82680 - GENERE E STUDI SOCIALI DELLA SCIENZA

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Paola Govoni
  • Crediti formativi: 12
  • SSD: M-STO/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

L’insegnamento affronta le interazioni tra scienza e società in una prospettiva interdisciplinare che integra la storia con le scienze sociali. Al termine del corso la studentessa e lo studente: - hanno approfondito casi storici e dati contemporanei utili a comprendere i rapporti tra donne, genere e scienza in contesti diversi; - si orientano autonomamente tra le fonti e gli strumenti critici sul tema.

Contenuti

Interazioni scienza-società

La prospettiva di genere e degli studi della scienza (STS)

Questo insegnamento è introduttivo alle interazioni tra educazione, ricerca e sviluppo in contesti cosiddetti occidentali, oggi e nel passato. Su quei fenomeni così complessi i punti di vista che privilegeremo saranno la storia delle donne e gli studi di genere di approccio intersezionale dei quali vedremo le origini  ottocentesche.

Più in generale lavoreremo all'intersezione tra questioni sociali, culturali e scientifiche (science studies o Science and Technology Studies, STS). L’obiettivo è di orientarci in una realtà (digitale e non) dove la cultura della scienza e le tecnologie sono le strutture sociali portanti. Una realtà allo stesso tempo condizionata dal permanere di tracce di una cultura patriarcale che tende a escludere le donne da molte professioni (come quelle tecnico-scientifiche) e a privilegiarne la presenza in altre,  quelle della cura e dell'educazione (forse le più importanti, eppure sottostimate e sottopagate).

I nostri quesiti guida saranno: Come avere nei confronti di scienza e tecnica un rapporto che sia scettico quanto informato, mai fideistico né tantomeno di rifiuto? Come auto-educarci ed educare alla parità e all’inclusione?

Dopo una introduzione agli strumenti interpretativi interdisciplinari menzionati (prime settimane di lezione), approfondiremo la storia delle relazioni tra donne e uomini in alcuni contesti educativi, professionali e di ricerca degli ultimi tre secoli. Metteremo così in evidenza l’andamento non lineare né  progressivo della presenza delle donne in ambito scientifico. Inizieremo chiedendoci le ragioni  dello straordinario caso della presenza di alcune donne nella scienza istituzionale a Bologna nel Settecento: un successo (temporaneo) unico nell'Europa del tempo.

Per questo viaggio nella storia partiremo dal presente e dalle ricadute che – a Bologna, in Italia e in altri paesi - rapporti asimmetrici tra donne e uomini hanno ancora in ogni ambito professionale. Ci soffermeremo sul caso italiano, perché gli ultimi dati disponibili (relativi al 2022) mostrano una situazione ancora peggiorata rispetto al 2021 (Global Gender Gap Report 2023; per il caso della problematica situazione delle donne in filosofia, v. dati qui e qui) (dalla terza settimana di lezione, c.).

In questo contesto – tra presente e passato – vedremo come molti scienziati dall’Ottocento (ma anche nei secoli precedenti) siano stati consapevoli della natura sociale e culturale (non biologica) della condizione di marginalità sociale delle donne, in ambito scientifico in particolare.

Eppure, è noto che - così come a livello di sfera pubblica - ha vinto in ambito religioso, filosofico e poi scientifico un’altra tradizione. Quella che in nome di una pretesa inferiorità ‘naturale’ delle donne rispetto agli uomini da Aristotele al premio Nobel James Watson (1928-; v. voce Wikipedia, in particolare il § ‘Avoiding boring people’) ha orientato in senso discriminatorio le istituzioni educative e di ricerca di ogni paese e cultura.

L’indagine storico-sociologica nei rapporti tra genere e scienza e tra donne e uomini nelle istituzioni degli ultimi tre secoli ci aiuterà a indagare in quei processi di costruzione della conoscenza che portano al cuore delle interazioni tra scienza e società. L’obiettivo è capire che cosa significa affermare che la scienza è una cultura e una pratica sociale. Lo faremo richiamando le immagini della scienza - tra i molti - di scrittrici sociologhe come Virginia Woolf (1882-1941), oppure di scienziati comunicatori come Richard Feynman (1918-1988). Premio Nobel per la fisica nel 1965 e già controverso collaboratore del Progetto Manhattan, rivolgendosi a delle/gli insegnanti di scuola, Feynman affermò: “Dalla scienza dovete imparare che si deve dubitare degli esperti. In effetti, si potrebbe definire la scienza come la credenza nell'ignoranza degli esperti” (Feynman,1969).

