00983 - STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Michele Filippini
  • Crediti formativi: 10
  • SSD: SPS/02
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Sviluppo e cooperazione internazionale (cod. 8890)

Conoscenze e abilità da conseguire

Al termine del corso lo studente: - conosce i momenti fondamentali della storia del pensiero politico moderno e contemporaneo, - conosce le forme della comunicazione politica e comprende il rapporto problematico e la reciproca influenza fra idee e fatti, - conosce le principali teorie politiche e le sa correttamente interpretare e contestualizzare, - è in grado di leggere i più importanti mutamenti politici e istituzionali della storia occidentale

Contenuti

Il corso intende fornire alle studentesse e agli studenti le coordinate fondamentali della concettualità politica moderna (individuo, stato, conflitto, libertà, popolo, rappresentanza, ecc.). Le lezioni verteranno su una serie di autori classici della storia del pensiero politico, affrontati nei loro caratteri specifici e sostenuti dalla lettura e commento in aula di testi classici.

In particolare, verranno analizzati due momenti chiave: la nascita della concettualità politica moderna (secoli XVI-XVII) e il punto di maggior tensione di questo apparato concettuale nel Novecento.

Nel delinearne i passaggi fondamentali, ci si interrogherà costantemente sulla persistenza o sulla crisi di questo apparato concettuale nella nostra contemporaneità: quanto c'è di moderno nei presupposti impliciti del nostro agire politico? Quali trasformazioni contemporanee hanno invece modificato radicalmente lo scenario? Come sono cambiati storicamente i rapporti tra società, stato e mercato? Esistono delle costanti dell'agire umano ed è possibile studiarle?

Inizieremo la prima parte del corso analizzando la transizione dall'immagine feudale del mondo a quella moderna attraverso la fioritura della civiltà comunale in Italia. Affronteremo poi il primo autore fondamentale del pensiero politico moderno - Niccolò Machiavelli - indagando il suo realismo politico, la sua concezione del tempo storico, il rapporto virtù/fortuna e la sua scandalosa apologia del conflitto. Sarà quindi il turno del padre dell'assolutismo - Thomas Hobbes - che vedremo però gettare le fondamenta del mondo contrattualistico e consensuale della politica moderna. Infine, con John Locke, assisteremo a una nuova formulazione della libertà e dell'individualismo nei suoi legami con il nascente mondo capitalistico.

La comprensione dei costrutti classici del pensiero politico moderno permetterà nella seconda parte del corso di analizzare il loro sviluppo e soprattutto la loro radicale messa in tensione nel corso del secolo più intensamente "politico": il Novecento. Con Max Weber andremo alla ricerca del rapporto tra carisma e razionalità, tra religione e sviluppo economico, tra fatti e valori, tra professione e vocazione. Nella parabola di Carl Schmitt vedremo i tentativi di definire il concetto di "politico" e lo "stato di eccezione", la differenza tra legittimità e legalità, l'evoluzione storica degli ordini politici internazionali. Walter Benjamin ci farà scorgere una concezione del tempo storico in grado di fondare sul passato un movimento per l'emancipazione futura, analizzando al contempo l'abisso nel quale sprofonda la Germania degli anni '30. Grazie ad Antonio Gramsci costruiremo una cassetta degli attrezzi teorica in grado di interpretare la "politica di massa" novecentesca, attraverso i concetti di egemonia, società civile e rivoluzione passiva. Hannah Arendt ci restituirà infine una riflessione filosofica sull'uomo in grado di interrogare gli eccessi del Novecento, mentre Mario Tronti guarderà allo stesso secolo con uno sguardo prima di sfida e poi di rassegnazione.

Il corso segue un filo rosso monografico - la nascita e la (presunta) fine della concettualità politica moderna - e non pretende di coprire l'interezza della storia del pensiero politico. Autori fondamentali abitano il XVIII e XIX secolo, così come fondamenti imprescindibili vengono posti dal pensiero antico e medioevale. Lo scopo di questa scelta monografica è di indagare quei passaggi che meglio permettono la messa in discussione e l'esposizione dei presupposti impliciti del nostro vivere politico contemporaneo.

Testi/Bibliografia

L’esame si svolge attraverso una prova orale sia per chi frequenta sia per chi non frequenta le lezioni, secondo le seguenti modalità:

 

STUDENTESSE E STUDENTI FREQUENTANTI

(sono considerate frequentanti le studentesse e gli studenti che hanno presenziato ad almeno l'80% delle lezioni).

Il corso prevede, durante il semestre di frequenza, la lettura di estratti da testi classici prima di ogni lezione, resi disponibili dal docente su virtuale.unibo.it. Questi testi, oltre a costituire la base di ogni lezione, fanno parte integrante dell’esame orale finale.

