12607 - STORIA DEL GIORNALISMO (1)

Anno Accademico 2023/2024

  • Docente: Matteo Pasetti
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-STO/04
  • Lingua di insegnamento: Italiano
  • Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
  • Campus: Bologna
  • Corso: Laurea in Scienze della comunicazione (cod. 8885)

Conoscenze e abilità da conseguire

Lo studente, al termine del corso, si orienta nel dibattito storiografico relativo ai rapporti tra la comunicazione giornalistica ed i contesti storici, sociali, politici ed economici in cui tale comunicazione si esprime; sa riflettere e riferire criticamente su questioni di carattere generale; e dimostra specifiche abilità di analisi su momenti storici di particolare significato per la realtà del nostro paese.

Contenuti

Il corso a carattere monografico ha per tema il giornalismo di guerra dall'Ottocento a oggi, in una prospettiva storica globale. L'obiettivo principale consisterà nel ricostruire l'evoluzione del racconto giornalistico delle guerre, analizzando il modo in cui i vari conflitti bellici sono stati preparati, giustificati, narrati, avversati attraverso i mass media (stampa, radio, televisione, internet). Particolare attenzione sarà dedicata ai rapporti tra informazione e potere politico, al fine di comprendere quali strategie di controllo e manipolazione dell'opinione pubblica siano state messe in atto dai governi nel corso del tempo. Una parte della riflessione riguarderà inoltre le trasformazioni che il mestiere del reporter di guerra ha conosciuto dalla sua nascita ai giorni nostri, in relazione soprattutto ai progressi tecnologici e alle logiche commerciali del sistema mediale.

Testi/Bibliografia

Per frequentanti (presenti ad almeno 10 lezioni su 15):

1) Oliviero Bergamini, Specchi di guerra. Giornalismo e conflitti armati da Napoleone a oggi, Laterza, Roma-Bari 2009

2) Un testo a scelta dalla bibliografia indicata durante le lezioni

 

Per non frequentanti: 

1) Oliviero Bergamini, Specchi di guerra. Giornalismo e conflitti armati da Napoleone a oggi, Laterza, Roma-Bari 2009

2) Mimmo Cándito, I reporter di guerra. Storie di un giornalismo in crisi da Hemingway ai social network, Baldini&Castoldi, Milano 2016

 

Metodi didattici

Il corso si articola in 15 lezioni frontali che prevedono l’uso di Powerpoint e materiali audiovisivi. Per almeno una delle lezioni è prevista la partecipazione di un professionista del settore, che sulla base della propria esperienza personale approfondirà alcuni aspetti del mestiere di inviato bellico e delle sue più recenti trasformazioni.

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L’esame consiste in una prova orale, che verterà sullo studio dei testi indicati e dei materiali didattici forniti dal docente.

Il raggiungimento di una conoscenza accurata e approfondita dei temi affrontati nel corso, insieme a buone capacità di analisi e critica e al possesso di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (30-30L).

Una solida conoscenza dei temi affrontati nel corso, insieme a evidenti capacità di analisi e critica e al possesso di una padronanza del linguaggio specifico saranno valutati con voti molto buoni (27-29).

Una conoscenza per lo più meccanica e/o mnemonica della materia, una capacità di analisi non sempre ben articolata e/o un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-26).

Debolezze nelle capacità di analisi e linguaggio approssimativo o inappropriato, seppure in un contesto di conoscenze minimali del materiale d'esame, condurranno a voti sufficienti (18-22).

Strumenti a supporto della didattica

Materiali audiovisivi e presentazioni in Powerpoint (le slide saranno caricate sulla piattaforma Virtuale prima di ogni singola lezione).

Orario di ricevimento

Consulta il sito web di Matteo Pasetti

SDGs

Istruzione di qualità Pace, giustizia e istituzioni forti

L'insegnamento contribuisce al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU.