85019 - STORIA DELLA FILOSOFIA UMANISTICA (1)

Anno Accademico 2019/2020

  • Docente: Franco Bacchelli
  • Crediti formativi: 6
  • SSD: M-FIL/06
  • Lingua di insegnamento: Italiano

Conoscenze e abilità da conseguire

Attraverso testi e autori giudicati emblematici, il corso si propone l'acquisizione di conoscenze di base in ordine alla filosofia tra la seconda metà del XIV secolo e la fine del Cinquecento. Gli studenti saranno guidati a riconoscere i principali motivi dell'umanesimo italiano e a cogliere relazioni e intersezioni tra pensiero speculativo, filologia e teoria delle arti. Tra gli obiettivo del corso, quello di mettere gli studenti nella condizione di padroneggiare il lessico (latino e italiano) della filosofia umanistica e di muoversi tra le principali interpretazioni storiografiche in ordine ai movimenti rinascimentali.

Contenuti

Modulo 1

Linee generali della filosofia di Marsilio Ficino.

Si prenderà in esame la formazione del sistema filosofico di Marsilio Ficino con particolare attenzione alla sua "filosofia dell'amore" e alle dottrine legate a questa, quali la teoria della bellezza e dell'armonia anche in riferimento alla speculazione ficiniana tarda sulla bellezza del cosmo quale appare dai commenti a Plotino, soprattutto quelli diretti contro gli gnostici e le filosofie dualiste.

Modulo 2

Ramon Llull e il lullismo nell’Europa dell’Umanesimo (1316-1464).

Quella di Ramon Llull è una filosofia che nasce fuori dalla scuola e in polemica con le tradizioni scolastiche, esprimendosi in un linguaggio del tutto singolare. Eppure, essa ha un ruolo teoretico nella storia della filosofia moderna, come sarà evidente in Leibniz. La fase iniziale della fortuna europea di Llull, a partire dall’opera dei suoi primi allievi fino a Niccolò Cusano, è meno conosciuta: seguirla in autori, testi e manoscritti, oltre a chiarire aspetti del funzionamento della storia della cultura umanistica, è utile per comprendere quanto della ars lulliana fu veramente compreso e quanto restò nascosto.

Testi/Bibliografia

Per il primo modulo studente dovrà leggere:

Marsilio Ficino, El libro dell'amore, a cura di Sandra Niccoli, Firenze, Olschki, 1987;

Erwin Panofsky, La prospettiva come "forma simbolica" e altri scritti, Milano, Feltrinelli, 1961 (e edizioni successive)

 

Per il secondo modulo lo studente dovrà leggere

Un’opera a scelta tra le seguenti

1) Raimondo Lullo, Arte breve cur. M. Romano, Bompiani, Milano 2002 (si consiglia di tener conto anche di Raimundus Lullus, Ars brevis cur. A. Madre, Brepols, Turnhout, 1984, pp. 173-255 (Raimundi Lulli Opera Latina XII in Corpus Christianorum Continuatio Medievalis XXXVIII).

2) Raimondo Lullo, Il libro dell’amico e dell’amato in Letteratura Francescana V La mistica cur. F. Santi, Mondadori, Milano, 2016 (Scrittori Greci e Latini della Fondazione Valla), pp. 233-63 e pp. 437-52 a cura di C. Colomba. (Si consiglia di tener presente anche Raimundus Lullus, Liber amici et amati cur C. H. Lohr – F. Dominguez in “Traditio” 44 (1988), pp. 325-72.