Oltre a queste letture, da effettuare regolarmente durante tutto il corso, le studentesse e gli studenti frequentanti devono scegliere uno dei seguenti testi da portare all’esame:

[i testi riguardano gli autori trattati a lezione, alcuni libri sono disponibili anche in lingua inglese; per chi voglia sostenere l'esame in lingua si prega di contattare il docente]

- Quentin Skinner, Le origini del pensiero politico moderno. Il Rinascimento (Vol. 1), Il Mulino, Bologna, 1989 (also available in English: The Foundations of Modern Political Thought).

- Michele Ciliberto, Niccolò Machiavelli: ragione e pazzia, Laterza, Bari-Roma, 2019.

- Roberto Esposito, Ordine e conflitto: Machiavelli e la letteratura politica del Rinascimento italiano, Napoli, Liguori, 1984.

- Felix Gilbert, Machiavelli e Guicciardini: pensiero politico e storiografia a Firenze nel Cinquecento, Einaudi, Torino, 2012 (also available in English: Machiavelli and Guicciardini: Politics and History in Sixteenth Century Florence). 

- Tito Magri, Il pensiero politico di Hobbes, Laterza, Roma, 1994.

- Crawford B. Macpherson, Libertà e proprietà alle origini del pensiero borghese: la teoria dell'individualismo possessivo da Hobbes a Locke, ISEDI, Milano, 1973.

- Yves Charles Zarka, Hobbes and Modern Political Thought, Edinburgh University Press, Edinburgh, 1995.

- Furio Ferraresi, Il fantasma della comunità: concetti politici e scienza sociale in Max Weber, Franco Angeli, Milano, 2003.

- Dimitri D'Andrea, L'incubo degli ultimi uomini. Etica e politica in Max Weber, Carocci, Roma, 2005. 

- Wilhelm Hennis, Il problema Max Weber, Laterza, Roma, 1991 (also available in English: Max Weber's Central Question).

- Carlo Galli, Lo sguardo di Giano: saggi su Carl Schmitt, Bologna, Il Mulino, 2008.

- Jean-François Kervégan, Che fare di Carl Schmitt?, Laterza, Roma-Bari, 2016.

- Dario Gentili, Il tempo della storia. Le tesi Sul concetto di storia di Walter Benjamin, Quodlibet, Macerata, 2019. 

- Alberto Burgio, Gramsci: il sistema in movimento, DeriveApprodi, Roma, 2014.

- Michele Filippini, Una politica di massa: Antonio Gramsci e la rivoluzione della società, Carocci, Roma, 2015.

- Michele Filippini, Using Gramsci: A New Approach, Pluto Press, London-New York, 2016.

- Simona Forti, Hannah Arendt tra filosofia e politica, Milano, Bruno Mondadori, 2006.

- M. Cavalleri, M. Filippini, J. Mascat, Introduzione, in M. Tronti, Il demone della politica. Antologia di scritti 1958-2015, Il Mulino, Bologna, 2017, pp. 11-63 + D. Palano, I bagliori del crepuscolo: Critica e politica al termine del Novecento, Aracne, 2009, pp. 1-160.

 

STUDENTESSE E STUDENTI NON FREQUENTANTI

Chi non frequenta il corso deve sostenere l’esame portando questi due testi:

- Sheldon Wolin, Politica e visione, Il Mulino, 1996, pp. 281-509 (capitoli VII, VIII, IX).

- Franco M. Di Sciullo, Furio Ferraresi, Maria Pia Paternò (a cura di), Profili del pensiero politico del Novecento, Carocci, Roma, 2015.

+ un testo a scelta dall’elenco precedente (quello nella sezione frequentanti).

Metodi didattici

Lezioni frontali. 30 lezioni da 120 minuti solitamente divise in 90 minuti di lezione + 30 minuti di discussione e domande.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

Sia per chi frequenta sia per chi non frequenta, la verifica dell'apprendimento avviene tramite esame orale.

Per le studentesse e gli studenti frequentanti che lo desiderano è possibile concordare con il docente un colloquio intermedio, alla fine della prima parte del programma, così da sostenere l'esame in due sessioni. Per questa opzione si prega di contattare il docente. Il voto finale sarà composto dalla media dei due colloqui. Sarà sempre possibile rifiutare il voto e ripresentarsi su ogni parte del programma.

L'esame può essere sostenuto in lingua italiana o in inglese.

Strumenti a supporto della didattica

I testi da leggere prima di ogni lezione verranno forniti dal docente sulla piattaforma IOL, così come i power point usati durante le lezioni.

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Michele Filippini