88092 - NAZIONALISMI E SECESSIONISMI

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Brunetta Baldi
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: SPS/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Forli
  • Corso: Laurea Magistrale in Scienze internazionali e diplomatiche (cod. 9247)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: possiede strumenti analitici per lo studio dei nazionalismi di minoranza in prospettiva comparata; è in grado di interpretare le dinamiche secessioniste che si sviluppano all’interno delle democrazie contemporanee; conosce le forme e le sfide del federalismo plurinazionale.

Contenuti

Il corso analizza il fenomeno dei nazionalismi minoritari nelle democrazie contemporanee, soffermando l’attenzione sulle dinamiche secessioniste e sulle modalità di aggiustamento delle minoranze nazionali con particolare riferimento al regionalismo e al federalismo. Più precisamente, il corso intende dare risposta ai seguenti interrogativi. Cosa sono i nazionalismi minoritari e quali fattori concorrono al loro sviluppo? Quali sono i meccanismi istituzionali che consentono di aggiustare le minoranze e contenere le spinte secessioniste all’interno di uno Stato? Cos’è il federalismo plurinazionale e quali sono i suoi limiti? Quali sono le differenze fra il federalismo e il regionalismo? Cos’è la secessione e quali forme può assumere?

A partire da un inquadramento teorico teso ad offrire concetti e strumenti analitici di base (le teorie del nazionalismo, lo studio del federalismo e del regionalismo, le teorie della secessione), il corso procede all'analisi comparata di otto casi nazionali con approfondimenti regionali. Fra le democrazie occidentali, saranno analizzati i casi di Belgio (Fiandre), Canada (Québec), Regno Unito (Scozia, Galles e Nord Irlanda), Spagna (Catalogna e Paese Basco), Italia (Sud Tirolo) e Svizzera. Verranno inoltre esaminati i casi di India e Russia, quali federalismi plurinazionali di altre aree del mondo.

Testi/Bibliografia

La bibliografia è organizzata in due parti: la prima dedicata ai concetti e alle teorie, la seconda agli studi di caso. Alcuni testi (non presenti fra le risorse elettroniche di Unibo) sono resi disponibili in formato pdf sulla piattaforma Virtuale.

I. CONCETTI E TEORIE

a) Buchanan A., 1998, The international institutional dimension of secession, in P. B. Lehning (ed.), Theories of secession, Routledge, pp. 227-256. 

b) Grilli di Cortona P., 2003, Stati, nazioni e nazionalismi in Europa, Bologna, Il Mulino: capitolo 3 (pp. 91-164).

c) Hechter M., 2000, Containing nationalism, Oxford University Press: capitolo 1 (pp. 1-17).

d) Kymlicka W., 1998, Is federalism a viable alternative to secession?, in P. B. Lehning (ed.), Theories of secession, Routledge, pp. 111-150. 

e) Lecours A., 2021, Nationalism, Secessionism and Autonomy, Oxford University Press: capitoli 1,2 e 8.

f) Pavkovic, A. e Radan, P., 2007, Creating New States: Theory and Practice of Secession, Ashgate: solo capitolo 1 (pp. 5-24 - no ultime pagine).

g) Requejo F. e Sanjaume-Calvet M. (eds), 2023, Defensive Federalism. Protecting Territorial Minorities from the "Tyranny of the Majority", Routledge: capitolo 1 (escluso paragrafo 5) e capitolo 4 (by N. McEwan, solo paragrafi 1-3).

 

II. STUDI DI CASO

1. Belgio

a) Dupont N., 2015, Il federalismo belga al bivio, in “Diritto pubblico comparato ed europeo”, No. 2, pp. 381-404.

b) Lecours A., 2021, Flanders – The Marginality of Secessionism, in A. Lecours, Nationalism, Secessionism and Autonomy, Oxford University Press, pp. 96-118.

c) Popelier P., 2015, Secessionist and Autonomy Movements in Flanders: The Disintegration of Belgium as the Chronicle of a Death Foretold?, in E. Belser et al. (eds), States falling apart? Secessionist and Autonomy Movements in Europe, Stämpfi Verlag, pp. 215-246.

2. Canada

a) Iacovino R., 2012, Partial Asymmetry and Federal Construction: Accommodating Diversity in the Canadian Constitution, in M. Weller e K. Nobbs (eds), Asymmetric Autonomy and the Settlement of Ethnic Conflicts, University of Pennsylvania Press, pp. 75-96.

b) Lecours A., 2021, Québec: A Weakening of Secessionism, in A. Lecours, Nationalism, Secessionism and Autonomy, Oxford University Press, pp. 160-169

c) Resnick P., 2012, Canada. A Territorial or a Multinational Federation?, in F. Requejo e M. Caminal Badia (eds), Federalism, Plurinationality and Democratic Constitutionalism. Theory and Cases, Routledge, pp. 171-184.

3. Regno Unito

a) Hepburn E., 2015, Scottish Nationalism and Independence Debates, in E. Belser et al. (eds), States falling apart? Secessionist and Autonomy Movements in Europe, Stämpfi Verlag, pp. 147-174.

b) Lecours A., 2021, Scotland. The Secessionist Surge, in A. Lecours, Nationalism, Secessionism and Autonomy, Oxford University Press, pp.72-95

c) Massetti E., 2021, Brexit vs. Devolution? Alta tensione fra centro e periferia, in G. Baldini, E. Bressanelli, E. Massetti, Il Regno Unito alla prova della Brexit, Il Mulino, pp. 131-166.

