93689 - RESTAURO ARCHITETTONICO M

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Leila Signorelli
  • Crediti formativi: 5
  • SSD: ICAR/19
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Ingegneria edile-architettura (cod. 5697)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente acquisisce le conoscenze necessarie per operare con competenza storico-tecnica nel campo della tutela e del recupero del patrimonio architettonico esistente, anche sulla base dello studio dell'evoluzione storica delle teorie del restauro e della storia dell'architettura.

Contenuti

La tutela dei beni culturali-architettonici è passata dalla cultura del vincolo a quella del patrimonio, fatto che trova una chiara esplicitazione nella Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società – meglio nota come “Convenzione di Faro” (2005) – nella quale viene rimarcato con forza il diritto per ogni persona ad interessarsi e partecipare alla vita culturale. Nell’articolo 1 si richiama al fatto che la partecipazione influisce positivamente «nella costruzione di una società̀ pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità̀ culturale» oltre a favorire «una maggiore sinergia di competenze fra tutti gli attori pubblici, istituzionali e privati». È evidente che la cura del patrimonio abbia effetti che, andando molto al di là della semplice trasmissione al futuro del bene (certamente indispensabile), possono assicurare benessere ai singoli cittadini che ne fruiscono come all’intera comunità, che nel Patrimonio si riconosce, in dinamiche di confronto e arricchimento con altre comunità.

Il patrimonio del secondo Novecento a Bologna offre ampie possibilità di conoscenza della città, in particolare di quel periodo di grande interesse che vede l'ingresso di architetti della scena internazionale (tra gli altri Aalto e Tange) grazie non solo a un terreno culturalmente fertile, ma anche al ruolo chiave che gli architetti Gresleri svolgono per chiamare la loro attenzione e metterli in connessione con le occasioni progettuali. Il censimento recentemente aggiornato del MiC (https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it ) conferma un panorama significativo di architetture il cui valore trova già un riconoscimento condiviso aldilà del "vincolo" - non ancora/sempre possibile per i termini di legge - e dunque getta uno sguardo su architetture meritevoli di piani conservativi per la loro trasmissione al futuro anche per ciò che rappresentano per le comunità che ruotano intorno ad esse.

Il Laboratorio si concentrerà dunque su un caso contenuto nell'aggiornamento del censimento, del quale gli studenti, divisi in gruppi, dovranno completare un'esercitazione che seguirà un percorso che dalla fase conoscitiva, giunge gradualmente a quella di redazione di un piano conservativo attraverso queste fasi intermedie, che saranno valutate singolarmente:

- A) indagine storico-critica attraverso i materiali di archivio forniti;

- B) esame dei materiali e delle tecniche costruttive, analisi del degrado;

- C) proposta di un piano di conservazione del caso studio.

Il voto finale sarà determinato dalla somma delle valutazioni delle fasi intermedie, della coerenza del percorso progettuale (dall'analisi storico critica del manufatto alla proposta di piano conservativo), della chiarezza ed efficacia nella esposizione: qualità degli elaborati e proprietà di linguaggio.

 

Testi/Bibliografia

Una bibliografia verrà assegnata ad ogni modulo di lezione e resa disponibile sulle risorse online

Metodi didattici

Lezioni frontali, seminari e lavoro in aula. Uscite didattiche.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Gli studenti divisi in gruppi dovranno lavorare su un'esercitazione che sarà oggetto di valutazione. Sosterranno poi una prova orale.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Leila Signorelli