90767 - ESTETICA E CULTURE DEL NOVECENTO

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Francesco Cattaneo
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Rimini
  • Corso: Laurea in Culture e pratiche della moda (cod. 9064)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente possiede gli strumenti di base per orientarsi nell’articolazione dei principali momenti di snodo della riflessione sia teorica sia pratica del XX secolo che hanno avuto significativa incidenza nell’ambito dell’esperienza estetica non solo artistica; è in grado di contestualizzare e interpretare i principali contenuti degli indirizzi culturali di maggior rilievo nella loro successione storica e in base alla loro interazione, con particolare riferimento ai fenomeni di esteticità diffusa e dunque con lo sviluppo della moda; riesce a confrontarsi con relativi documenti sia testuali sia extra-testuali anche di significativa complessità.

Contenuti

La filosofia come cura di sé

Il corso si propone di approfondire la concezione della filosofia come “modo di vivere”, come “arte della vita”, come “maniera di essere”. Il punto di partenza per tale approfondimento sarà un classico della filosofia del Novecento: Esercizi spirituali e filosofia antica di Pierre Hadot. Nella sua erudita analisi delle scuole filosofiche ellenistiche e romane (socratismo, platonismo, aristotelismo, stoicismo, cinismo, scetticismo), Hadot fa emergere come il loro fine ultimo non fosse una conoscenza puramente teorica del mondo, ma una trasformazione di sé, una “conversione filosofica”. Il filosofo è colui che si sforza di approssimarsi il più possibile a una saggezza in definitiva irraggiungibile, ma che nondimeno costituisce un “ideale regolativo”. La trasformazione filosofica della personalità passa in particolare attraverso la meditazione sulla morte e l’attenzione concentrata sul momento presente. Ciò non porta a un ripiegamento individualistico dell’io su se stesso, bensì a una partecipazione dell’uomo al cosmo: l’esercizio della saggezza mira a un reinserimento dell’io nel mondo e nell’universale.

Se la filosofia moderna tende maggiormente a divenire una disciplina teorica e astratta confinata nelle università, ci sono dei pensatori che secondo Hadot continuano a testimoniare un’esperienza della filosofia come impegno esistenziale integrale. Tra costoro, un ruolo eminente è rivestito da Nietzsche, che, insieme a Kierkegaard, può essere non a caso considerato uno dei principali ispiratori dell’esistenzialismo novecentesco. Ricorrendo soprattutto ad alcuni aforismi della Gaia scienza, si tenterà di mettere a fuoco come per Nietzsche la filosofia comporti sempre una cura sui, il cui paradigma di riferimento è l’opera d’arte prodotta dall’artista. Allo stesso modo in cui l’artista dà forma all’opera, l’essere umano è chiamato a dar forma alla propria vita, a maturare uno stile. Tuttavia, anche in Nietzsche l’esigenza della coltivazione di sé non si risolve in un prospettivismo o relativismo, ma rimane profondamente intrecciata all’esercizio di uno sguardo più ampio, più comprensivo, che in qualche misura si confronta con l’universale. Tale aspetto verrà in particolare approfondito in relazione alle figure di Socrate e di Goethe, centrali anche per Hadot.

Testi/Bibliografia

Pierre Hadot, Esercizi spirituali e filosofia antica, tr. it. di Anna Maria Marietti, Einaudi, Torino 2005 (solo i capitoli Esercizi spirituali, La figura di Socrate, La filosofia come maniera di vivere, Riflessioni sulla nozione di cultura di sé, Il saggio e il mondo, La filosofia è un lusso?).

Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, tr. it. a cura di Carlo Gentili, Einaudi, Torino 2015 (aforismi 12, 54, 84, 107, 120, 276, 290, 318, 324, 344).

Friedrich Nietzsche, Il crepuscolo degli idoli, nota introduttiva di Mazzino Montinari, tr. it. di Ferruccio Masini, Adelphi, Milano 1983 (solo i paragrafi Il problema di Socrate e Scorribande di un inattuale).

Alberto Giacomelli, Tipi umani e figure dell’esistenza. Goethe, Nietzsche e Simmel per una filosofia delle forme di vita, Mimesis, Milano 2021, pp. 103-254.

Francesco Cattaneo, Sul pathos della conoscenza. Nietzsche e la saggezza tragica, in «Logoi» IX, 22, 23 [disponibile qui: http://logoi.ph/edizioni/numero-ix-22-23].

Metodi didattici

Lezioni frontali, con proiezione di materiali utili allo svolgimento delle lezioni. 

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova d’esame si svolgerà in forma di prova scritta a risposta multipla. Il test sarà formato da 31 domande.

Nel test lo studente/la studentessa dovrà rispondere a domande miranti a verificare la capacità di comprendere le principali questioni teoriche e critiche inerenti ai temi discussi nei testi in bibliografia.

Studenti/esse con serie esigenze particolari, motivate, fondate e certificate (ad es. condizione di mobilità internazionale; condizione di disabilità grave) possono contattare il docente e chiedere di poter svolgere l'esame nella forma della tesina scritta.

Persone con disabilità e DSA

Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’Ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi al docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni si possono trovare alla pagina site.unibo.it/studenti-con-disabilita-e-dsa/it/per-studenti.

Strumenti a supporto della didattica

Tutti i testi citati (nelle edizioni specificate) sono strumenti essenziali per poter partecipare attivamente alle lezioni. Si raccomanda di portare a lezione i testi di volta in volta trattati, perché ne verrano letti e commentati dei passi.

Alcuni materiali saranno resi disponibili attraverso i canali messi a disposizione dal portale dell'Unibo.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Francesco Cattaneo