90554 - PRODUZIONE E TRADIZIONE DEI TESTI GRECI A BISANZIO (1) (LM)

Anno Accademico 2023/2024

  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea Magistrale in Filologia, letteratura e tradizione classica (cod. 9070)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine nel corso, lo/a studente/ssa arriva a conoscere tanto i meccanismi di produzione dei testi letterari e documentari bizantini, quanto le pratiche di confezione materiale dei testimoni manoscritti che li tramandano, nell’arco del millennio bizantino, con particolare riferimento all’epoca medio- e tardobizantina. Sviluppa, inoltre, capacità da un lato di valutare criticamente i problemi legati allo studio della trasmissione dei testi e alla loro edizione critica, prendendo in considerazione le epoche e i generi della letteratura bizantina e le tematiche della lingua greca medievale nel suo registro più elevato, dall’altro di interpretare tipologia e funzione dei manufatti esaminati.

Contenuti

Dopo un'introduzione alla civiltà bizantina, con particolare riferimento alla trasmissione dei testi antichi nel Medioevo greco nonché a epoche e generi della letteratura bizantina, il corso si articola in due parti:

  1. Antologia di epigrammi bizantini su oggetti e opere d'arte: da Teodoro Studita a Manuele File. Saranno letti carmi sia trasmessi in sillogi manoscritte, sia materialmente applicati su oggetti di varia natura ancor oggi esistenti ovvero ricostruibili con buona approssimazione. La mirata e breve selezione condurrà da un lato all’esame di prodotti di letterati bizantini ben noti anche per la loro attività poetica – da Teodoro Studita a Giovanni Mauropode e a Cristoforo Mitileneo, da Teodoro Prodromo per arrivare infine a Manuele File –, dall’altro alla discussione intorno a brani anonimi, anch’essi apposti direttamente come iscrizioni metriche. Saranno altresì fornite nozioni di base sulla tecnica versificatoria e sulle forme del dodecasillabo bizantino.
  2. Osservazioni sulla trasmissione di componimenti poetici nell'Anthologia Planudea.  Si esporranno esempi di singoli carmi dell’Anthologia Graeca così come veicolati dai codici Laur. Plut. 32.16, Vat. Urb. gr. 125, Marc. gr. Z. 481.


Testi/Bibliografia

Studi generali:

  • C. Mango, La civiltà bizantina, Roma-Bari 1992 (2. ed. e successive ristampe).
  • A. Kambylis, Compendio della letteratura bizantina, in H.G. Nesselrath (Dir.), Introduzione alla filologia greca, ed. it. a cura di S. Fornaro, Roma 2004, pp. 446-478.

Per la I parte:

Studi:

  • M.D. Lauxtermann, La poesia, in Lo spazio letterario del Medioevo, 3. Le culture circostanti, I. La cultura bizantina, a cura di G. Cavallo, Roma 2004, pp. 301-343.
  • G. De Gregorio, Minima epigrammatica Byzantina, in Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici, n.s. 58 (2021), pp. 73-135.
  • G. De Gregorio, Teodoro Prodromo e la spada di Alessio Contostefano (Carm. Hist. LII Hörandner), in Nea Rhome 7 (2010), pp. 191-295.
  • G. De Gregorio, Epigrammi e documenti. Poesia come fonte per la storia di chiese e monasteri bizantini, in Sylloge Diplomatico-Palaeographica. Studien zur byzantinischen Diplomatik und Paläographie, I, hrsg. von Ch. Gastgeber – O. Kresten, Wien 2010, pp. 9-134.

Testi:

I singoli epigrammi saranno letti nelle seguenti edizioni di riferimento:

  • per Teodoro Studita: P. Speck, Theodoros Studites, Jamben auf verschiedene Gegenstände, Berlin 1968;
  • per Giovanni Mauropode: I. Bollig - P. de Lagarde, Iohannis Euchaitorum metropolitae quae in codice Vaticano graeco 676 supersunt, Gottingae 1882 (rist. Amsterdam 1979);
  • per Cristoforo Mitileneo: M. De Groote, Christophori Mitylenaii versuum variorum collectio Cryptensis, Turnhout 2012;
  • per Teodoro Prodromo: W. Hörandner, Theodoros Prodromos, Historische Gedichte, Wien 1974;
  • per Manuele File: E. Miller, Manuelis Philae carmina ex codicibus Escurialensibus, Florentinis, Parisinis et Vaticanis,  I-II, Parisiis 1855, 1857 (rist. Amsterdam 1967) – Ae. Martini, Manuelis Philae carmina inedita ex cod. C VII 7 Bibliothecae Nationalis Taurinensis et cod. 160 Bibliothecae Publicae Cremonensis, Neapoli 1900.
  • Si farà ricorso anche a testi e immagini pubblicati in: W. Hörandner – A. Rhoby – A. Paul, Byzantinische Epigramme in inschriftlicher Überlieferung, I-IV, Wien 2009-2017.

Per la II parte:

  • Per l’esegesi paleografica e storico-testuale dei carmi prescelti dall’Anthologia Planudea, saranno forniti facsimili dai tre principali testimoni manoscritti della silloge.

Studenti non frequentanti:

In aggiunta al programma qui di sopra indicato:

  • M.D. Lauxtermann, Byzantine Poetry from Pisides to Geometres. Text and Contexts, II, Wien 2019, pp. 267-362 (Appendix metrica).

    Agli studenti non frequentanti si suggerisce di contattare il docente prima di avviare la preparazione dell'esame.

    Metodi didattici

    Il metodo adottato sarà quello della lezione frontale; gli studenti saranno coinvolti, durante le lezioni, nella collazione di manoscritti e nella lettura ed esegesi dei testi presentati.

    Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

    Colloquio orale. I criteri di giudizio comprenderanno una valutazione approfondita sulle conoscenze acquisite (traduzione, esegesi e analisi dei testi presentati, esposizione delle principali tematiche affrontate), sull'impiego di un linguaggio tecnico di buon livello, così come sull'abilità nell'inquadrare la produzione dei testi letterari medievali e la ricezione della letteratura antica a Bisanzio nel contesto storico e culturale di cui tali fenomeni sono espressione.

    Strumenti a supporto della didattica

    Durante il corso saranno fornite, in formato tanto cartaceo quanto digitale, riproduzioni di manoscritti nonché specimina di edizione critica dei testi presentati. Materiale bibliografico e di supporto alla didattica sarà di volta in volta scaricabile dalla pagina, dedicata al corso, della piattaforma https://virtuale.unibo.it/.

    Orario di ricevimento

    Consulta il sito web di Giuseppe De Gregorio

    SDGs

    Istruzione di qualità

    L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.