00950 - STORIA DELL'ARTE BIZANTINA

Anno Accademico 2023/2024

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Ravenna
  • Corso: Laurea in Beni culturali (cod. 9076)

Conoscenze e abilità da conseguire

L'insegnamento avvia alla conoscenza dell'arte bizantina tra il IV e il XV secolo. Al termine del corso lo studente possiede gli strumenti per la lettura dell'opera sul piano stilistico e iconografico, con una particolare attenzione al contesto storico di riferimento.

Contenuti

ll corso sarà strutturato in una parte istituzionale e in lezioni di approfondimento. Nella parte istituzionale verrà esaminato l’evolversi diacronico dell’arte bizantina, dal contesto tardoantico della fondazione di Costantinopoli (330) fino alla presa della città da parte dei turchi ottomani (1453). Verrà osservato come le manifestazioni artistiche – in vari ambiti, superando l'ormai inefficiente distinzione tra scultura, pittura ed oggetti prodotti dalle cosiddette arti minori – riflettano l'evolversi storico del pensiero e del gusto nel lungo corso della storia dell'Impero Romano Orientale, non solo a Costantinopoli, ma anche al di fuori della capitale e in quei territori di approdo e di sviluppo per un'arte di matrice assolutamente romano orientale. Partendo da una riflessione sullo statuto dell'opera d'arte e dell'immagine a Bisanzio, monumenti e manifestazioni artistiche verranno osservati come fonti, veicoli di significato, e come indicatori culturali, pur secondo i propri codici di comunicazione e di espressione.

Il corso monografico sarà poi dedicato alla questione del decoro ecclesiastico con particolare riferimento all'immagine nell'abside. L'analisi di architetture e decoro delle chiese nel loro sviluppo fra tarda antichità e Bisanzio permetterà di osservare attraverso casi studio definiti l'evolversi dell'arte e di concezioni teologiche che trovavano nel espressione visuale nel luogo considerato più sacro all'intero dell'architettura monumentale bizantina.

Testi/Bibliografia

Tutti gli studenti sono tenuti allo studio dei seguenti testi:

R. Cormack, Byzantine Art, Oxford, Oxford University Press, 2018 (seconda edizione) OPPURE N. Asutay Effenberger, A. Effenberger, Bisanzio. L'impero dell'arte, Torino, Einaudi 2019 OPPURE E. C. Schwartz (ed.), The Oxford Handbook of Byzantine Art and Architecture, Oxford, Oxford University Press 2021, Parte 1 e 3.

Per il corso monografico si farà particolare riferimento ai seguenti testi:

  • M. Andaloro and S. Romano, L’immagine nell’abside, in M. Andaloro and S. Romano (a cura di), Arte e iconografia a Roma: dal tardoantico alla fine del Medioevo, Milano 2002, pp. 93–132;
  • F. Bisconti, L’abside piena, l’abside vuota: arredi e decorazioni al tempo dei Costantinidi, in G. Bordi (a cura di), L’officina dello sguardo: scritti in onore di Maria Andaloro, vol. 1, Roma 2014, pp. 229–36;
  • P. Liverani, L’abside lateranense nei primi secoli, in C. Dell’Osso and P. Pergola (a cura di), "Titulum nostrum perlege": miscellanea in onore di Danilo Mazzoleni, Studi di Antichità Cristiana 68, Città del Vaticano 2021, pp. 625–641;
  • B. Brenk, The Apse, the Image and the Icon. An Historical Perspective of the Apse as a Space for Images, Wiesbaden 2010;
  • E. Thunø, Inscription and Divine Presence: Golden Letters in the Early Medieval Apse Mosaic, Word & Image, 27.3 (2011) pp. 279–291;
  • E. Thunø, The Apse Mosaic in Early Medieval Rome: Time, Network, and Repetition, Cambridge 2015;
  • J.-M. Spieser, Images du Christ: des catacombes aux lendemains de l’iconoclasme, Genève 2015;
  • C. Jolivet-Lévy, Les églises byzantines de Cappadoce. Le programme iconographique de l’abside et de ses abords, Paris 1991.

Ulteriori indicazioni bibliografiche, utili alla preparazione dell'esame o inerenti al corso monografico, verranno fornite durante le lezioni.

Gli studenti che non frequentano le lezioni sono tenuti a studiare anche tutti i saggi seguenti:

  • E. Kitzinger, Alle origini dell'arte bizantina: correnti stilistiche nel mondo mediterraneo dal III al VII secolo, edizione italiana a cura di M. Andaloro e P. Cesaretti, Milano, Jaka Book, 2018.
  • L. Brubaker, L’invenzione dell’iconoclasmo bizantino, Roma, Viella, 2016.
  • B. V. Pentcheva, Icone e potere: la madre di Dio a Bisanzio, Milano, Jaca Book, 2010.

 

Metodi didattici

Le lezioni frontali si svolgeranno in aula, di fronte ad immagini proiettate su schermo. Eventualmente potranno esserci anche esercitazioni laboratoriali al cospetto delle opere originali, ovvero giornate di studio in situ che si potranno svolgere anche in collaborazione con i colleghi.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d'esame mira a verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici:

  • conoscenza approfondita degli argomenti e della strumentazione critica illustrati durante le lezioni frontali o apprese dai testi in programma;
  • capacità di impiegare tali strumenti per confrontarsi con le immagini proposte al candidato dall'esaminatore;
  • comprensione della propria posizione in relazione alla storiografia in esame, tenendo conto della propria capacità di elaborazione culturale come di un imprescindibile condizionamento.

La prova d'esame è svolta in forma orale e prevede una valutazione in trentesimi. Il relatore sottoporrà delle immagini tratte dai testi in programma o dalle lezioni in aula. Ci si aspetta che l'esaminato/a le riconosca sapendo collocarle nell'ambito cronologico, geografico e storico di riferimento, discutendone i rapporti con altre opere. Anche per questo motivo è obbligatorio presentarsi all'esame fisicamente forniti dei testi.

Come secondo le linee guida fornite dall'Ateneo, si noti che:

  • la dimostrazione del possesso di una visione organica dei temi affrontati a lezione o all'interno dei testi d'esame congiunta alla loro utilizzazione critica, di una padronanza espressiva e del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30);
  • la conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, scarsa capacità di sintesi e di analisi e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27);
  • lacune formative e/o linguaggio inappropriato – seppur in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame - condurranno a voti che non supereranno la sufficienza (18-22).
  • lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici offerti durante il corso non potranno che essere valutati negativamente.

Strumenti a supporto della didattica

Dispense e letture di approfondimento sono reperibili sulla piattaforma UNIBO https://virtuale.unibo.it.

 

Su Virtuale sono disponibili bibliografie e pubblicazioni che possono servire come strumenti propedeutici al corso, utili a colmare eventuali lacune per chi non ha mai avuto approcci con la disciplina.

 

Gli studenti che per ragioni dipendenti da disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) necessitino di strumenti compensativi potranno comunicare al Docente le loro esigenze in modo da essere indirizzati ai referenti e concordare l’adozione degli accorgimenti più opportuni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Maria Cristina Carile