, termografia.
-Il quadro igroscopico e il quadro fessurativo: modalità di lettura e rappresentazione.
F. Il restauro dei materiali, delle superfici e degli elementi costruttivi
-La cura delle superfici lapidee: pulitura, consolidamento, protezione.
-Il trattamento delle cortine laterizie.
-Gli interventi su intonaci e tinteggiature.
-Il restauro degli elementi lignei: disinfestazione, consolidamento, integrazione, trattamenti preventivi.
-Risanamento dei danni da umidità.
-Il restauro delle strutture verticali e orizzontali: criteri orientativi negli interventi a carattere statico.
Testi/Bibliografia
*Trattazioni generali
A. Bellini (a cura di), Tecniche della conservazione , Angeli, Milano 1986, quarta edizione aggiornata 1992
G. Carbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996 e anni successivi con riferimenti agli argomenti trattati nel corso
G. Carbonara , Avvicinamento al restauro . Teoria, storia, monumenti , Liguori, Napoli 1997
L. Zevi , Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma 2001
*Testi specifici
- Per il punto A
G. De Angelis d' Ossat, Sul restauro dei monumenti architettonici. Concetti, operatività, didattica, Bonsignori, Roma 1995
C. Varagnoli (a cura di), Conservare il passato. Metodi ed esperienze di protezione e restauro nei siti archeologici , Atti del convegno Chieti – Pescara 26-27 settembre 2003, Gangemi, Roma 2005
A. Ferlenga, E. Vassallo, F. Schellino (a cura di ), Antico e Nuovo. Architettura e architetture, Atti del convegno internazionale (Venezia 31 Marzo-3 aprile 2004), Il Poligrafo, Venezia 2007
- Per il punto B:
A. Bruschi , Indicazioni metodologiche per lo studio storico dell'architettura, in AA.VV., Lineamenti di storia dell'architettura, Carucci, Assisi-Roma 1978
L. Marino , Il rilievo per il restauro, Hoepli, Milano 1990
G. C arbonara (a cura di), Analisi degli antichi edifici, in Idem (a cura di),Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 2°
G. Carbonara , Restauro dei Monumenti. Guida agli elaborati grafici, Liguori, Napoli 1990
- Per il punto C:
P. Marconi , Arte e cultura nella manutenzione dei monumenti , Laterza, Roma-Bari 1984
C.F. Giuliani , L'edilizia nell'antichità , NIS, Roma 1990; nuova edizione, Carocci, Roma 2006
U. Menicali , I materiali nell'edilizia storica. Tecnologia e impiego dei materiali tradizionali , NIS, Roma 1992
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Città di Castello, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 1992
S. Della Torre (a cura di), Storia delle tecniche murarie e tutela del costruito. Esperienze e questioni di metodo, Guerini, Milano 1996
C. Varagnoli , La materia degli edifici antichi , in G. Carbonara (a cura di),Trattato di Restauro , Utet, Torino 1996, vol. 1°
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del comune di Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, Roma 2000 (I ed. 1997)
G. Fiengo, L. Guerriero ( a cura di), Atlante delle tecniche costruttive tradizionali. Lo stato dell'arte, i protocolli della ricerca. L'indagine documentaria. Atti del I e del II Seminario Nazionale, Arte Tipografica Editrice, Napoli 2003
C. Varagnoli (a cura di), Atlante delle tecniche costruttive della regione Abruzzo, Gangemi, Roma 2008
- Per il punto D:
Raccomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988
M. Matteini, A. Moles , Scienza e restauro, Nardini, Firenze 1990 (I ed.1984)
L.M. Monaco, A. Santamaria , Indagini, prove e monitoraggio nel restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, ESI, Napoli 1998
C. Arcolao , La diagnosi nel restauro architettonico. Tecniche, procedure, protocolli, Marsilio, Venezia 2008
- Per i punti E, F:
G. Massari , Il risanamento igienico dei locali umidi , Hoepli, Milano 1981
L. Lazzarini , M. Laurenzi Tabasso , Il restauro della pietra , CEDAM, Padova 1986
Raccomandazioni Normal 1/88, Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico , CNR-ICR, Roma 1988
G. Tampone , Il restauro delle strutture in legno , Hoepli, Milano 1996
G. Cigni , Il consolidamento murario. Tecniche di intervento , Kappa, Roma 1997 (I ediz. 1978)
C. Conti, G. Martines, C. Usai , Gli interventi di conservazione su materiali e superfici, in G. C arbonara (a cura di), Trattato di restauro architettonico , Utet, Torino 1996, vol. 3°
L. Baruchello, G. Assenza , Diagnosi dei dissesti e consolidamento delle costruzioni. Manuale pratico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 1998
S. Franceschi, L. Germani , Manuale operativo per il restauro architettonico, Roma, D.E.I. – Tipografia del Genio Civile, 2003
P. Rocchi (a cura di), Trattato sul consolidamento, Mancosu, Roma 2003
B.Magrelli, C. Meucci. DEGRADO E CONSERVAZIONE DEI MATERIALI LAPIDEI, Edil, Roma 2000
S. Musso, RECUPERO E RESTAURO DEGLI EDIFICI STORICI, EPC libri, Roma 2004
G.Pedemonte, E. Fornari. Chimica e restauro, Marsilio, Venezia 2003
E.Pecchioni, F.Fratini, E. Cantisani. LE MALTE ANTICHE E MODERNE TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE, Patron, Bologna 2008
G. Torraca, LA CURA DEI MATERIALI NEL RESTAURO DEI MONUMENTI, Bonsignori, Roma 2001
*Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso in funzione degli argomenti trattati. Per aggiornamenti sulla disciplina e il confronto con cantieri di restauro, a scala edilizia e urbanistica, è utile la consultazione delle seguenti riviste:
ANAΓKH, AR, Arkos, Bollettino d'Arte, Casabella, I Beni Culturali, Kermes, L'industria delle Costruzioni, Materiali e Strutture, Paesaggio urbano, Palladio, Recuperare, Recuperare l'Edilizia, Recupero & conservazione, Restauro, Restauro & Città, Ricerche di Storia dell'Arte, Storia Architettura, Storia Urbana, TeMa, V&D
Altre indicazioni verranno fornite nel corso delleMetodi didattici
l corso è articolato in lezioni ex cathedra ed esercitazioni. Le lezioni fanno da supporto alle esercitazioni sullo specifico tema di progetto, e riguardano temi di teoria e storia del restauro, questioni di metodo e di carattere generale, aspetti tecnici e di cantiere.
