- Docente: Matteo Martelli
- Crediti formativi: 6
- SSD: M-STO/05
- Lingua di insegnamento: Italiano
- Modalità didattica: Convenzionale - Lezioni in presenza
- Campus: Bologna
- Corso: Laurea Magistrale in Scienze filosofiche (cod. 8773)
Conoscenze e abilità da conseguire
Attraverso lo studio di fonti primarie e delle principali correnti interpretative moderne, lo studente acquisterà gli strumenti intellettuali utili a: leggere e interpretare criticamente opere, pratiche e teorie scientifiche dell’antichità; sviluppare sensibilità storico-filologica sui meccanismi della loro trasmissione e le ragioni della loro influenza.
Contenuti
Alle origini dell’alchimia: Storie antiche e proiezioni moderne
Il corso studierà le tappe fondamentali dello sviluppo della scienza alchemica dalle origini greco-egiziane fino alla sua penetrazione nel mondo arabo e poi latino. Particolare enfasi sarà rivolta a: (1) la definizione dell’alchimia e le principali dottrine alchemiche antiche, in relazione alla trasmutazione metallica (trasformazione dei metalli vili in oro) e al concetto di elisir; (2) la contestualizzazione storica di popolari tendenze e scuole interpretative (ad es. la psicologia di Jung) spesso sclerotizzatesi in stereotipi oggi ancora largamente diffusi; (3) Lo studio diretto delle fonti antiche e dei loro meccanismi di trasmissione.
Data inizio corso: 30 settembre 2019
Testi/Bibliografia
Testi d’esame:
(1) Matteo Martelli, L’alchimista antico e bizantino (Milano: Editrice Bibliografica, 2019).
(2) Lawrence Principe, The Secrets of Alchemy (Chicago: The University of Chicago Press, 2013), chap. 1-4.
(3) Michela Pereira (a cura di), Alchimia. I testi della tradizione occidentale (Milano: Mondadori/Meridiani, 2006) -- letture antologiche indicate a lezione (o da concordarsi col docente per i non frequentanti)
Bibliografia usata a lezione:
(titoli complementari saranno suggeriti durante il corso)
Robert Halleux, Les textes alchimiques (Turnhout: Brepols, 1979)
Manfred Ullmann, Die Natur- und Gemeimwissenschaften im Islam (Leiden: Brill, 1972)
Metodi didattici
Lezioni frontali sulle tematiche del corso.
Lettura commentata di passi scelti dalle opere di autori antichi, che saranno discussi e commentati con gli studenti.
Gli studenti, inoltre, saranno incoraggiati ad approfondire argomenti specifici con ricerche mirate che potranno presentare durante il corso (sia individualmente sia in gruppo).
Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento
La prova orale consiste in un colloquio che ha lo scopo di valutare le competenze e le capacità critiche e metodologiche maturate dallo studente a partire dai testi in programma. Il raggiungimento da parte dello studente di una visione ampia e sistematica dei temi affrontati a lezione e delle letture indicate in bibliografia, congiunta alla loro rielaborazione critica, e alla padronanza espressiva e di linguaggio specifico saranno valutati con voti di eccellenza (28-30). La conoscenza per lo più mnemonica della materia, capacità di sintesi e di analisi non approfondite e un linguaggio corretto ma non sempre appropriato porteranno a valutazioni discrete (23-27). Conoscenza approssimativa, comprensione superficiale, scarsa capacità di analisi ed espressione non sempre appropriata condurranno a valutazioni sufficienti o poco più che sufficienti (18-22). Lacune formative, linguaggio inappropriato, mancanza di orientamento all'interno dei materiali bibliografici indicati non potranno che essere valutati negativamente.
Strumenti a supporto della didattica
Fotocopie e presentazioni in power point
Orario di ricevimento
Consulta il sito web di Matteo Martelli