Intrecciare le considerazioni teoriche con l’indagine storico sociologica ci aiuterà a capire qualche cosa di più dei processi di costruzione di fatti scientifici ‘temporaneamente veri’ come quello a lungo denominato 'inferiorità della donna'.

Le ultime settimane di lezione saranno dedicate alle discussioni dei lavori di gruppo.

Le lezioni iniziano il 20 settembre secondo l’orario al link.

IMPORTANTE

Le lezioni si svolgono in un'aula che non ha finestre, ma abbaini che consentono uno scarso ricambio d'aria. In caso di tosse, raffreddore, mal di gola o altri sintomi (anche lievi) chi frequenta le lezioni indosserà la mascherina fpp2 o superiore. Grazie.

Testi/Bibliografia

Per le studentesse e gli studenti di FILOSOFIA (12 cfu): il programma è lo stesso per frequentanti e non, inclusi studenti e studentesse in mobilità Erasmus:

1. David F. Noble, Un mondo senza donne. La cultura maschile della Chiesa e la scienza occidentale, Bollati Boringhieri, 1994, le parti Prima (pp. 9-60) e Terza (pp. 205-352). Il libro è fuori catalogo e sarà caricato in piattafroma.

2. Richard Feynman, Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, Zanichelli, Bologna, 2007.

3. un libro a scelta tra: Massimo Mazzotti, Maria Gaetana Agnesi e il suo mondo. Una vita tra scienza e carità, Roma, Carocci, 2019 (1° ed. Baltimore, 2007); Rebecca Messabarger, La signora anatomista. Vita e opere di Anna Morandi Manzolini, Bologna, il Mulino, 2020 (1° ed. Chicago 2010).

4. P. Govoni, Che cos’è la storia della scienza, Roma, Carocci, 2019.

5. ATTENZIONE: sono parte del programma al pari dei punti 1-4 i moduli in PowerPoint delle lezioni, brevi articoli e saggi caricati in piattafora [tra i quali: B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, pp. 3-23], inclusi materiali video, i testi ai link e le registrazioni delle lezioni che pure saranno caricate in piattaforma “Virtuale” ogni settimana.

N.B.: Iscritte-i ai corsi magistrali che scelgono questo insegnamento da 12 cfu possono – se lo desiderano – optare per il programma di Educatore sociale e culturale (v. infra), cui aggiungeranno i punti 1 e 3 del programma di Filosofia.

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Per le studentesse e gli studenti di EDUCATORE SOCIALE E CULTURALE (8 cfu): il programma è lo stesso per frequentanti e non, inclusi studenti e studentesse in mobilità Erasmus:

1. Richard Feynman, Sta scherzando, Mr. Feynman! Vita e avventure di uno scienziato curioso, Zanichelli, Bologna, 2007.

2. Eredi di Laura Bassi. Docenti e ricercatrici in Italia tra età moderna e presente, a cura di M. Cavazza, P. Govoni, T. Pironi, Milano, Angeli, 2014: Introduzione (pp. 9-36); saggio di Findlen su Laura Bassi (pp. 63-95); saggi sulla femminilizzazione del mondo educativo e sui rapporti tra bambine/ragazze e scienze/matematica alle pp. 142-174 [testi disponibili al link].

3. L’avventura del progetto IRRESISTIBLE. Insegnanti, studenti ed esperti a confronto su temi di ricerca d’avanguardia e aspetti della Ricerca e Innovazione Responsabile, a cura di M. Venturi, Bononia University Press, Bologna, 2018 [testo disponibile al link].

4. P. Govoni, Che cos’è la storia della scienza, Roma, Carocci, 2019.

5. ATTENZIONEsono parte del programma al pari dei punti 1-4 i moduli in PowerPoint delle lezioni, brevi articoli e saggi caricati in piattafora [tra i quali: B. Latour, La scienza in azione. Introduzione alla sociologia della scienza, Edizioni di Comunità, Torino, 1998, pp. 3-23], inclusi materiali video,  i testi ai link e le registrazioni delle lezioni che pure saranno caricate in piattaforma “Virtuale” ogni settimana.

Metodi didattici

Questo insegnamento aderisce al programma di Didattica digitale innovativa (DDI). Saranno caricati in piattaforma Virtuale materiali e documenti di vario genere (punto 5 della Bibliografia). Le lezioni saranno registrate e rese disponibili con un link da Virtuale. Chi ascolterà le lezioni in differita, potrà inviare domande e interventi via forum (da Virtuale) o via e-mail a p.govoni@unibo.it.

Useremo diversi degli strumenti che offre Virtuale: oltre al forum, la sezione ‘compiti', dove ognuno potrà caricare brevi testi (facoltativi) sulle attività extra che saranno organizzate (attività di cui parleremo nelle prime lezioni).

Attività extra previste (N.B.: altre attività oltre a queste saranno organizzate):

– (5 ottobre), con Monica Miniati discuteremo di storia delle donne nella cultura ebraica, temi sui quali la prof.a Miniati ha pubblicato un libro importante.

– (18 ottobre), con Miriam Masini, del Museo del patrimonio industriale, discuteremo di educazione e sviluppo a Bologna, del ruolo delle donne nelle attività imprenditoriali locali, nonché delle attività del museo rivolte alle scuole e alle/gli insegnanti. Il dialogo con la dott.a Masini è introduttivo all’uscita che faremo al Museo.

– (20 ottobre), visita al Museo del patrimonio industriale, dove parteciperemo a un laboratorio condotto per noi dalla dott.a Annalisa Bugini, fisica esperta di comunicazione, storia e didattica della scienza.

– (27 ottobre), visita al Museo di Palazzo Poggi sulle tracce di Laura Bassi, Anna Morandi Manzolini, Clotilde Tambroni e Maria Dalle Donne, studiose delle quali parleremo a lezione.

– (in data da definire) Passa il testimone: con alcune neolaureate in Filosofia e/o Educatore sociale e culturale discuteremo di come si affronta la tesi o elaborato finale.

Le lezioni saranno organizzate in dialogo con chi frequenta. Con l’obiettivo di sostenere i processi di autovalutazione e di collaborazione chi frequenta è invitata-o a presentare in classe - da sola-o o in gruppi di due o tre, meglio se iscritti a corsi diversi - un tema attinente all’insegnamento.

Con l'aiuto della docente, gli obiettivi di questa attività sono: il piacere dello studio a partire dalla collaborazione; l'allenamento a navigare tra le fonti sapendole scegliere per costruire una bibliografia minima adeguata; scrivere correttamente un abstract di max una pagina con biblio/sitografia (obbligatorio per chi fa la relazione in aula); saper preparare un PowerPoint; dominare le emozioni durante l’esposizione orale. Su queste attività - che valgono fino a 5 punti - saranno fornite informazioni dettagliate a lezione e saranno caricate in Virtuale linee guida.

Sulle uscite e sugli interventi di esperte in aula, sarà possibile scrivere brevi relazioni (da caricare in Virtuale entro la fine del corso) che aggiungeranno ulteriori punti al voto finale.

Chi frequenta potrà produrre uno scritto da caricare in Virtuale entro 7 giorni dalla fine delle lezioni. Questo scritto NON è sul programma d'esame: seguendo una traccia, si tratterà di argomentare in modo personale – anche a partire dai propri appunti e usando le risorse in rete, correttamente citate – quanto discusso a lezione e esposto nelle relazioni a cura dei gruppi. Anche questa prova vale fino a 5 punti.

Chi non potrà seguire le lezioni si atterrà allo studio dei testi in bibliografia e in piattaforma. Non ci sono differenze di programma tra chi frequenta e chi no, né per studentesse e studenti in mobilità Erasmus. Per costoro, come già precisato, saranno messe a disposizione le registrazioni delle lezioni.

Nelle prime lezioni si daranno informazioni dettagliate di tutte queste attività.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

La prova finale è orale.

A partire da un tema a scelta, si tratta di rispondere a due o tre domande sui materiali elencati nella sezione “Testi/Bibliografia”. La durata del colloquio è indicativamente di 20 minuti.

Il punteggio eventualmente conseguito con le attività in aula (che non ‘scade’ nel tempo) si somma al voto dell’orale.

Criteri di valutazione: la valutazione tiene conto della conoscenza dei testi in programma, ma soprattutto della capacità di argomentare in modo coerente, sintetico e personale quanto studiato.

Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento didattico di Ateneo, in particolare all’art. 16.

Persone con disabilità e DSA

Le persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento hanno diritto a speciali adattamenti in relazione alla loro condizione, previa valutazione del Servizio d’ateneo per le studentesse e gli studenti con disabilità e DSA. Si prega di non rivolgersi alla docente, ma di contattare il Servizio per un appuntamento. Sarà cura del Servizio stabilire quali adattamenti si rendono opportuni. Maggiori informazioni al link

Strumenti a supporto della didattica

Piattaforma e-learning; un paio di musei; un laboratorio didattico presso un museo; interventi di studentesse, studenti e esperte/i.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Paola Govoni

SDGs

Istruzione di qualità Parità di genere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.