29027 - LETTERATURA ITALIANA MEDIEVALE (1) (LM)

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Marco Veglia
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: L-FIL-LET/10
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente al termine del corso padroneggia alcune zone di intersezione fra Petrarca, Boccaccio e Dante.

Contenuti

 

  Il corso ha la scopo di proporre agli studenti alcuni autori o temi o motivi principali della nostra letteratura del Due e del Trecento, considerati in se stessi o nella loro fortuna. Spazio, invece, alla letteratura latina del nostro Umanesimo, come pure ai nodi testuali che caratterizzano la vicenda filologica dei nostri antichi scrittori, si avrà nelle lezioni della prof.ssa Loredana Chines. Dall'uno e dall'altro percorso, che costituiscono insieme LETTERATURA E FILOLOGIA ITALIANA MEDIEVALE E UMANISTICA, gli studenti dovrebbero indurre le chiavi di lettura dell'ampio orizzonte della nostra antica letteratura, dal XIII al XV secolo.

SUB NOMINE NOBILITATIS.  In particolare, le lezioni si accentreranno sulla questione della nobiltà, dallo Stilnovo a Boccaccio, con una particolare attenzione a Guinizzelli, alla Vita Nova, alle canzoni morali di Dante (in particolare Le dolci rime, con il quarto libro del Convivio che ne offre il commento), inquadrate nel contesto della storia sociale e politica fiorentina di fine Duecento. La questione della nobiltà verrà affrontata anche nel Decameron e se ne seguiranno alcuni aspetti ed evoluzioni, che, sugli antefatti dello Stilnovo, definiranno e matureranno una riflessione di compiuta modernità.

Testi/Bibliografia

 

  Per Dante si fa rimento alle sequenti opere: l'edizione del Convivio, per cura di G. Fioravanti e C. Giunta, si trova in Dante Alighieri, Convivio, a cura di Gianfranco Fioravanti, in Id., Opere minori, edizione diretta da Marco Santagata, II: Convivio, Monarchia, Epistole, Egloge, a cura di Gianfranco Fioravanti, Claudio Giunta, Diego Quaglioni, Claudia Villa, Gabriella Albanese, Milano, Mondadori, 2014. Dallo stesso volume, si leggerà il primo libro della Monarchia, curata da D. Quaglioni. A queste premesse e alla lettura della Vita Nova nell'edizione curata da G. Gorni (Opere minori, vol I, ibid., 2011) si aggiungerà lo studio di una serie di novelle del Decameron (che verrà indicata a lezione), nell'edizione a cura di M. Veglia, Milano, Feltrinelli, 2020.

 Per accostare criticamente la questione lo studente è tenuto a scegliere tre contributi dal seguente elenco: Umberto Carpi, La nobiltà di Dante, 2 voll., Firenze, Polistampa, 2004 (il primo capitolo del primo volume); Giorgio Inglese, Vita di Dante. Una biografia possibile, Roma, Carocci, 2015; Alessandro Barbero, Dante, Bari-Roma, Laterza, 2020, pp. 19-30 e 116-134. Più ampiamente, si vedano gli studi di Paolo Borsa, Sub nomine nobilitatis. Dante e Bartolo da Sassoferrato, in Studi dedicati a Gennaro Barbarisi, a cura di Claudia Berra e Michele Mari, Milano, Cisalpino, 2007, pp. 59-121; Id., “Le dolci rime” di Dante. Nobiltà d’animo e nobiltà dell’anima, in Grupo Tenzone, Le dolci rime d’amor ch’io solea, a cura di Rosario Scrimieri, Madrid, 2014, pp. 57-112. Essenziale, ora, Enrico Fenzi, Dante politico, in Dante, a cura di Roberto Rea e Justin Steinberg, Roma, Carocci, 2020, pp. 219-244.

Metodi didattici

La lezione, in ispecie alla "magistrale", dovrebbe avere un carattere seminariale. Per questo sarebbe importante che gli studenti portassero i testi in programma e si abituassero a discuterne col docente.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La verifica consiste in un esame orale sui temi trattati a lezione e sui testi in programma d'esame (con le distinzioni accennate per i frequentanti e i non frequentanti). Non sono previste prove scritte o tesine.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Marco Veglia