L'esercitazione verrà svolta, con il supporto dei docenti e dei tutor, in cantieri individuati di anno in anno, sulla base di convenzioni con proprietari e gestori dei medesimi, pubblici e privati.
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
l Laboratorio di Restauro Architettonico (C.I.12 CFU, ore 168) è costituito oltre al modulo/insegnamento caratterizzante di Restauro Architettonico (8 CFU,120 ore) da un modulo/insegnamento di Conservazione dei materiali nell'edilizia storica (4CFU, 48 ore).
L'esame del Laboratorio di Restauro Architettonico comprende la verifica dell'apprendimento dei contenuti di tutti i moduli/insegnamenti che compongono il Corso Integrato e si svolge in una unica prova di esame.
Nell'esame di fine corso, attraverso la disamina e una discussione sugli elaborati prodotti, relativi al restauro di un immobile storico, verrà verificato il raggiungimento degli obiettivi didattici:
- essere in grado di impostare e condurre una ricerca storica applicata all'immobile oggetto dell'esercitazione;
- essere in grado di redigere un rilievo geometrico per il restauro (approfondimenti dei particolari costruttivi);
-essere in grado di redigere un quadro strutturale della fabbrica, con individuazione di fenomeni di dissesto statici e dinamici;
-essere in grado di identificare i materiali e annotarli sui rilievi geometrici precedentemente prodotti e su apposite schede analitiche;
-essere in grado di identificare le forme del degrado e annotarle sui rilievi geometrici precedentemente prodotti e su apposite schede analitiche;
-essere in grado di connettere forme del degrado a possibili loro cause, annotandole sui rilievi e su apposite schede analitiche e definendo interventi atti a ridurle o rimuoverle;
-essere in grado di formulare un programma d'uso compatibile con la fabbrica (organigramma funzionale);
-dimostrare di avere competenze impiantistiche applicate;
-essere in grado di redigere un progetto secondo i vari livelli previsti dalla normativa di settore (preliminare; definitivo; esecutivo);
-essere in grado di definirne i capitolati e i computi metrico-estimativi applicati;
L'esercitazione segue un percorso che dalla fase conoscitiva, giunge gradualmente a quella progettuale.
Le tappe di tale percorso possono così essere sintetizzate: -indagine storico-critica, rilievo, esame dei materiali e delle tecniche costruttive, analisi del degrado, proposta di conservazione e restauro (vedi sopra).
Il voto finale sarà determinato dalla somma delle valutazioni relative ai criteri di seguito indicati:
1 – Conoscenza dei contenuti teorici, della bibliografia e acquisizione delle abilità strumentali;
2 –Coerenza del percorso progettuale (dall'analisi storico critica del manufatto alla proposta d'uso);
3 – Conoscenza degli aspetti disciplinari affrontati dal modulo di Conservazione dei materiali dell'edilizia storica (discussione in sede d'esame)
4 – Approfondimento della ricerca progettuale (tavole di progetto)
5 – Chiarezza ed efficacia nella esposizione: qualità degli elaborati e proprietà di linguaggio;
A ciascun criterio verranno assegnati da 0 a 6 punti. Fra parentesi sono indicati gli elementi considerati per la graduazione del punteggio relativo a ogni criterio.
Gli elaborati, debitamente vistati dalla docenza, saranno presentati come stati di avanzamento del lavoro, secondo un calendario comunicato all'avvio del laboratorio; la valutazione avverrà al momento dell'esame finale, mentre la non consegna degli elaborati alle date indicate costituisce motivo di esclusione dal laboratorio; tutti gli elaborati dovranno essere conclusi entro la data di appello e faranno parte integrante dell'esame finale. Le tavole, in formato e numero da concordare con la docenza, dovranno essere numerate progressivamente e riportare, fra le altre indicazioni Università , corso di laurea, laboratorio, docenti, tutor, anno accademico, tema di studio, argomento della singola tavola- i nomi degli autori per esteso. Una copia del lavoro, insieme a una copia su supporto digitale, sarà trattenuta per l'archivio del corso.
Strumenti a supporto della didattica
Sono previsti sopralluoghi in cantieri di restauro
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Andrea Ugolini
SDGs


L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.