3) Tommaso Le Myésier, Breviculum in Charles H. Lohr - Theodor Pindl-Büchel - Walburga Büchel (ed. comm.) Breviculum seu Electorium Parvum Thomae Migerii (Le Myésier) Turnhout, Brepols 1990 pp. XXVI-414 tavv. (Corpus Christianorum. Continuatio Mediaevalis 77. Raimundi Lulli Opera Latina. Supplementum Lullianum 1)

4) Tommaso le Myésier Parabola gentilis in Óscar de la Cruz Palma [http://sip.mirabileweb.it.ezproxy.unibo.it/search-scholars/%C3%B3scar-de-la-cruz-palma-scholars/1/78156] (ed.) Giuliana Musotto [http://sip.mirabileweb.it.ezproxy.unibo.it/search-scholars/giuliana-musotto-scholars/1/130539] (trad.) Tommaso le Myésier La «Parabola gentilis» con la «Quaestio quam clamavit palam saracenis in Bugia» e l'opuscolo di Jean Quidort «Tractatus de probatione fidei per testimonia paganorum» Palermo, Officina di Studi Medievali 2014 pp. IX-195 (Machina philosophorum. Testi e studi dalle culture euromediterranee 38).

5) Nicolò da Cusa, De pace fidei in Nicolò Cusano, Opere religiose, UTET, Torino 1971, pp. 619-73 (ma si consiglia di tener conto di Nicolai de Cusa, De pace fidei … ed. R. Klibansky – H. Bascour, Hamburgi, in aedibus F. Meiner 1959 (Nicolai de Cusa Opera omnia iussu et auctoritate Academiae Litterarum Heidelbergensis ad codicum fidem edita vol. VII)

Sempre solo in relazione al secondo modulo, alla lettura di uno dei testi sopra indicati si aggiungano le seguenti letture

Charles H. Lohr, Raimondo Lullo e Anselmo di Aosta in “Studi medievali” 29 (1988) pp. 1-17.

Charles H. Lohr, Metaphysics in C. Schmitt, Q. Skinner, E. Kessler, & J. Kraye (Eds.), The Cambridge History of Renaissance Philosophy, Cambridge, Cambridge University Press, 1988, pp. 535-638.

Cesare Vasoli La «crisi» linguistica trecentesca, tra «nominalismo» e coscienza critica del «verbum» in Conciliarismo, stati nazionali, inizi dell'Umanesimo. Atti del XXV Convegno storico internazionale. Todi, 9-12 ottobre 1988 Spoleto (Perugia), Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 1990 (Accademia tudertina. Centro di studi sulla spiritualità medievale. Atti dei convegni 2) pp. 245-63.

Miquel Batllori i Munné, Il lullismo in Italia. Tentativo di sintesi cur. Francesco Santi - Michela Pereira, trad. Francisco José Díaz Marcilla, praef. Josep Perarnau i Espelt, Roma, Pontificio Ateneo Antonianum 2004 pp. 208.

 

 

Metodi didattici

Lezioni frontali. Durante le lezioni, il docente leggerà, tradurrà e commenterà passaggi testuali e nodi tematici

Modalità di verifica e valutazione dell'apprendimento

L'esame è orale.
Gli studenti che hanno frequentato il corso possono concordare prove - scritte e orali - personalizzate.

Criteri di verifica e soglie di valutazione:

30 e lode - prova eccellente: pienamente acquisite e ottima articolazione critica ed espressiva.

30 - prova ottima: conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, non prive spunti critici.

27-29 -prova buona: conoscenze esaurienti e adeguatamente contestualizzate, esposizione corretta.

24-26 - prova discreta, conoscenze essenziali acquisite, ma non esaurienti e non sempre articolate in maniera corretta.

21-23 - prova sufficiente, conoscenze presenti anche se superficiali ed ellittiche; esposizione e articolazione lacunose e spesso non appropriate.

18-21- prova appena sufficiente, conoscenze presenti ma superficiali e decontestualizzate. L'esposizione presenta lacune anche rilevanti.

Esame non superato - Lo studente è invitato a presentarsi a un successivo appello quando le conoscenze essenziali non risultano acquisite e manca la comprensione del contesto storico-filosofico entro il quale sono collocate

Strumenti a supporto della didattica

testi

Orario di ricevimento

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