26120 - DIRITTO DEL LAVORO PUBBLICO

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Ester Villa
  • Crediti formativi: 7
  • SSD: IUS/07
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso si propone di ricostruire la disciplina del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni a seguito della c.d. privatizzazione intervenuta nel decennio 1992-2002 sui principali aspetti di regolamentazione delle relazioni sindacali e dei rapporti di lavoro.

Contenuti

  • La privatizzazione del pubblico impiego: profili storici
  • Le fonti di disciplina
  • I diritti sindacali
  • Le forme di rappresentanza sindacale
  • La contrattazione collettiva
  • La dirigenza
  • Poteri e funzioni dirigenziali
  • Il reclutamento del personale
  • La costituzione del rapporto di lavoro
  • Le tipologie contrattuali flessibili
  • Lo svolgimento del rapporto di lavoro
  • La mobilità del personale
  • Il trasferimento di attività
  • La valutazione del personale
  • Il trattamento economico
  • incompatibilità e incarichi
  • Il potere disciplinare
  • La cessazione del rapporto di lavoro
  • La giurisdizione
  • Il lavoro pubblico non privatizzato
  • Il rapporto di lavoro nelle società pubbliche

Testi/Bibliografia

Per l'esame da 9 CFU:

- F. Carinci - A. Boscati - S. Mainardi, Diritto del lavoro nelle pubbliche amministrazioni, Utet, Torino, 2021;

- A. Boscati (a cura di), Il lavoro pubblico. Dalla contrattualizzazione al Governo Draghi, Maggioli editore, 2021, limitatamente alle seguenti parti della sezione II:

a) capitolo 4, La contrattazione collettiva nazionale di comparto, di S. Bologna (pp. 103-122);

b) capitolo 5, La contrattazione integrativa, di F. Santini (pp. 125-143);

c) capitolo 6, Diritti, garanzie sindacali e diritto di sciopero, di A. Gabriele (pp. 145-178).

Per l'esame da 7 CFU: 

- F. Carinci - A. Boscati - S. Mainardi, Diritto del lavoro nelle pubbliche amministrazioni, Utet, Torino, 2021.

 

Metodi didattici

Le lezioni saranno tenute dai docenti del corso. La didattica sarà articolata in lezioni frontali, durante le quali saranno esposti in modo sistematico gli argomenti secondo il programma sopra riportato, ed in sessioni di discussione tra i docenti e gli studenti, con particolare riferimento alla casistica giurisprudenziale, per sollecitare il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i frequentanti che lo desiderino.

Tenuto conto dell’impostazione del corso, nel quale sarà ampiamente discusso il materiale didattico, la casistica giurisprudenziale e gli accordi collettivi in materia, si segnala che la partecipazione attiva è particolarmente importante ai fini di una puntuale comprensione degli istituti giuridici.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Le lezioni si terranno nel secondo semestre e l’esame potrà essere sostenuto a partire dal mese di maggio.

La verifica delle conoscenze attese avviene in occasione della prova d'esame, volta a valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti. L'esame consiste in un colloquio con i docenti del corso, sui temi oggetto del programma. Ai frequentanti sarà data la possibilità di sostenere una prova scritta.

La valutazione terrà conto della conoscenza dei profili istituzionali, della capacità di analizzare gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, di effettuare collegamenti tra le varie parti del programma e di sviluppare argomentazioni critiche, oltre che della chiarezza dell'esposizione.

Ai fini del buon esito dell’esame di profitto, nella valutazione si terrà anche conto:

  • della conoscenza delle questioni concernenti la qualificazione del rapporto di lavoro e della disciplina applicabile ai lavoratori dell’economia digitale;
  • della conoscenza dei profili di tutela collettiva dei lavoratori digitali e dei problemi della contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi, in particolare in relazione al diritto della concorrenza dell’Unione Europea;
  • della capacità di ricostruire ed analizzare criticamente le recenti riforme riguardanti i riders e gli altri lavoratori delle piattaforme;
  • della conoscenza degli orientamenti giurisprudenziali sul tema;
  • della capacità di esposizione e di analisi degli istituti e delle tematiche trattate.

La valutazione sarà ispirata ai criteri indicati di seguito.

- Mancata conoscenza di argomenti di base, necessari alla comprensione della materia, e incapacità di analisi degli stessi anche con il supporto del docente → insufficiente.

- Preparazione su argomenti di base affrontati nel corso e capacità di analisi che emerge con l’aiuto del docente, espressione con un linguaggio complessivamente corretto → 18-19.

- Preparazione su un numero limitato di argomenti affrontati nel corso e capacità di analisi autonoma solo su questioni puramente esecutive, espressione in linguaggio corretto → 20-24.

- Preparazione su un numero ampio di argomenti affrontati nel corso, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica, padronanza della terminologia specifica → 25-29.

- Preparazione esaustiva sugli argomenti affrontati nel corso, capacità di compiere scelte autonome di analisi critica e di collegamento, piena padronanza della terminologia specifica e capacità di argomentazione e autoriflessione → 30-30L.

Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni si terranno in presenza nelle modalità previste dall'Ateneo.

Gli studenti con disabilità e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) potranno comunicare ai docenti le loro esigenze in modo da poter essere indirizzati ai referenti e usufruire degli strumenti compensativi necessari.

Per l'orario di ricevimento, si consulti il sito web dei docenti Ester Villa e Davide Casale.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Ester Villa

SDGs

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L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.