73331 - MODELLI E TECNICHE D'INTERVENTO NEI SERVIZI DI COMUNITÀ

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Laura Palareti
  • Crediti formativi: 8
  • SSD: M-PSI/05
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Rimini
  • Corso: Laurea Magistrale in Progettazione e gestione dell'intervento educativo nel disagio sociale (cod. 9229)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente - conosce le principali teorie sul disagio sociale e le tossicodipendenze; - conosce i principali modelli teorici sociopsicologici di intervento educativo in un approccio sistemico e contestualista; - conosce i presupposti sociopsicologici per progettare un intervento di comunità residenziale fondato sul concetto di quotidiano come impalcatura di stabilità; - è in grado di valutare e monitorare i processi e gli esiti dell'intervento di comunità.

Contenuti

Il corso utilizza la Psicopatologia Evolutiva e la Teoria ecologica dello sviluppo di Bronfenbrenner come paradigmi teorici utili ad analizzare e comprendere i meccanismi che, a partire dall'infanzia, possono condurre ad esiti evolutivi di disadattamento. Si tratterà il tema dell'inefficacia e dei danni provocati da interventi residenziali di matrice istituzionalizzante, illustrando come la quotidianità (nella sua forma di routine, rituali e regole) vada invece intenzionalmente progettata e utilizzata in chiave educativa e terapeutica in funzione delle caratteristiche e degli obiettivi da conseguire con le specifiche utenze degli interventi residenziali (minori vittime di trascuratezza o maltrattamento, minori stranieri non accompagnati, soggetti con problemi di tossicodipendenza ecc.). Sulla base di queste nozioni verrà trattata la specificità dei tre livelli di progettazione insiti negli interventi: il progetto di comunità, il progetto quadro e il progetto educativo individualizzato. La teoria ecologica viene infine proposta come framework concettuale utile per pensare, implementare e monitorare il lavoro di comunità in tutti i suoi aspetti, mettendo in luce gli indicatori di qualità e le condizioni alle quali questi interventi possono produrre esiti positivi nelle persone in carico.

Testi/Bibliografia

Bibliografia di riferimento

VITA QUOTIDIANA:

  • Emiliani F. (2008) La realtà delle piccole cose, Bologna: Il Mulino. Capitoli IV, V, VI
COMUNITA' PER MINORI:
  • Pedrazza (2010). Pratiche educative e processi psicologici. Carocci.
  • Bastianoni, P., & Taurino, A. (2009). Le comunità per minori. Modelli di formazione e supervisione clinica, Carocci, Roma.  Studiare i primi 2 capitoli, i restanti possono essere letti a scelta dello studente.
  • Palareti, L. (2003). Valutare le comunità per minori. Psicologia clinica dello sviluppo, 7(3), 351-384. (ARTICOLO scaricabile gratuitamente su sito corso)
  • Bastianoni, P., Zullo, F., & Taurino, A. (2012). La ricerca-intervento come processo formativo nelle comunità per minori: l'esperienza in un contesto residenziale per adolescenti. Psicologia clinica dello sviluppo, 16(1), 133-144. (ARTICOLO scaricabile gratuitamente su sito corso).
  • Ciriello M. (2016) La progettazione educativa partecipata. In Bastianoni, Ciriello e Fucili (a cura di), Comuni_care in comunità per minori. Edizioni Junior, gruppo Spaggiari, pag 129-147 (CAPITOLO scaricabile gratuitamente su sito corso).

COMUNITA' TERAPEUTICHE PER TOSSICODIPENDENTI:

  • Coletti, M. Grosso, L. (2011) La comunità terapeutica. Ed Gruppo Abele. Fare parti II e III. La parte 1, relativa allo sviluppo storico, può essere letta a scelta dello studente che comunque dovrà studiarne la sintesi disponibile sulla piattaforma online.

STUDENTI INTERNAZIONALI:

Gli studenti internazionali possono sostituire i testi in italiano con altri in inglese (libri e/o articoli scientifici) previo accordo con la docente. Di seguito due testi suggeriti, ma lo studente può fare altre proposte. La modalità d'esame potrà essere in forma orale.

  • Whittaker, J. K., Del Valle, J. F., & Holmes, L. (2015) Therapeutic Residential Care for Children and Youth. Exploring Evidence-informed International Practice. Jessica Kingsley Publishers.
  • Horwath, J. (2001) The child's world: assessing children in need. Jessica Kingsley Publishers

Metodi didattici

Alla Magistrale di RIMINI, l'insegnamento MODELLI E TECNICHE D'INTERVENTO NEI SERVIZI DI COMUNITÀ verrà svolto in modalità didattica innovativa, nel rispetto degli obiettivi e dei contenuti riportati nel programma. Si partirà da casi studio proposti dalle comunità residenziali e dai servizi del territorio che lavorano con il disagio sociale e nell’ambito della tutela minori per lavorare in dispositivi formativi di gruppo durante le lezioni.

Nella logica della flypped classroom, agli studenti frequentanti sarà richiesto di leggere in periodi stabiliti alcune parti dei testi in bibliografia, in modo da utilizzare successivamente la lezione come luogo in cui esercitarsi ad applicare i contenuti studiati attraverso discussioni di casi, simulate e lavori di gruppo. Sono possibili interventi in aula di esperti del settore.

Alcune lezioni saranno condivise con altri docenti del corso Magistale per lavorare in modo sinergico su specifici obiettivi di apprendimento. Ad esempio, sono previste alcune sedute di gruppo esperienziale con la tecnica dello psicodramma analitico in integrazione con l'insegnamento "TECNICHE DI INTERVENTO NELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE" della Prof.ssa Roberta Biolcati per lavorare sulle competenze trasversali (capacità auto-riflessiva e di lettura dei ruoli ricoperti da sé e gli altri nelle interazioni di gruppo in assetto dinamico).

Il corso tende ad integrarsi anche con l'insegnamento TEORIE E METODI DI PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DEI PROCESSI EDUCATIVI (proff. Vannini e Ricci) attraverso l'elaborazione di un Project Work comune da fare in gruppi che concorrerà alla valutazione nell'esame finale

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Per gli studenti che scelgono la modalità innovativa:

  1. Prova scritta in itinere (a novembre) sul manuale La realtà delle piccole cose di Emiliani (2008), capitoli 4, 5 e 6. Una domanda aperta.
  2. Prova scritta all’appello ufficiale sulla parte restante del programma. Due domande aperte.
  3. Il voto individuale ottenuto alle prove scritte potrà essere integrato da un lavoro di gruppo (Project work che accomuna gli insegnamenti in modalità innovativa del primo semestre) con modalità ancora da definirsi ma che verranno comunicate ad inizio corso.

Per gli studenti che NON scelgono la modalità innovativa:

Esame scritto con 3 domande aperte, 1 ora e mezza di tempo


Strumenti a supporto della didattica

Le lezioni saranno svolte con l'ausilio di slides in PowerPoint per illustrare concetti e dati di ricerca.

Potranno essere utilizzati video da discutere in aula.

In alcuni momenti di lavoro di gruppo potrà risultare utile che gli studenti abbiano notebook o tablet personali a disposizione.

Slide ed eventuali altri documenti illustrativi dei concetti teorici trattati verranno messi a disposizione sul sito del corso

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Laura Palareti

SDGs

Sconfiggere la povertà Salute e benessere Ridurre le disuguaglianze

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.