4. Spagna

a) Caminal M., 2012, The Spanish "Estado de las Autonomías": Between Nationalist Resistance and Federal Horizon, in F. Requejo e M. Caminal Badia (eds), Federalism, Plurinationality and Democratic Constitutionalism. Theory and Cases, Routledge, pp. 324-364.

b) Cetrá D. e Swenden W., 2021, State nationalism and territorial accommodation in Spain and India, in “Regional & Federal Studies”, No.1, pp. 115-137 (parte generale e sezioni sulla Spagna).

c) Lecours A., 2021, Catalonia. The Secessionist Turn (pp. 43-69) e Basque Country: Secessionism and Violence (pp. 143-151), in A. Lecours, Nationalism, Secessionism and Autonomy, Oxford University Press.

5. Italia

a) Dalle Mulle E., 2018, The nationalism of the rich, Routledge; capitolo 4: “Northern Italy” pp. 92-118.

b) Lecours A., 2021, South Tyrol. From Irredentism and Secessionism to Autonomy, in A. Lecours, Nationalism, Secessionism and Autonomy, Oxford University Press, pp.121-141.

c) Pallaver G. e Brunazzo M., 2017, Italy: The Pendulum of “Federal” Regionalism, in F. Karlhofer e G. Pallaver (eds), Federal Power-Sharing in Europe, Nomos, pp. 147-180.

6. Svizzera

a) Bhattacharyya H., 2007, India and Switzerland as multinational federations, in Burgess M. e J. Pinder (eds), Multinational federations, Routledge, pp. 212-224.

b) Dardanelli P., 2012, Multi-lingual but mono-national: exploring and explaining Switzerland's exceptionalism, in F. Requejo e M. Caminal Badia (eds), Federalism, Plurinationality and Democratic Constitutionalism. Theory and Cases, Routledge, pp. 295-323.

c) Guella F., 2016, L’ordinamento multinazionale svizzero tra (con)federalismo e plurilinguismo, in “Diritto pubblico comparato ed europeo”, No. 4, pp. 1075-1096.

7. India

a) Amico di Meane T., 2020, Una fine annunciata? La revoca dell’autonomia del Kashmir nel fragile federalismo indiano, in “Diritto pubblico comparato ed europeo”, No. 1, pp. 85-115.

b) Bhattacharyya H., 2007, Federalism and competing nations in India, in Burgess M. e J. Pinder (eds), Multinational federations, Routledge, pp. 50-67.

c) Cetrá D. e Swenden W., 2021, State nationalism and territorial accommodation in Spain and India, in “Regional & Federal Studies”, No.1, pp. 115-137 (parte generale e sezioni sull’India)

d) Kohli, A., 2004, India: Federalism and the Accomodation of Ethnic Nationalism, in U. Amoretti e N. Bermeo (eds), Federalism and Territorial Cleavages, The Johns Hopkins University Press, pp. 281-299.

8. Russia

a) Bowker M., 2004, Russia and Chechnya: the issue of secession, in “Nations and Nationalism”, Vol. 10, No. 4, pp. 461-478.

b) Gribanova G., 2011, Russian federalism: does it work?, in R. Saxena (ed), Varieties of federal governance, Foundations, pp. 86-103.

c) Ross C., 2007, Russia’s multinational federation, in M. Burgess e J. Pinder (eds), Multinational Federations, Routledge, pp. 108-126.

d) Kolstø P., 2016, Introduction: Russian nationalism is back – but precisely what does that mean?, in P. Kolstø and H. Blakkisrud (eds.) The New Russian Nationalism. Imperialism, Ethnicity and Authoritarianism 2000–2015, Edinburgh University Press, solo pp. 1-7.

Metodi didattici

Il corso segue il metodo della lezione frontale, supportato da PowerPoint (slide rese disponibili sulla piattaforma Virtuale). Nella trattazione dei casi regionali ci saranno spazi per la partecipazione attiva degli studenti attraverso la presentazione di letture di approfondimento tratte dalla seconda parte della bibliografia del corso.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Le modalità di esame mirano a verificare il raggiungimento dei seguenti obiettivi didattici: 1) acquisizione di strumenti concettuali per l'analisi dei nazionalismi e secessionismi contemporanei; 2) apprendimento dei principali meccanismi di aggiustamento delle minoranze e di contenimento delle dinamiche secessioniste; 3) conoscenza approfondita di vari casi nazionali e regionali in prospettiva comparata.

Nello specifico, per i frequentanti, la verifica dell'apprendimento avviene mediante un paper finale che lo studente deve consegnare una settimana prima dell'appello e discutere in sede di esame orale. Nel paper (della lunghezza di 30-40 mila caratteri) si dovranno comparare almeno tre studi di caso sulla base degli strumenti concettuali acquisiti e seguendo le linee guida indicate dal docente. La valutazione del paper e della sua discussione concorre al 75% della valutazione finale. Per il restante 25% verrà valutata la presentazione (facoltativa) di letture di approfondimento sui casi regionali nel corso delle lezioni. In alternativa, sulla base della preferenza dello studente o qualora il numero degli studenti risultasse troppo elevato per consentire a tutti la presentazione di letture, per completare la valutazione finale lo studente porterà all’orale un saggio a scelta tratto dalla prima parte della bibliografia.

Per gli studenti non frequentanti l'esame consiste in un orale sulla bibliografia del corso: tutta la prima parte relativa ai concetti e alle teorie e, a scelta dello studente, i testi relativi a tre casi nazionali fra quelli indicati nella seconda parte. Tale modalità di esame potrà essere scelta anche dallo studente frequentante.

Strumenti a supporto della didattica

PowerPoint; materiale multimediale.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Brunetta Baldi

SDGs

Istruzione di qualità Ridurre le disuguaglianze Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.